sabato 30 novembre 2024

La Maina - Lateis - malghe Sauris - Cresta Pieltinis - CAI206 - sent.2F

30-11-2024
Km 23 - Asfalto 20% - Sterrato 50% - Sentieri 30%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1200m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto fino alla sella sopra Lateis, saliscendi ripido tra le malghe sopra Sauris fino alla sella che porta al sentiero a spita e spalla fino alla cime del Monte Pieltinis, sentiero in cresta parzialmente ciclabile e discesa su sentiero esposto fino a carrareccia che porta a ultimo sentiero scorrevole fino a valle.
Si parte da La Maina sul lago e si percorre buona parte del giro già descritto qui con saliscendi ripido e abbastanza impegnativo fino a Forcella Pieltinis, in corrispondenza della quale si sale a spinta e a spalla sul panoramico sentiero su prato fino alla cima del Monte Pieltinis, spettacolare 360°. Si scende seguendo la cresta per riguadagnare il sentiero CAI206 che passa appena sotto, per proseguire sulle creste a sx, parzialmente ciclabile, tutto su prato, fino all'incrocio dei sentieri prima dell'ultima cima. Si svolta a dx per scendere verso valle con lunghi tratti in costa spesso stretti ed esposti e ricchi di radici, tra versanti erbosi, piccoli tratti di bosco e brevi ghiaioni. Agli stavoli Raitern si raggiunge la carrareccia che scende e poi in saliscendi in direzione sent.2F (cartelli), con punti panoramici spettacolari sulla valle e sul paesaggio circostante. Nei pressi del rif. Eimblatribn si segue la carrareccia a dx che scende fino alla fine, da cui parte il sent. 2F, molto scorrevole e divertente, ben tenuto, fino nei pressi della Maina, dove bisogna intuire la giusta traccia da seguire per raggiungere la chiesetta e la strada sottostante.

sabato 23 novembre 2024

Cepletischis - strada di Rommel - Monte Glava - CAI736

23-11-2024
Km 22 - Asfalto 30% - Sterrato 40% - Sentieri 30%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1050m
Percorso con salita su asfalto e sterrato innevato fin dal 5°km lungo la strada di Rommel, per metà circa a spinta a causa della neve, ultimi metri in portage fino alla cima del Monte Glava, discesa su impegnativo sentiero CAI736, risalita su sterrato e discesa su sentiero fino a Cepletischis.
Si parte da Cepletischis su asfalto, leggera discesa e salita verso Livek, oltre il quale diventa sterrato e il fondo sempre più innevato diventa di km in km più impegnativo, con pendenza media...
Filmato percorso

sabato 16 novembre 2024

Pietratagliata - Monte Slenza Est - CAI429 - Plamaline

16-11-2024
Km 16 - Asfalto 20% - Sterrato 30% - Sentieri 50%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1000m
Percorso cicloalpinistico, salita su sterrato compatto con pendenza sempre impegnativa, ultimo km a spinta fino a Casera Slenza Alta, salita a piedi su traccia inesistente fino a Cima Slenza Est, discesa impegnativa su CAI429 fino a Plamaline, ultima parte su sterrata e chiusura su ciclabile.
Si parte dalla ex-caserma di fronte a Pietratagliata, nei pressi della ciclabile Alpe Adria, si sale subito ripidi su sterrata su vecchia strada militare, con pendenza quasi costante e pochi scorci sulla valle e le cime circostanti, unica radura la Casera Slenza Bassa, oltre la quale si continua su strada-sentiero ripido con fondo simile per poco, fino a fine strada ove a sx si sale su sentiero ripido a spinta e portage per 1km, per arrivare ai pascoli di Casera Slenza Alta, dietro la quale gli alberi nascondono Cima Slenza Est, che si può raggiungere a piedi su traccia quasi inesistente nel bosco, con croce e bel panorama sulle cime circostanti. Si riprende la bici e si scende su CAI429 (meno visibile rispetto alla traccia che porta a Cima Ovest e procede per creste verso Sud) tra gli abeti e poi tra tornanti nel bosco con fondo infido sotto un grosso spessore di foglie, alcune rocce affioranti e tratti ripidi, altri veloci, divertente e non particolarmente impegnativo.
Si raggiunge la radura di Plamaline, ove si prende la sterrata che collega Studena Alta con la valle di Pietratagliata a San Rocco, splendido panorama verso Nord, e si scende veloci fino a raggiungere la ciclabile per chiudere l'anello.

sabato 9 novembre 2024

Redona - CAI973 - F.lla Salinchieit - CAI973a - Poffabro

09-11-2024
Km 30 - Asfalto 60% - Sterrato 15% - Sentieri 25%,  Condizione fisica: molto impegnativo; Difficoltà tecnica: molto impegnativo; Dislivello 1450m
Percorso cicloalpinistico nei territori di tramonti, in particolare la Val Silisia e le Valine.
Salita su asfalto lungo il torrente Silisia, poi sterrato con tratti ripidi ed infine sentiero CAI973 fino in forcella, discesa su sentiero single track S3/S4 molto esposto nella prima parte.
Si parte dal parcheggio presso il Lago di Redona, si sale lungo la Val Silisia costeggiando il Lago di Selva, giunti a mt. 700 si prende a sx il Sentiero dei Forestali, una carrareccia sassosa con tratti in cemento che si presenta particolarmente impegnativa per il fondo e per la pendenza. Giunti in prossimità di Casera Valine Alte si prosegue a sx lungo il sentiero CAI973 che si presenta parzialmente ciclabile anche grazie al suo profilo pianeggiante e solo in parte ondulato fino a raggiungere Casera Salinchieit (1356 mslm). Alle dx della casera si inerpica il sentiero CAI973 per un tratto subito impegnativo (portage) che attraverso continui saliscendi conduce ad una piccola cengia con una splendida veduta su laghi (punto più alto del percorso a quota 1.525 m.). Ancora 500 metri lineari e si arriva a F.lla Salinchieit con una magnifica visuale su Poffabro e soprattutto sulla ripida discesa che si dovrà intraprendere.
Il sentiero che scende dalla forcella è il CAI973A, lungo 3km e con una pendenza media costante del 31%; la prima parte, quella in alto, presenta passaggi leggermente esposti con tornantini e salti di roccia (diff. S4) e non si presenta molto ciclabile per i primi 400m. di dislivello. Poi in prossimità del ghiaione la difficoltà si attenua un po' e da qui in poi si presenterà tutto ciclabile seppure con pendenze molto ripide (S3+). Anche nel bosco la pendenza non accenna a diminuire ma oramai il sentiero non è più esposto e si arriva presto a un ponticello di legno sul torrente Muie che introduce alla strada asfaltata. Giunti presso Poffabro si prosegue a sx lungo la strada asfaltata per un paio di km in discesa verso Navarons per poi risalire sulla strada regionale che riporta al parcheggio del lago.

sabato 2 novembre 2024

Invillino - Verzegnis - Forcella Cormolina - CAI 806

02-11-2024
Km 29 - Asfalto 20% - Sterrato 40% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1600m
Percorso con ultima parte cicloalpinistica, con prima salita su asfalto fino a Verzegnis e poi su sterrato ripido e alcune rampe cementate con respiri fino alla sella della cava di marmo, breve falsopiano fino a Casera Val e ultima salita a spalla fino a Forcella Cormolina, per poi scendere su CAI 806 sentiero ripido su rocce e pascoli, poi bosco, tecnico e impegnativo.
Si parte da Invillino, si sale su asfalto fino a Chiaicis, per poi salire ancora fino all'incrocio verso Assais, ove iniziano le salite più ripide, a rampe alternate a brevi respiri nel bosco con pochi scorci sulla valle fino al punto panoramico della Casera Presoldon per una pausa e ripartire in salita fino oltre la sedia panoramica e fino alla sella in corrispondenza della cava di marmo. Da qui si procede brevemente in falsopiano tra i pascoli fino a Casera Val dove termina la sterrata e inizia il sentiero che porta alla Forcella Cormolina, ove si attraversa il sentiero di cresta tra Monte Lovinzola e Monte Verzegnis per scendere verso Nord su CAI 806, rocce ripide e prato con rocce sporgenti insidiose, seguito da un tratto largo in dolce discesa veloce fino a Casera Lovinzola di sotto, ove si svolta a sx per immettersi nel bosco, a tratti molto ripido con tornanti stretti e punti esposti e stretti, fondo a tratti scivoloso, molto lungo e impegnativo fino al Tagliamento in prossimità del ponte di Invillino, una breve risalita a spinta e chiusura su sterrata fino al ponte.

sabato 26 ottobre 2024

Montereale Valcellina - Grizzo - Casera Rupeit - sent.Mv02 - CAI987 - sent.Mv05

26-10-2024
Km 21 - Asfalto 30% - Sterrato 30% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1080m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto e poi sterrato/cementato, ultimo tratto a spinta su sentiero fino a Casera Rupeit, discesa su sentiero in costa e poi nel bosco con fondo vario in terra e pietre con radici, insidioso su umido.
Si parte da Montereale Valcellina e si sale da Grizzo in direzione osservatorio, di media pendenza con pochi respiri, alcune rampe cementate più ripide fino al termine della strada, che diventa sentiero e sale ripido a dx, quasi tutto a spalla e spinta fino alla Casera con fondo umido. Nell'ultimo tratto diventa panoramico, come davanti alla Casera Rupeit. Si scende a dx in costa su sentiero scavato nel prato, seguito da piacevole tratto nel bosco con radici affioranti e fondo ghiaioso, si riprende la strada di prima in salita per 1km e si scende a dx nel bosco su fondo a tratti ripido e ricco di radici e rocce in movimento, alternato a tratto ghiaiosi con gradoni, si sbuca in corrispondenza dell'Osservatorio, si attraversa e si prosegue nel bosco con fondo più scorrevole fino a Grizzo.

sabato 19 ottobre 2024

Gorizia - Monte Trstelj - Kremenjak

19-10-2024
Km 55 - Asfalto 40% - Sterrato 40% - Sentieri 20%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1000m
Percorso enduristico in carso sloveno risalendo le principali alture della zona di Miren alla ricerca di semplici ma ravanosi single trail.
Si parte dal parcheggio del cimitero di Gorizia sconfinando per sentieri secondari in prossimità di Miren. Si procede in salita su forestale lungo una delle tracce della Kras Kros.
salendo fino al monumento di Cerje.Si ridiscende sulla forestale per poi incrociare a dx il primo single trail carsico; si passa davanti al trono del Feldmarshall Borojevic; si prosegue per forestale e strada asfaltata osservando sulla nostra destra la desolazione lasciata dal recente incendio carsico. Evitando la salita al Tristely causa bora sostenuta,si scende per sentiero a Lipa e proseguiamo per carrareccia dissestata fino a Ivanji Grad. Si oltrepassano altri centri minori prima di giungere al belvedere dello Spik e poi alla vista panoramica del Kremenjak da dove si dipartono tecnici single track per Jamiano. Noi proseguiamo per sentieri piu semplici (S1) che portano prima a Nova Vas e poi a Opatje Selo, ancora un single track prima di intraprendere l'ultima e più ravanosa discesa abbandonata fino al corso della Vipava. Il rientro da Miren segue l'itinerario dell'andata.

sabato 12 ottobre 2024

Fregona - Monte Pizzoc - Madonna dell'Agnelezza - Tana del Lupo

12-10-2024
Km 25 - Asfalto 20% - Sterrato 40% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1450m
Percorso con salita ripida su sterrato e rampe cemantate, ultima parte su asfalto poco pendente e molto panoramico fino alla cime del Monte Pizzoc, tratto in cresta e discesa su sentiero panoramico in costa, poi nel bosco più tecnico, ultimo sentiero stretto con tanti tornanti stretti, sterrata e poi rampe ripide sterrate in salita per evitare l'asfalto fino a Fregona.
Si parte da Fregona, si sale su asfalto in direzione Cansiglio, a sx su asfalto secondario ripido che diventa sterrato con rampe cementate, senza respiri nel bosco superando la cappella di Sant Antonio e oltre fino al bivio della chiesetta degli alpini (San Floriano), a sx ancora ripida fino alla casa Cadolten ove si riprende l'asfalto e poco dopo la strada che sale uscendo dal bosco (ora tipico del Cansiglio) e diventa panoramica tra i pascoli, poco pendente e piacevole fino alla vicina cima del Monte Pizzoc. Qui ad oggi è dismesso il sentiero Direttissima, non raggiungibile nemmeno dal Sent. Vertical più in basso. Si riprende sulla sterrata in cresta per imboccare il sentiero vicino ai rifugi, che scende a sx, su fondo scavato nel prato, molto panoramico sulla pianura, a tratti ripido, poi nel bosco con radici e rocce, con tratti tecnici scalinati e ripidi, altri più scorrevoli, al primo incrocio a sx in gradevole saliscendi nel bosco e poi in discesa meno ripida verso Serravalle, poi deviazione a sx su imbocco sentiero nascosto, stretto con molti tornantini stretti, fino alla strada verso Ciser su asfalto. Prima del paese si sale su rampe ripide sterrate e cementate e saliscendi per evita l'asfalto fino a Fregona.

sabato 21 settembre 2024

Fusine di Zoldo - Pecol - CAI556 Sent. Redolet - Baita Civetta - Pian del Crep - Spiz Agnellessa - Spiz Zuel - CAI584

21-09-2024
Km 22 - Asfalto 30% - Sterrato 30% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1300m
Percorso con 2 salite e 2 discese su sentiero, prima breve su sterrato a media pendenza e discesa su sentiero semplice su terra ed erba con alcune radici, poca pendenza e buona velocità, poi salita a pendenza maggiore su sterrato tra piste di sci e baite, ultime breve salita a piedi fino in cima Spiz Agnellessa e discesa su sentiero di media difficoltà, con alcuni tratti tecnici, fino a Fusine.
Si parte da Fusine in Val di Zoldo, si sale su asfalto cercando stradine di taglio per non pedalare tutto sulla principale, si supera Pecol e al passo Palafera si sale su sterrata a sx che taglia le piste di sci, a media pendenza, per un breve tratto fino al cartello a metà di un lungo rettilineo che indica a sx il sentiero per Pecol (il CAI556, Sent. Redolet) che inizia su prato a bassa pendenza e poi a tratti nel bosco non fitto, con fondo regolare, veloce, con tratti in terra e radici, divertente e semplice. Si raggiunge la sterrata nei pressi di Pecol che sale a dx tra le piste da sci (e alcuni tratti sulle piste) da cui si gode la vista sul massiccio del Monte Civetta, con tratti più ripidi ma per brevi distanze, superando Baita Civetta, poi Pian del Crep, dove si apre la vista anche verso il Monte Pelmo e per ultimo il rifugio Su'n Paradis, per poi scendere brevemente su sterrata e risalire ripidi su sterrata fino a pochi metri dalla cima dello 
Spiz Agnellessa, erboso punto da cui si gode del miglior panorama a 360°. Si scende su sentiero dapprima in cresta, tecnico e super panoramico fino a Spiz Zuel, poi in costa, più semplice ma con alcuni punti tecnici e stretti tra bosco e roccia, alcuni guadi e pendenza a tratti importante. Il sentiero è lungo e divertente e porta sotto il paese di Fusine, a cui si risale su asfalto ripido e un breve tratto di asfalto principale.

sabato 14 settembre 2024

Aviano - Piancavallo antenne - parziale Giro delle Malghe - Casera Caseratte - CAI985 - Costa

14-09-2024
Km 29 - Asfalto 40% - Sterrato 20% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1200m
Percorso con salita su asfalto e sterrato fino oltre le antenne verso Piancavallo, continuazione su sterrate con alcune rampe ripide sul giro delle malghe fino alla casera Caseratte, discesa su sentiero CAI985 fino a Casera Barzan e poi su fondo più impegnativo nel bosco e aperture panoramiche fino a Costa.
Si parte da Aviano e si sale sulla strada chiusa del Bornass (ad oggi chiusa per lavori sulla storica frana), poi su asfalto principale fino alle antenne, asfalto secondario proseguendo in costa fino al bivio per il sentiero Fontanuzze e sterrata (Giro delle Malghe) in saliscendi con alcune rampe fino a raggiungere prima Casera Barzan, poi Casera del Medico e infine Casera Caseratte. Si scende quasi subito sul sentiero CAI985, dapprima in saliscendi su prati, poi da Casera Barzan si scende in costa con splendido panorama sulla pianura. Il fondo è in terra tra l'erba, molto scavato e poi nel bosco, con rocce affioranti e alcune mobili, terreno a tratti insidioso, alcuni tratti ghiaiosi alternati a terra e stretti passaggi tra gli alberi. La pendenza sempre accentuata invita alla velocità che può essere traditrice. Diversi incroci si attraversano, seguendo sempre il CAI985, si incrocia la strada del Bornass e si continua a scendere, sempre su tratti tecnici alternati a veloci e più morbidi. Arrivati a valle si taglia su sterrate e larghi sentieri per evitare l'asfalto fino ad Aviano.

sabato 31 agosto 2024

Valbruna - Malga Rauna - CAI607 - Jof di Miezegnot - CAI609 - Sella Sompdogna - CAI611 - Val Saisera

31-08-2024
Km 19 - Asfalto 20% - Sterrato 40% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1260m
Percorso cicloalpinistico estremo, con salita su sterrato ripido fino a Malga Rauna, seguito da portage su seutier prima nel bosco e poi su roccia e ghiaione fino nei pressi della cima dello Jof di Miezegnot, discesa su sentiero impegnativo pietroso fino a Sella Sompdogna e altra discesa su sentiero impegnativo pietroso fino in Val Saisera, chiusura su asfalto.
Si parte da Valbruna, si sale su sterrata ripida con alcuni respiri fino a Malga Rauna, si prosegue su sentiero CAI607, fin da subito a spinta e soprattutto a spalla, ripido e inizialmente nel bosco, con gradoni e molte radici e pietre, poi si apre, splendido panorama sulle cime, diventando più impegnativo, con fondo ghiaioso e roccioso, breve tratto di respiro, poi più ripido fino a scollinare con a vista la cima dello Jof di Miezegnot, breve discesa poco pedalabile e poi salita più complicata su fondo friabile (quasi ghiaione) molto ripido fino al Costone Peceit, da cui si apre la vista sulla valle di Dogna, portando la bici tra i numerosi ruderi di fortini militari. La distanza dalla cima non è molta, ma se la si vuole raggiungere è meglio lasciare qui le bici per affrontare uno dei due difficili sentieri per la cima dello Jof. Da qui meglio scendere lungo la traccia non ben visibile inizialmente, che porta a un traverso più basso, parallelo a quello più ben visibile ma interrotto da una frana. Le frane da attraversare sono 3 ma brevi e già battute, per poi risalire leggermente e scollinare verso il rifugio Alpini Battaglione Gemona, raggiungibile con un breve sentiero ghiaioso tra l'erba. La discesa successiva CAI609 è di media difficoltà, ghiaiosa e con molte rocce sporgenti insidiose, sentiero da affrontare con molta attenzione e guida attiva e fisica. Si scende a Sella Sompdogna, da cui su breve saliscendi sterrato si arriva al Rifugio Grego e poi si scende lungo il CAI611, insidioso con pietre mobili e fondo molto dissestato, anche qui tecnico e fisico, con tratti ripidi. Guadagnato il park Val Saisera si può chiudere in discesa su asfalto.

mercoledì 21 agosto 2024

Bakarac (Rjieka) - Velebit - Otok RAB - Otok KRK - Croazia montagna e isole in 3giorni

19/20/21-08-24

80+71+75 km – Asfalto 50% - Sterrato 30% - Sentieri 20%; Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile; Dislivello 1940+1300+900m
Percorso MTB-turistico mediamente impegnativo (con brevi tratti tecnici) in 3 giorni tra l'Istria-Liburnia e le isole di Rab e Krk. Le strade sono per la maggior parte poco frequentate, asfaltate e sterrate e il viaggio si divide nella prima metà in montagna immersi in ambiente carsico-alpino tra lunghe salite discese e la seconda metà al mare in continuo saliscendi. Territori selvaggi ovunque e mare quasi sempre a vista nelle isole. Alternanza di zone civilizzate e selvagge o deserte. Due spostamenti in traghetto tra le due isole.

Primo giorno - Bakarac-Krasno - 80km - 1940m dsl
Si parte da Bakarac sul mare, da comodo park gratuito. Si sale su secondarie e sterrate mosse per poi sbucare sull'asfalto a Krizisce, con poco traffico, passando una serie di paesi fino a Bribir dopo 22km, ultima possibilità per fare rifornimento prima di prendere un'asfalto secondario che sale senza alberi, quindi panoramico ma esposto continuamente al sole, in saliscendi con ultima parte sterrata nel bosco fino al km55, in cui si prende una strada asfaltata trafficata per poco fino alla sella in cui si devia su sterrata molto panoramica in saliscendi fino al km61, dove nel paesino di Stolac è possibile rifornirsi di acqua, per continuare a salire su secondarie asfaltate con parti nel bosco fino al km75 in cui inizia l'ultima discesa che porta a Krasno, ex-località sciistica ai piedi del Velebit.

Primo giorno - Krasno-Barbat (Rab) - 71km - 1300m dsl
Si parte da Krasno dopo aver fatto rifornimento nei due minimarket e si sale subito prima su asfalto e poi sterrato nel parco del Velebit (Sjeverni Velebit, ingresso 5 euro), che in 17km e leggera salita porta fino al rifugio Zavizan nel punto più alto (1594m) immersi nel bosco selvaggio. Si prosegue in saliscendi e successiva discesa fino all'asfalto fino a Kareva Kuca, poi a dx salita su sterrata sempre abbastanza compatta con pendenza maggiore, finchè si scollina e il panorama si apre sulla verde valle, nei pressi del rifugio in Planinarska kuca Alan, dopo il quale la strada diventa asfaltata e scende lunghissima con un meraviglioso panorama sulle isole. La lunga striscia a budello scende senza sosta fino al traghetto al km68 a Stinica, che in breve porta sull'isola di Rab a Misniak. Si risale in un ambiente roccioso lunare su asfalto e poco dopo si scende su un sentiero tra le erbe aromatiche che arriva sul lungomare di Barbat.

Primo giorno - Barbat-Bakarac - 75km - 900m dsl
Si parte da Barbat e sul lungomare con un panorama splendido si procede in piano attraversando Rab e sulla penisola di fronte, con sosta al pittoresco faro, per poi risalire su sterrata nella fitta pineta sul piccolo rilievo e scendere su breve sentiero enduristico al mare a Kuparici, per poi risalire ripidi per passare alla successiva baia. Vani i tentativi di percorrere i sentieri mappati a causa dell'abbandono, quindi si segue la stradina con fondo roccioso mosso e successiva discesa al mare su sentiero lineare a Supetarska Draga da cui su risale su asfalto (con breve sosta bagno sulla sx) per poi scendere a Lopar per salire sul traghetto che in circa 1h40 porta sull'isola di Krk a Valbiska. Si riparte in salita su asfalto e a Skrbicici su svolta a dx su sterrata che a Brusici sale decisamente per poi scendere all'asfalto principale che si attraversa e si prosegue per poi risalire fino a Gabonjin da cui si scende su sterrata a tratti sconnessa con ultima parte molto panoramica fino a Cizici sul mare. Si prosegue su asfalto principale, abbastanza trafficato, in saliscendi, per affrontare gli ultimi km della strada principale fino al ponte di Krk (Krcki Most) da percorrere con molta attenzione nella corsia laterale, piuttosto stretta. Il giro termina con un saliscendi su strada asfaltata secondaria a sx, passando per Kraljevica, fino al parcheggio.


sabato 10 agosto 2024

Bohjini - Monte Vogel - Planina Razor - Tolmino - Most na Soci

10-08-2024
Km 42 - Asfalto 20% - Sterrato 40% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 900meccanizz+800m
Percorso cicloalpinistico estremo, organizzato utilizzato il treno Nuova Gorica - Jesenice all'andata e ritorno, con primo tratto in ciclabile, funivia, rampe ripide su sterrato, tratti di portage, un sentiero attrezzato, altri tratti molto fisici e poi il sentiero in discesa parzialmente ciclabile e molto panoramico, molto tecnico, che poi diventa più semplice, ultima parte si strade e tagli su sentiero.
Si sfrutta il treno Nuova Gorica - Jesenice, utilizzato all'andata fino a Bohjini, trasferimento in comoda ciclabile nei pressi del lago di Bohjini, fino alla funivia che porta alla prima stazione del Vogel, seguita da salita al limite della pedalata e con tratti a spinta sulle piscte di sci fino a Visoki Orlov rob, poi a tratti portage e brevi pedalati in saliscendi su sentieri rocciosi, compresa una discesa difficoltosa con gradini e roccia scivolosa, fino ad arrivare ad un breve tratto attrezzato in salita praticamente verticale, seguito da saliscendi parzialmente pedalati e un ultimo portage per la sella accanto alla cima del Vogel. Con un panorama unico si prosegue su una traccia su ghiaione instabile, poi su sentiero stretto molto tecnico tra rocce e mughi, a tratti esposto, con alcuni saliscendi, piuttosto lungo e fisico, per poi entrare nel bosco e diventare scorrevole con fondo in terra, fino a Planina Razor. Da qui si passa da strada a tagli di varia difficoltà su sentiero, di cui il più impegnativo, solo in parte ciclabile, porta a Zadlaska Jama sulla strada della forra del Tolminska, che si segue fino a Tolmin e poi su ciclabile e strade secondarie fino alla stazione di Most na Soci, ove si riprende il treno.
Filmato percorso

sabato 3 agosto 2024

Canale d'Agordo - Falcade - Monte Pradazzo - Passo Valles - Forcella Veneglia - Baita Segantini - Passo Rolle - San Martino di Castrozza - Passo di Rosetta - CAI756 - Capanna Cima Comelle

03-08-2024
Km 50 - Asfalto 20% - Sterrato 20% - Sentieri 60%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 2000meccanizz+950m
Variante del giro descritto qui.
Percorso cicloalpinistico estremamente panoramico alle Pale di San Martino con salita su ciclabile fino a Falcade, funivia fino al Monte Pradazzo, discesa su sentiero fino a Passo Valles, salita a spalla a Forcella Veneglia, discesa su sentiero di media difficoltà, risalita su sterrata a Baita Segantini, discesa su sentiero di media difficoltà fino a San Martino di Castrozza, salita con cabinovia fino alle Pale di San Martino (Passo di Rosetta) e discesa su sentiero CAI756 quasi tutto su roccia e poi nel bosco più veloce e scorrevole fino a Capanna Cima Comelle e trasferimento fino a Canale d'Agordo.
Si parte da Canale d'Agordo, si sale su piacevole ciclabile fino a Facade, ove si prende la funivia che porta a Monte Pradazzo, da cui si scende quasi subito su sentiero erboso di media difficoltà e molto panoramico fino a Passo Valles e si inizia subito a spingere su sentiero a tratti ripido, per più di metà della salita, con un panorama splendido sulla valle, per circa 1km, fino all'erbosa forcella Venegia. Inizia la discesa in costa su sentiero in erba e terra, sconnesso e a tratti insidioso a causa del passaggio del bestiame, molto panoramico e divertente. Alcuni attraversamenti di rigagnoli e si giunge alla sterrata che sale all'ombra delle Cime e dei Campanili delle Pale di San Martino, con pendenza media e costante, fino a Baita Segantini, seguita dalla discesa su sentiero a fianco della strada e poi a sx in freeride evitando i sentieri proibiti, terreno facile e mai troppo veloce, passando accanto a Capanna Cervino e giù fino a Passo Rolle. Si attraversa l'asfalto e si prosegue nel cantiere di una nuova strada (che ha devastato il sentiero precedente) per poi proseguire su un sentiero allargato (o stretta carrareccia) molto veloce che riporta all'asfalto, tagliabile con dei brevi tratti tecnici molto divertenti su fondo mosso, per poi raggiungere San Martino di Castrozza nei pressi della stazione della funivia. Si sale in 2 tratte, di cui l'ultima è in cabina (molto larga, spazio per oltre 10 bici e riders) e si raggiunge in breve quota 2700m alla Stazione di Rosetta. Panorama mozzafiato, grigio e nero, pura roccia. Con la precedenza ai pedoni e con attenzione si scende un po'lungo il sentiero e un po'scegliendo altre linee migliori con meno gradoni fino al Passo di Rosetta e al Rifugio Rosetta, su una forcella che si affaccia sulla valle. Si svolta a dx sul sentiero CAI756 su rocce mosse e alcuni passaggi ripidi, immersi in questo paesaggio lunare, in continuo saliscendi, sempre dominati dalle cime circostanti. Alcuni tratti vagamente esposti si alternano a distese di rocce più o meno compatte con la traccia sempre visibile. Il forte rischio di foratura è l'unico lato negativo del trail, uno dei più spettacolari mai visti in tanti anni di MTB. Dopo circa 5km si scende un po' più decisamente con tratti più tecnici e le prime tracce di vegetazione oltre ai ciuffetti di muschio, alternando tratti veloci a tecnicismi. Ci si immerge nel bosco e il fondo cambia ma la difficoltà rimane medio-alta a causa degli scalini artificiali e porta alla casera nei pressi di Forcella Cesurette, oltre la quale la scorrevolezza e la velocità del tracciato aumenta con la velocità fino a raggiungere Capanna Cima Comelle. Da qui su carrareccia e asfaltata secondaria si raggiunge Canale d'Agordo.

sabato 27 luglio 2024

Resiutta - Chiusaforte - Sella Nevea - Bila Pec - CAI632 - Sella Grubia - CAI634 - Ta na Rawni - sent.di Matteo - Stolvizza di Resia

27-07-2024
52km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 2000m (700m funivia), Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: molto impegnativo
Percorso cicloalpinistico (alternativa al giro descritto qui) con lunga salita su asfalto, funivia fino al rif.Gilberti, a spalla fino a Bila Pec e parziale ciclabilità fino a Sella Grubia, discesa su sentiero parzialmente ciclabile e molto tecnico fino a Ta na Rawni, divertente sentiero fino a Stolvizza e asfalto in leggera discesa e falsopiano per chiudere.
Si parte da Resiutta e si sale sulla ciclabile fino a Chiusaforte e asfalto un po' trafficato fino alla funivia di Sella Nevea, salita meccanizzata fino al rif. Gilberti, bici a spalla fino a Bila Pec voltandosi spesso per godere dello splendido paesaggio, poi il meraviglioso e lungo sentiero CAI632 fino al biv. Marussich, a Sella Grubia. all'incrocio si prende il sentiero a sx CAI634 e si scende su traccia incerta e molto tecnica con rocce mobili sotto l'erba, con vista sulla valle molto panoramica, che distrae lungo il 50% di sentiero da fare a piedi, esposto e con fondo insidioso. La ciclabilità migliora dai ruderi di casera Grubia, dove si vede traccia di manutenzione e in saliscendi si prosegue verso Ta na Rawni, borghetto molto carino dal quale parte il Sentiero di Matteo che scende fluido e piacevole tra tornanti e slalom tra gli alberi fino a Stolvizza. Da qui solo asfalto fino a Tigo, dove si può scegliere se proseguire o prendere la nuova ciclabile a sx del fiume fino a Povici di Resiutta.

giovedì 25 luglio 2024

Opatjia (Abazzia) - Parco di Ucka - Racja Vas - Raspor - Dane - Jelovice - Podgorje - Kozina - Basovizza - Opicina

25-07-2024
80km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 1380m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile
Percorso di ritorno dopo aver sfruttato il nuovo collegamento ferroviario Opicina-Opatjia, su asfalto su strade secondarie e sterrato, in saliscendi continui nel bosco dell'entroterra istriano.
Si parte dalla stazione di Matulj-Opatjia, si attraversano i binari a raso (!!!) e si prende un sentierino tra gli orti per sbucare su una strada asfaltata che sale dolcemente verso il massiccio di Ucka, tra paesini e bosco, con pochi scorci sul mare, fino ad un incrocio a 10km in cui si svolta a dx su sterrata compatta in leggera salita che prosegue nel bosco sempre più fitto, frequentato pochissimo e rumori di selvaggina. Si susseguono faggete, zone con pini marittimi e successivamente abeti, con un tratto asfaltato, poi di nuovo sterrato compatto fino al km20 in cui si scollina e un cartello indica la Ćićarija (Ciceria), inizia un po' di discesa e il terreno ghiaioso diventa più sconnesso, si apre la radura e si possono ammirare le colline a tratti brulle di questa zona marrone-verde. Saliscendi su terreno non sempre semplice, dentro e fuori dal bosco, con scorci sulla valle molto panoramici. Si scende sempre con lo stesso fondo fino a trovare l'asfalto a Racja Vas, si continua su stradina stretta e deserta fino a Dane, dopo al quale al primo tornante si prosegue dritti su carrareccia con fondo dissestato su erba e sassi in saliscendi, breve digressione fino a Jelovice, ultimo borgo d'altri tempi prima della frontiera, che si trova durante la seguente discesa su asfalto molto veloce che porta a Podgorje, dopo la quale si abbandona l'asfalto e, in saliscendi su sterrato, si passa per Presnica e si sale qualche rampa arrivare nei pressi di Kozina, ove si imbocca la ciclabile Cottur (attenzione al divieto per le bici nel primo tratto di asfalto) che si abbandona a Draga per la provinciale asfaltata che conduce, con un paio di possibili varianti su semplici sentieri, a Basovizza, che si attraversa per prendere l'asfalto principale che passa per Padriciano, per poi su sentierini e sterrate si passa accanto a Trebiciano e si arriva a Opicina. Attenzione ai pochi segnali che conducono alla stazione.

sabato 20 luglio 2024

Varmo - Caorle - Jesolo - Ciclabile del Sile - San Donà

20-07-2024
120km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 400m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile
Percorso cicloturistico su ciclabili, asfalto e sterrati compatti (con brevi varianti su sentiero) nella bassa friulana e veneta, a breve distanza dal mare, spesso distante dal traffico, attraversando le due località turistiche venete.
Si parte da Madrisio di Varmo, si attraversa il ponte su asfalto e si prende l'argine dx del Tagliamento e tra Pordenonese e Veneto su argine erboso si attraversa l'asfalto a Latisana e si prosegue su argine fino all'asfalto nei pressi di Cesarolo. Poco dopo l'incrocio per il paese si svolta a dx su sterrato e con un zig-zag (con alcuni segnali di ciclabile) si raggiunge la laguna non lontano dalla Brussa, su argine erboso con semplice sentiero si aggirano i canali e si raggiunge l'asfalto della Brussa, che si abbandona subito a dx verso Caorle, si risale su secondarie fino a Sindacale per attraversare il canale e si ridiscende su sterrate fino a Maranghetto, dove si svolta a sx su asfalto e tratti sterrati di ciclabile (non si percorre la trafficata statale) si raggiunge il centro di Caorle, piacevole da attraversare, per prendere il simpatico traghetto per 50m (2Euro) per Porto Santa Margherita, ove si prosegue sulla ciclabile, superando Duna Verde e addentrandosi a sx a Villaggio Baleno, da cui si prosegue a dx su bellissimo sterrato e piacevoli ma a tratto troppo selvaggi sentieri a 2 passi dal mare, fino ad arrivare sotto il cavalcavia della strada di Eraclea. Meglio risalire a piedi sulla strada, attraversare il canale e proseguire per Cortellazzo e Lido di Jesolo, scegliendo la strada meno trafficata, per poi risalire su ciclabile accanto alla strada verso Jesolo, si attraversa il Sile e si risale su asfalto secondario fino a Caposile, per poi imboccare la ciclabile del Sile, non perfettamente pulita ma piacevole, che porta in pochi km a San Donà, dove si prende il treno per il ritorno.

sabato 13 luglio 2024

Erto - Rif. Maniago - CAI381 - C.ra Bedin - Cava Buscada

13-07-2024
38km - Asfalto 40% - Sterrato 40% - Sentieri 20%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1260m
Percorso cicloaplinistico con salita su asfalto, sterrato e sentiero fino al Rif. Maniago, sentiero in saliscendi con molti tratti portati fino a Cava Buscada e discesa su sentiero molto tecnico fino a Erto.
Si parte da Erto e si sale su asfalto fino a Casera Mela, si continua a salire su sterrato in ambiente selvaggio con splendidi panorami, la strada diventa sentiero CAI381 poco pedalabile fino al Rif.Maniago, ove di gode di un'ottima vista e si riempiono per l'ultima volta le borracce. Si ridiscende dallo stesso sentiero, semplice con fondo in terra e ghiaia, poi in saliscendi continuo in direzione Casera Bedin. Molti rilanci anche ripidi e fondo in terra tra l'erba con rocce affioranti, non tutto pedalabile, molto appagante alla vista. Dalla casera si prosegue con parte iniziale più sulla sella, esposto e mediamente tecnico, con passaggi non da sella, con alcuni tratti di portage molto ripidi, con ultima parte molto fluida e veloce nel bosco, molto divertente. Si raggiunge la sterrata che sale a Cava Buscada e al vicino rifugio, si sale all'entrata della cava ora Museo Industriale a cielo aperto. Il sentiero inizia su un tornante, molto impervio, per poi diventare più affrontabile nonostante il fondo in sassi molto cedevole, simile a un canale di ghiaia tra i cespugli e il bosco, con tratti molto ripidi, sembra di correre sulle uova. Solo brevi tratti più fluidi nel bosco e dopo un'ultima parte ghiaiosa si raggiunge il paese dove si chiude l'anello.

sabato 29 giugno 2024

Sappada - Sorg.Piave - Rif.Calvi - Passo Sesis - M.Oregone - CAI134 - ValVisdende - Orrido dell'Acquatona

29-06-2024
38km - Asfalto 40% - Sterrato 40% - Sentieri 20%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1440m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto alle sorgenti del Piave, su ripidissima cementata e sterrata al rif.Calvi, a spalle fino al passo Sesis, su sentiero pedalato fino alla ex caserma a passo Oregone, a spalla fino alla cima del Monte Oregone, discesa su poco pedalabile CAI134, sterrata e asfaltata in Val Visdende per chiudere l'anello.
Si parte da Sappada, si risale su asfalto a Cima Sappada e su trafficato asfalto mediamente ripido fino alle sorgenti del Piave, da cui inizia la ripidissima salita cementata e sterrata mossa al rifugio Calvi, splendido panorama. Si carica sulle spalle la MTB e si sale su ghiaia mossa al passo Sesis, oltre il quale per poco si spalleggia a sx per poi pedalare su sentiero super panoramico fino al Passo Oregone, alla ex-caserma della finanza, da cui si sale a spalla brevemente per la cima del Monte Oregone. Pamorama a 360° sulle dolomiti e si scende su fondo roccioso smosso, poi si imbocca il CAI134 ricco di vegetazione e per nulla frequentato, con molti punti esposti, in particolare negli impluvi, con fondo in terra nascosto dall'abbondante vegetazione. Poco pedalabile ma molto gratificante per il panorama. Ultima parte divertente ma breve, poi su sterrata che ha spazzato via i sentieri dopo il disboscamento di Vaia, che non dà spazio a altre digressioni, per poi imboccare l'asfalto che sale a media pendenza fino al ponticello dell'Orrido dell'Acquatona, da cui si sale poco per scendere su sterrata lungo il Piave e sulla ciclabile asfaltata che in pochi km porta a Sappada.

sabato 22 giugno 2024

Dovje - Jesenice - Karavanke tour. - Koka na Golici - Rosenkogel Panoramaweg - sud alp 04 trails

22-06-2024
35km - Asfalto 50% - Sterrato 20% - Sentieri 30% - Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica:  impegnativo. Dislivello 1500m
Percorso cicloalpinistico con trasferimento su ciclabile, salite su asfalto e sterrato a tratti sconnesso, un lungo tratto su sentiero in parte ciclabile in salita prima e su saliscendi difficoltoso poi, discese su sentieri di varia difficoltà. Variante del percorso descritto qui.
Si parte da Dovje, si scende a Mojstrana e si segue la ciclabile verso Jesenice. Dopo circa 10km si attraversa il paese e si sale verso Golico su asfalto con pendenza media superiore al 10%, senza respiri per circa 7km, per poi diventare sterrata e continuare a salire fino al km23, in corrispondenza dell'inizio di un sentiero che sale ripido a dx verso Golico o il rifugio Koca na Golici. Circa 20-30min a spinta o a spalla, tranne alcuni tratti di trail su pedali, per arrivare al rifugio a 1580m slm con meraviglioso panorama sulla valle slovena. Poco al di sotto del rifugio parte un sentiero in leggera discesa verso Ovest, nel primo tratto abbastanza ciclabile, poi sempre meno, con fondo roccioso-prato e alcune parti nel bosco. Una volta arrivati in cresta si segue il sentiero vicino ai cippi di confine, si scende leggermente e si risale un sentiero molto ripido verso quasi la cima del monte Hahnkogel, si scende un tratto ciclabile e nei pressi di un bivio è necessario seguire la via di dx che prosegue in cresta, le cui parti in salita sono in portage, si evita la cima della Dovska Baba, al bivio a sx in costa, che diventa discesa nel bosco con fondo pendente in terra e radici alternate a parti con pietre sporgenti, mediamente tecnico. Si imbocca l'asfalto nei pressi di Dovje dove termina il giro.


sabato 15 giugno 2024

Revine Lago - La Posa - Monte Boral - trail Boral - Pian de Frassenè - Col del Tragol - trail Tragol delle vacche

15-06-2024
18km, 50% asfalto-30% sterrato-20% sentieri. Dislivello 1200m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso enduristico sulle prealpi trevigiane con partenza da Revine Lago salita alla La Posa e al Monte Boral e il suo omonimo trail; risalita a Pian de Frassenè e al col del Tragol e discesa sul trail denominato Tragol delle vacche.
Si parte dal parcheggio presso la chiesa di Revine Lago, si risale con pendenze importanti prima su asfalto e cemento e poi su sterrato fino al La Posa da dove si può ammirare il panorama sui laghi di Revine. Si risale la ripida carrareccia che ci introduce al sentiero cai 2318 e si prosegue in parte pedalato e in parte a spinta per una ventina di minuti fino alla cima del Monte Boral (m. 1245).
Da lì parte il meraviglioso single track del bosco Boral (S2 con radici umide) completamente ciclabile che ci conduce dopo 2 km in località Pianezze. Si riprende la strada asfaltata per abbandonarla dopo 400 metri prendendo la ripida forestale dissestata denominata "La Clementina" che risale per 200 metri di dislivello fino al Pian de Frassenè.
Risalito a spinta il Col del Tragol per ammirare il panorama inizia la nostra discesa prima su cresta e poi sul trail del Tragol delle vacche, sassoso e smosso (diff. S2/S3) che in un dislivello di 750 metri ci riporta al parcheggio.

sabato 8 giugno 2024

Camporosso - Val Bartolo - cima Monte Acomizza - Cima dei Muli - CAI509a - Pulcinella trail

08-06-2024
21km, 10% asfalto-60% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1000m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo. 
Percorso cicloalpinistico con salita su sterrato lungo Val Bartolo e sulle sterrate austriache fino al borgo Achomitzer Alm, salita a spalla sulla cima del Monte Acomizza, super panoramica, discesa su prato fino ad intercettare il CAI509a e successiva super divertente discesa sul Pulcinella trail. Giro parzialmente descritto qui.

sabato 1 giugno 2024

Chiusaforte - Patocco - CAI620

01-06-2024
12km, 60% asfalto-10% sterrato-40% sentieri. Dislivello 600m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile.
Percorso con salita su asfalto fino a Patocco su asfaltata poco frequentata, giro nel paesino lungo sentiero dedicato e discesa sullo scorrevole CAI620.
Si parte da Chiusaforte e si sale su asfalto superando il borgo di Chiout Michel e, a Patocco, iniziano i sentieri, be segnalati, che fanno il giro del paese e poi procedono in più direzioni. Non consigliabile il tentativo di salita lungo il CAI644 verso la cima del monte Jama in caso di pioggia, meglio scendere lungo il CAI620, molto ben manutenuto e scorrevole, poco pendente e senza particolari difficoltà. Splendide cascate dopo le abbondanti piogge. L'arrivo del sentiero è al punto di partenza.

domenica 26 maggio 2024

Transardinia - Sardegna in MTB da Olbia a Cagliari

23/24/25/26-05-2024

380km - Asfalto 60% - Sterrato 30% - Sentieri 10%,  impegnativo. Dislivello 7000m
Percorso cicloturistico impegnativo in 4 giorni da Olbia a Cagliari, versione light della Transardinia. Le strade sono per la maggior parte poco frequentate. Tutto nell'entroterra in territori selvaggi, con vegetazione selvatica e povera d'acqua e cibo selvatico in primavera. Pochi contatti con la civiltà, panorami meravigliosi che mutano continuamente. Fortemente consigliato con front MTB.
Organizzazione: pulmino fino in porto a Livorno, traghetto in bici fino a Olbia, viaggio di 4 giorni fino a Cagliari, treno fino a Olbia, traghetto di ritorno a Livorno.

GIORNO 1   Olbia - Monti - Alà dei Sardi - Buddusò - Bitti - Oliena - 142km - 2350m dsl
Si parte dal Porto di Olbia, si attraversa la città in direzione Sud-Ovest su strade asfaltate secondarie e tratti sterrati paralleli alla ferrovia e alla nuova superstrada per Sassari. Qualche breve rampa e poi la prima salita per raggiungere il primo paese, Monti, patria del Vermentino. Necessario rifornirsi d'acqua che non si vedrà per molto. Si prosegue in saliscendi fino nei pressi di Berchidda e si svolta a sx su asfalto stretto in zona sempre più selvaggia e poco frequentata, solo alcune greggi con i soli cani pastore. Si inizia a salire fino a due portoni che chiudono una sterrata e un sentiero che impediscono di continuare. Noi scegliamo di scavalcare il portone della sterrata e poco prima di un edificio si svolta a sx su sentiero molto sconnesso, (trascurare la deviazione della traccia) e da questo punto risulterà per lunghi tratti non pedalabile. Le pendenze sono eccessive solo per alcuni tratti, il problema è il fondo sassoso cedevole. Circa 13km di salita in un territorio assolutamente selvaggio in cui spuntano le pale di un parco eolico. Si raggiunge il punto più alto da cui si scende prima su sterrata compatta e poi su asfalto secondario fino al paese di Alà dei Sardi. Meritata sosta e si prosegue su asfalto principale (ma non eccessivamente trafficato) in discesa fino a Buddusò, per poi risalire nel bosco sempre su asfalto e successivo saliscendi fino a Bitti, splendido paese con un'intricata e strettissima rete di strade che portano in centro, che si abbandona per gli ultimi saliscendi su asfalto che portano a Oliena, con arrivo in salita.

GIORNO 2   Oliena - Orgosolo - Montes - Villanova Strisaili - Osini - 93km - 2150m dsl
Si parte dal centro di Oliena, in cui è d'obbligo ammirare i murales con messaggi senza filtri, per poi uscire su asfalto per dirigersi tra altre 2 valli a Orgosolo, poi ancora asfalto e si sale fino a un altopiano con un bacino artificiale, sempre in territorio selvaggio, per raggiungere la località di Montes, parco naturale in cui si sale su sterrata in un paradisiaco bosco, per scendere in una valle e risalire su rampe ripide con panorama meraviglioso sul Monte Fumai e le cime circostanti. Continuo saliscendi su fondo sconnesso e ultima salita ripida fino ad un altro altopiano in cui si apre il panorama e tra saliscendi si attraversa un'altra valle, il fondo diventa più compatto e si riprende l'asfalto, si risale fino alla sella di S'Arcu e S'Orostode da cui si scende su sterrata, poi saliscendi su stradina sempre più stretta che diventa sentiero (a tratti nemmeno visibile) tra i cespugli e le greggi , con un paio di guadi e parti non pedalabili. Si ritorna su asfalto secondario per raggiungere Villanova Strisaili, da cui si risale su asfalto poco frequentato e a media pendenza, dopo la sella si scende in valle Rio Pardu in direzione Sud sul lato destro, in discesa sterrata polverosa super panoramica e comoda fino a raggiungere Osini.

GIORNO 3   Osini - Ulassai - Perdasdefogu - Sa Trona - Ballao - 75km - 1150m dsl
Si parte da Osini e si scende e risale su asfalto a Ulassai, che si oltrepassa per proseguire in salita di moderata pendenza sulla asfaltata provinciale fino al Monte Corongiu (parco eolico) dal quale si scende sempre su veloce asfalto molto panoramico fino alla città di Perdasdefogu, ove esisteva una miniera di carbone e si riempiono le borracce e le borse di cibo per la natura selvaggia che segue. Si scende ancora 2km su asfalto per poi svoltare a sx sulla sterrata contrassegnata CAI200, che scende ripida fino ad attraversare un rio e risalire su fondo sconnesso ma pedalabile, per poi seguire il sentiero panoramico con indicazione Sa Trona, luogo meraviglioso e iconico per le rocce a sbalzo sulla valle. Da questo punto si risale su ripida stretta sterrata fino all'asfalto del Poligono militare. Alcuni sentieri non sono più battuti, quindi è meglio procedere fino alla prima garitta (e non proseguire su asfalto come abbiamo fatto noi, immersi negli spazi sconfinati tra lanciamissili e carri armati abbandonati e mandrie di manzi per poi fare marcia indietro) e imboccare la sterrata sconnessa in discesa a dx verso la valle. Percorso molto panoramico nella natura selvaggia, con discesa dal fondo che migliora man mano che si scende, seguito da asfalto secondario che porta alla meta Ballau.

GIORNO 4   Ballao - Armungia - Strada Monte Genis - Sinnai - Cagliari - 70km - 1350m dsl
Si parte da Ballau e per evitare qialche km di asfalto si scende su sterrata al torrente per poi, dopo uno stretto guado, si risale alla provinciale in salita dolce con splendido panorama fino al paere di Armungia, si ridiscende fino al fiume sempre su asfalto e si risale ripidi sulla Strada Monte Genis, dal Monte Carradeddu, Bruncu Senzu e Monte Tronu, su un bellissimo saliscendi tra le creste su un altopiano erboso, per poi scendere su sterrata con tratti molto sconnessi con rocce mobili con il golfo di Cagliari sempre a vista. Ultimo breve tratto asfaltato in discesa per arrivare alla cittadina di Sinnai e poi asfalto su strade principali e secondarie per raggiungere il centro di Cagliari, che da direttamente sul porto e sulla stazione FS.