sabato 13 luglio 2024

Erto - Rif. Maniago - CAI381 - C.ra Bedin - Cava Buscada

13-07-2024
38km - Asfalto 40% - Sterrato 40% - Sentieri 20%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1260m
Percorso cicloaplinistico con salita su asfalto, sterrato e sentiero fino al Rif. Maniago, sentiero in saliscendi con molti tratti portati fino a Cava Buscada e discesa su sentiero molto tecnico fino a Erto.
Si parte da Erto e si sale su asfalto fino a Casera Mela, si continua a salire su sterrato in ambiente selvaggio con splendidi panorami, la strada diventa sentiero CAI381 poco pedalabile fino al Rif.Maniago, ove di gode di un'ottima vista e si riempiono per l'ultima volta le borracce. Si ridiscende dallo stesso sentiero, semplice con fondo in terra e ghiaia, poi in saliscendi continuo in direzione Casera Bedin. Molti rilanci anche ripidi e fondo in terra tra l'erba con rocce affioranti, non tutto pedalabile, molto appagante alla vista. Dalla casera si prosegue con parte iniziale più sulla sella, esposto e mediamente tecnico, con passaggi non da sella, con alcuni tratti di portage molto ripidi, con ultima parte molto fluida e veloce nel bosco, molto divertente. Si raggiunge la sterrata che sale a Cava Buscada e al vicino rifugio, si sale all'entrata della cava ora Museo Industriale a cielo aperto. Il sentiero inizia su un tornante, molto impervio, per poi diventare più affrontabile nonostante il fondo in sassi molto cedevole, simile a un canale di ghiaia tra i cespugli e il bosco, con tratti molto ripidi, sembra di correre sulle uova. Solo brevi tratti più fluidi nel bosco e dopo un'ultima parte ghiaiosa si raggiunge il paese dove si chiude l'anello.

sabato 29 giugno 2024

Sappada - Sorg.Piave - Rif.Calvi - Passo Sesis - M.Oregone - CAI134 - ValVisdende - Orrido dell'Acquatona

29-06-2024
38km - Asfalto 40% - Sterrato 40% - Sentieri 20%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1440m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto alle sorgenti del Piave, su ripidissima cementata e sterrata al rif.Calvi, a spalle fino al passo Sesis, su sentiero pedalato fino alla ex caserma a passo Oregone, a spalla fino alla cima del Monte Oregone, discesa su poco pedalabile CAI134, sterrata e asfaltata in Val Visdende per chiudere l'anello.
Si parte da Sappada, si risale su asfalto a Cima Sappada e su trafficato asfalto mediamente ripido fino alle sorgenti del Piave, da cui inizia la ripidissima salita cementata e sterrata mossa al rifugio Calvi, splendido panorama. Si carica sulle spalle la MTB e si sale su ghiaia mossa al passo Sesis, oltre il quale per poco si spalleggia a sx per poi pedalare su sentiero super panoramico fino al Passo Oregone, alla ex-caserma della finanza, da cui si sale a spalla brevemente per la cima del Monte Oregone. Pamorama a 360° sulle dolomiti e si scende su fondo roccioso smosso, poi si imbocca il CAI134 ricco di vegetazione e per nulla frequentato, con molti punti esposti, in particolare negli impluvi, con fondo in terra nascosto dall'abbondante vegetazione. Poco pedalabile ma molto gratificante per il panorama. Ultima parte divertente ma breve, poi su sterrata che ha spazzato via i sentieri dopo il disboscamento di Vaia, che non dà spazio a altre digressioni, per poi imboccare l'asfalto che sale a media pendenza fino al ponticello dell'Orrido dell'Acquatona, da cui si sale poco per scendere su sterrata lungo il Piave e sulla ciclabile asfaltata che in pochi km porta a Sappada.

sabato 22 giugno 2024

Dovje - Jesenice - Karavanke tour. Koka na Golici Rosenkogel Panoramaweg sud alp 04 trails

22-06-2024
35km - Asfalto 50% - Sterrato 20% - Sentieri 30% - Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica:  impegnativo. Dislivello 1500m
Percorso cicloalpinistico con salita...


sabato 15 giugno 2024

Revine Lago - La Posa - Monte Boral - trail Boral - Pian de Frassenè - Col del Tragol - trail Tragol delle vacche

15-06-2024
18km, 50% asfalto-30% sterrato-20% sentieri. Dislivello 1200m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso enduristico sulle prealpi trevigiane con partenza da Revine Lago salita alla La Posa e al Monte Boral e il suo omonimo trail; risalita a Pian de Frassenè e al col del Tragol e discesa sul trail denominato Tragol delle vacche.
Si parte dal parcheggio presso la chiesa di Revine Lago, si risale con pendenze importanti prima su asfalto e cemento e poi su sterrato fino al La Posa da dove si può ammirare il panorama sui laghi di Revine. Si risale la ripida carrareccia che ci introduce al sentiero cai 2318 e si prosegue in parte pedalato e in parte a spinta per una ventina di minuti fino alla cima del Monte Boral (m. 1245).
Da lì parte il meraviglioso single track del bosco Boral (S2 con radici umide) completamente ciclabile che ci conduce dopo 2 km in località Pianezze. Si riprende la strada asfaltata per abbandonarla dopo 400 metri prendendo la ripida forestale dissestata denominata "La Clementina" che risale per 200 metri di dislivello fino al Pian de Frassenè.
Risalito a spinta il Col del Tragol per ammirare il panorama inizia la nostra discesa prima su cresta e poi sul trail del Tragol delle vacche, sassoso e smosso (diff. S2/S3) che in un dislivello di 750 metri ci riporta al parcheggio.

sabato 8 giugno 2024

Camporosso - Val Bartolo - cima Monte Acomizza - Cima dei Muli - CAI509a - Pulcinella trail

08-06-2024
21km, 10% asfalto-60% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1000m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo. 
Percorso cicloalpinistico con salita su sterrato lungo Val Bartolo e sulle sterrate austriache fino al borgo Achomitzer Alm, salita a spalla sulla cima del Monte Acomizza, super panoramica, discesa su prato fino ad intercettare il CAI509a e successiva super divertente discesa sul Pulcinella trail. Giro parzialmente descritto qui.

sabato 1 giugno 2024

Chiusaforte - Patocco - CAI620

01-06-2024
12km, 60% asfalto-10% sterrato-40% sentieri. Dislivello 600m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile.
Percorso con salita su asfalto fino a Patocco su asfaltata poco frequentata, giro nel paesino lungo sentiero dedicato e discesa sullo scorrevole CAI620.
Si parte da Chiusaforte e si sale su asfalto superando il borgo di Chiout Michel e, a Patocco, iniziano i sentieri, be segnalati, che fanno il giro del paese e poi procedono in più direzioni. Non consigliabile il tentativo di salita lungo il CAI644 verso la cima del monte Jama in caso di pioggia, meglio scendere lungo il CAI620, molto ben manutenuto e scorrevole, poco pendente e senza particolari difficoltà. Splendide cascate dopo le abbondanti piogge. L'arrivo del sentiero è al punto di partenza.

domenica 26 maggio 2024

Transardinia - Sardegna in MTB da Olbia a Cagliari

23/24/25/26-05-2024

380km - Asfalto 60% - Sterrato 30% - Sentieri 10%,  impegnativo. Dislivello 7000m
Percorso cicloturistico impegnativo in 4 giorni da Olbia a Cagliari, versione light della Transardinia. Le strade sono per la maggior parte poco frequentate. Tutto nell'entroterra in territori selvaggi, con vegetazione selvatica e povera d'acqua e cibo selvatico in primavera. Pochi contatti con la civiltà, panorami meravigliosi che mutano continuamente. Fortemente consigliato con front MTB.
Organizzazione: pulmino fino in porto a Livorno, traghetto in bici fino a Olbia, viaggio di 4 giorni fino a Cagliari, treno fino a Olbia, traghetto di ritorno a Livorno.

GIORNO 1   Olbia - Monti - Alà dei Sardi - Buddusò - Bitti - Oliena - 142km - 2350m dsl
Si parte dal Porto di Olbia, si attraversa la città in direzione Sud-Ovest su strade asfaltate secondarie e tratti sterrati paralleli alla ferrovia e alla nuova superstrada per Sassari. Qualche breve rampa e poi la prima salita per raggiungere il primo paese, Monti, patria del Vermentino. Necessario rifornirsi d'acqua che non si vedrà per molto. Si prosegue in saliscendi fino nei pressi di Berchidda e si svolta a sx su asfalto stretto in zona sempre più selvaggia e poco frequentata, solo alcune greggi con i soli cani pastore. Si inizia a salire fino a due portoni che chiudono una sterrata e un sentiero che impediscono di continuare. Noi scegliamo di scavalcare il portone della sterrata e poco prima di un edificio si svolta a sx su sentiero molto sconnesso, (trascurare la deviazione della traccia) e da questo punto risulterà per lunghi tratti non pedalabile. Le pendenze sono eccessive solo per alcuni tratti, il problema è il fondo sassoso cedevole. Circa 13km di salita in un territorio assolutamente selvaggio in cui spuntano le pale di un parco eolico. Si raggiunge il punto più alto da cui si scende prima su sterrata compatta e poi su asfalto secondario fino al paese di Alà dei Sardi. Meritata sosta e si prosegue su asfalto principale (ma non eccessivamente trafficato) in discesa fino a Buddusò, per poi risalire nel bosco sempre su asfalto e successivo saliscendi fino a Bitti, splendido paese con un'intricata e strettissima rete di strade che portano in centro, che si abbandona per gli ultimi saliscendi su asfalto che portano a Oliena, con arrivo in salita.

GIORNO 2   Oliena - Orgosolo - Montes - Villanova Strisaili - Osini - 93km - 2150m dsl
Si parte dal centro di Oliena, in cui è d'obbligo ammirare i murales con messaggi senza filtri, per poi uscire su asfalto per dirigersi tra altre 2 valli a Orgosolo, poi ancora asfalto e si sale fino a un altopiano con un bacino artificiale, sempre in territorio selvaggio, per raggiungere la località di Montes, parco naturale in cui si sale su sterrata in un paradisiaco bosco, per scendere in una valle e risalire su rampe ripide con panorama meraviglioso sul Monte Fumai e le cime circostanti. Continuo saliscendi su fondo sconnesso e ultima salita ripida fino ad un altro altopiano in cui si apre il panorama e tra saliscendi si attraversa un'altra valle, il fondo diventa più compatto e si riprende l'asfalto, si risale fino alla sella di S'Arcu e S'Orostode da cui si scende su sterrata, poi saliscendi su stradina sempre più stretta che diventa sentiero (a tratti nemmeno visibile) tra i cespugli e le greggi , con un paio di guadi e parti non pedalabili. Si ritorna su asfalto secondario per raggiungere Villanova Strisaili, da cui si risale su asfalto poco frequentato e a media pendenza, dopo la sella si scende in valle Rio Pardu in direzione Sud sul lato destro, in discesa sterrata polverosa super panoramica e comoda fino a raggiungere Osini.

GIORNO 3   Osini - Ulassai - Perdasdefogu - Sa Trona - Ballao - 75km - 1150m dsl
Si parte da Osini e si scende e risale su asfalto a Ulassai, che si oltrepassa per proseguire in salita di moderata pendenza sulla asfaltata provinciale fino al Monte Corongiu (parco eolico) dal quale si scende sempre su veloce asfalto molto panoramico fino alla città di Perdasdefogu, ove esisteva una miniera di carbone e si riempiono le borracce e le borse di cibo per la natura selvaggia che segue. Si scende ancora 2km su asfalto per poi svoltare a sx sulla sterrata contrassegnata CAI200, che scende ripida fino ad attraversare un rio e risalire su fondo sconnesso ma pedalabile, per poi seguire il sentiero panoramico con indicazione Sa Trona, luogo meraviglioso e iconico per le rocce a sbalzo sulla valle. Da questo punto si risale su ripida stretta sterrata fino all'asfalto del Poligono militare. Alcuni sentieri non sono più battuti, quindi è meglio procedere fino alla prima garitta (e non proseguire su asfalto come abbiamo fatto noi, immersi negli spazi sconfinati tra lanciamissili e carri armati abbandonati e mandrie di manzi per poi fare marcia indietro) e imboccare la sterrata sconnessa in discesa a dx verso la valle. Percorso molto panoramico nella natura selvaggia, con discesa dal fondo che migliora man mano che si scende, seguito da asfalto secondario che porta alla meta Ballau.

GIORNO 4   Ballao - Armungia - Strada Monte Genis - Sinnai - Cagliari - 70km - 1350m dsl
Si parte da Ballau e per evitare qialche km di asfalto si scende su sterrata al torrente per poi, dopo uno stretto guado, si risale alla provinciale in salita dolce con splendido panorama fino al paere di Armungia, si ridiscende fino al fiume sempre su asfalto e si risale ripidi sulla Strada Monte Genis, dal Monte Carradeddu, Bruncu Senzu e Monte Tronu, su un bellissimo saliscendi tra le creste su un altopiano erboso, per poi scendere su sterrata con tratti molto sconnessi con rocce mobili con il golfo di Cagliari sempre a vista. Ultimo breve tratto asfaltato in discesa per arrivare alla cittadina di Sinnai e poi asfalto su strade principali e secondarie per raggiungere il centro di Cagliari, che da direttamente sul porto e sulla stazione FS.




domenica 12 maggio 2024

Gorizia - Val Vipava - Krnica - Lokve - Siroko - Val Soča - Avce - Kanal - Solkan

12-05-2024
85km, 60% asfalto-30% sterrato-10% sentieri. Dislivello 1940m, Condizione fisica: impegnativo (sentieri a spinta in salita); Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso in parte cicloalpinistico, in parte escursionistico. Splendide ambientazioni, luoghi selvaggi, una parte di natura quasi incontaminata.
Si parte da Gorizia in direzione Nuova Gorica, si imbocca subito un percorso ciclabile tra asfalto e sterrato lontano dalla civiltà, per sbucare in Val Vipava nei pressi di Loke, un breve tratto di asfalto principale per deviare subito all'incrocio del prato di atterraggio dei parapendio e iniziare a salire tra rampe molto ripide cementate, asfalto e tratti sterrati, prima tra i vigneti, poi tra piccoli borghi e il bosco. Si sale trovando fondo sempre più dissestato e nei pressi di Vitovski Rib (cartello in legno) è necessario scendere e spingere, pedalando per pochi tratti a fatica, su sentieri molto rocciosi e ripidi, ultimo tratto quasi verticali e si incrocia un sentiero traverso a sx, pedalabile, stretto ed esposto, seguito da una mulattiera rocciosa molto ripida che porta in breve all'asfalto. Non si spinge più fino alla fine. Si scende in un meraviglioso bosco di faggi, a dx su sterrata in saliscendi sempre nel bosco per poi uscire su asfalto in una valle ove in leggera salita si raggiunge la sella da cui si scende veloci su asfalto e sterrato compatto verso Cepovan. La valle è selvaggia e verdissima, si risale leggermente per 5km per salire su asfalto secondario a sx che porta dall'alto alla valle della Soca. Rampe di media pendenza con respiri immersi nella natura selvaggia, solo poche fattorie in alto, ultima salita decisa e si raggiunge Siroko. Si scende su tratti di sentiero e strade secondarie con scorci sull'Isonzo. Leggero saliscendi e si raggiunge Kanal, si attraversa il ponte e si pedala sul percorso ciclabile della Bimobis, dapprima condivisa fino a Plave e poi dedicata e molto veloce, con pochi saliscendi e un bel panorama. Si attraversa la nuova passerella a Solkan e, proseguendo sul percorso ciclabile ben segnalato, si raggiunge Gorizia.

Nota: Anello da fare con MTB XC, ma con questo itinerario la salita in val Vipava è almeno per 1km a spinta su sentieri molto ripidi e dissestati. Se si vuole pedalare sempre è meglio salire prima da Loke oppure più a Est da Kamnie o addirittura da Lokavec, poco prima di Ajdovscina. 

sabato 4 maggio 2024

Meduno - Frisanco - Pala Barzana - Barcis - Claut - Rif.Pradut - Forc.Clautana - CAI966 - val Silisia - Laghi di Selva e Redona

04-05-2024
89km, 50% asfalto-30% sterrato-20% sentieri. Dislivello 2600m, Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo (sentiero da Forc.Clautana con gravel e MTB XC)
Percorso con salite e discese su asfalto e sterrato, un sentiero/mulattiera panoramico in discesa e un continuo saliscendi fino a chiudere il lungo anello.
Si parte da Meduno, si sale su asfalto secondario fino a Frisanco immersi nel bosco, breve discesa e si risale senza respiri ma con pendenza blanda fino a Pala Barzana, immersi in un ambiente roccioso e boschivo affascinante. La lunga discesa su asfalto che segue porta ad Andreis e poi, per evitare la galleria, alla Molassa e, attraverso la vecchia e bellissima strada della Val Cellina (3 euro) in un attimo a Barcis. Si percorre la pittoresca ciclabile sul lago e si prosegue (purtroppo sulla strada principale) in leggero saliscendi fino a Claut, ove dalla piazza principale (fare rifornimento d'acqua) si prosegue verso Lesis in salita e alla discesa a dx per il guado e la lunga salita sterrata e cementata a pendenza media immersi nel bosco con alcuni punti panoramici sulla valle Clautana, in zona estremamente selvaggia, fino ad una sella a un paio di km di distanza dal Rifugio Pradut (aperto d'estate), che si raggiunge in discesa. Si procede in discesa per affrontare gli ultimi 300m dsl a media pendenza per raggiungere Forcella Clautana, ove si ignora la Strada degli Alpini che riporta a Claut per scendere a dx lungo il CAI966 che scende verso il Lago di Selva. Lunga mulattiera ben manutenuta, larga ma esposta, con fondo sconnesso e alcuni attraversamenti di torrente (piccole frane) e panorama da brividi. Man mano che si scende il bosco si chiude e il fondo si ammorbidisce, si raggiunge la sterrata presso i casali di Troconere che porta all'asfalto malmesso che costeggia il lago di Selva in saliscendi. Particolarmente impegnativa la rampa a metà lago che porta al colle Panuc per poi raggiungere la diga e, ancora in saliscendi ma in mezzo alla civiltà, su asfalto fino alla diga di Redona, fino a chiudere l'anello.

sabato 27 aprile 2024

Rijeka - Drazice - Breza - Zejane - Podgorje - Kozina - Basovizza - Opicina

27-04-2024
101km, 80% asfalto-20% sterrato. Dislivello 1700m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile
Percorso di ritorno dopo aver sfruttato il nuovo collegamento ferroviario Opicina-Opatja-Rijeka, quasi interamente su asfalto su strade secondarie, dapprima evitando il caotico traffico di Fiume, poi in saliscendi continui nel bosco dell'entroterra istriano.
Si parte dalla stazione di Rijeka e si sale subito per evitare le strade principali, sulla Ulica Franje-Rackoga, dalla quale si ammira il golfo che in breve sparisce dietro le alture che si affacciano sul mare. Si attraversano alcuni paesi per poi salire oltre Zvoneca e rimanere in saliscendi in quota tra boschi e radure e, dopo il paesino di Mune si risale di nuovo nel bosco, discesa verso Vodice e in saliscendi in Ciceria, ancor più selvaggia. A Jelovice è possibile fare rifornimento di acqua e cibo e ripartire in discesa e più dolci saliscendi verso la SLO e. dopo Podgorje si prende uno dei pochi sterrati che permettono di tagliare l'asfalto, passare per Presnica e salendo qualche rampa arrivare nei pressi di Kozina, ove si imbocca la ciclabile Cottur (attenzione al divieto per le bici nel primo tratto di asfalto) che si abbandona a Draga per la provinciale asfaltata che conduce, con un paio di possibili varianti su semplici sentieri, a Basovizza, che si attraversa per prendere l'asfalto principale, purtroppo, che passa per Padriciano, Trebiciano e arriva a Opicina. Attenzione ai pochi segnali che conducono alla stazione.

sabato 20 aprile 2024

Valdobbiadene - CAI1012 - Pianezze - Monte Barbarie - Monte Cesen - CAI1008 - Sentiero del Giglio - Sbarra/Tarzan trail

20-04-2024
31km, 30% asfalto-60% sterrato-10% sentieri. Dislivello 1600m, Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso con salita ripida con alcuni respiri su asfalto, sterrato e sentieri fino al Monta Barbaria (un quasi altopiano) da cui in saliscendi in cresta sulle cime si raggiunge il Monte Cesen. Sentieri panoramici e poco tecnici all'inizio, poi carrareccia e sentieri impegnativi con tratti artificiali fino a chiudere su asfalto.
Si parte da Valdobbiadene, si sale sulla Strada di Ron, con tratti ripidi e alcuni respiri, poi si prende a sx il CAI1012 Trodo dei Mus, sterrata ripida con fondo compatto e, dopo una breve discesa, si risale ripidi a dx per poi imboccare un sentiero con inizio molto ripido, ma poi pedalabile in costa nel bosco con aperture panoramiche, si prosegue su sterrata a tratti molto ripida e dissestata, poi più pedalabile fino all'asfalto che sale panoramica fino al Monta Barbaria, da cui si prosegue su sentiero in cresta tra le cime, ancora ripide, fino alla croce in cima al Monte Cesen, punto più alto. Si scende su sentiero CAI1008 spettacolare per il panorama ma con un buon fondo tra l'erba. Successiva salita ripidissima in portage a dx (ignorare traccia dritta) per procedere sul sentiero in costa con bellissimo panorama e fluido, che finisce a dx con discesa dritta su erba fino alla strada, si attraversa e sul Sentiero del Giglio e il successivo fino all'asfalto, sempre più tecnici e ripidi, successiva discesa su sterrata fino a un ometto in pietre a dx sullo Sbarra/Tarzan trail, downhill artificiale in discreto stato, su fondo roccioso e in terra, dissestato e tecnico con tratti molto mossi, sempre più impegnativo mano a mano che si scende, fino alla baracca di Tarzan, da cui si prosegue su sterrata e si chiude a Valdobbiadene su asfalto.

sabato 13 aprile 2024

Tolmino - Planina Sleme - Pretovc Trail

13-04-2024
31km, 30% asfalto-60% sterrato-10% sentieri. Dislivello 1250m, Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso panoramico con salita ripida su sterrato e rampe cementate, con pochi respiri fino a sella Pretovc e ultima salita ripida su sterrato fino a Planina Sleme con panorama super, sentiero in costa su fondo erboso fino alla precedente sella, saliscendi su sterrata e tagli su sentieri divertenti e veloci per poi chiudere su sterrate.
Si parte da Tolmin (park a Nord) per salire su asfalto verso Zatolmin, dove inizia la dura salita con una rampa oltre il 25% e successive rampe cementate, asfaltate e sterrate compatte, sempre attorno al 20%, fondo che rimane tale fino alla località Greben (cartello in legno), dopo la quale diminuisce leggermente la pendenza fino all'incrocio di sella Pretovc, ove si sale a dx sulla ripida sterrata che, con spettacolare panorama sul Monte Nero (Krn) e tutta la catena, arrivando a Planina Sleme, dietro la quale svettano il monte Stador e Slop. Si scende sul sentiero subito a sx in costa su fondo erboso, prima in freeride e poi su tornanti e traccia non molto chiara, per finire su sterrata che riporta alla sella. Si prende la sterrata parallela alla salita precedente, in saliscendi con punti panoramici fino ad intercettare il primo sentiero che staglia la sterrata, seguito da un altro, per poi scendere fino al paese su sterrata panoramica per chiudere l'anello.

sabato 23 marzo 2024

Caneva - Monte Vas - Navantes - rifugio Fornas - Monte Duron - Monte Spin

23-03-2024
31km, 60% asfalto-20% sterrato-20% sentieri. Dislivello 1500m, Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso enduro con lunga salita in asfalto e poi ripide forestali e discese entusiasmanti di diverso tipo.Partenza da Caneva di Tolmezzo, si sale l'asfalto prima fino Fusea e poi si prosegue a Curiedi per poi scendere Buttea. Si ricomincia a salire in un ambiente spettacolare fino a località Fussa dove si abbandona la strada principale per salire verso Vas dove termina l'asfalto. Dietro le ultime case di Vas inizia prima una pedrade che si trasforma subito in forestale che all'inizio con tratti ripidi e poi più dolcemente attraversando il bosco Chianton conduce in prossimità di forcella Dolacis. Si gira a destra verso Malga Corce e si procede in un piacevole saliscendi fino a casa Navantes dove si abbandona la forestale per girare a dx sul colle erboso preludio della prima discesa. La discesa si presenta ripidissima ma su prato aperto, dove mantenendosi in equilibrio tra le zolle si scende immediatamente a Chiotz dove si intreccia la forestale che scende a rifugio Fornas. Attraversato il rifugio si risale la strada asfaltata di Fornas fino ad incrociare la strada per Navantes e la si imbocca in salita procedendo verso sella Duron. A quota 1.210 si abbandona la strada e si risale a destra per il pendio erboso fino ad incrociare il sentiero che scende lungo il pendio ovest del Monte Duron; sentiero di sassi coperto da foglie, scorrevole, ma con qualche insidia (diff. S2), incrocia una forestale e prosegue fino a sbucare sulla strada comunale che ci porta a Sella Marcelie. Da qui l'ultima risalita in parte pedalabile e in parte a spinta sul pendio che risale il Monte Spin; giunti in cima al colle con la bandiera si prende il sentiero a sx che risale ancora fino alla cimetta del Monte Spin. Da lì una meravoglia vista sulla valle tolmezzina preludio alla meravigliosa discesa a Terzo; bellissimo sentiero vario e stretto ma tutto pedalabile (seguire sempre le indicazioni per Terzo) con qualche tratto roccioso da percorrerlo in sicurezza per godere delle sue continue variazioni di traccia. Sbucati a Terzo per la ciclabile si raggiunge il parcheggio. Un grazie a chi mantiene puliti dagli schianti questi meravigliosi sentieri ( rif. Claudio Leschiutta)

venerdì 22 marzo 2024

Como - Brunate - Monte Piatto - Strada Regia - Palanzo - Pognana

22-03-2024
43km, 50% asfalto-20% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1100m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso con salita su asfalto trafficato e stradina fino nei pressi di Solzago e poi meno trafficato fino oltre Brunate (arrivo della funicolare), sentiero mediamente scorrevole e a tratti panoramico in discesa e saliscendi fino a Montepiatto, breve asfalto e sentiero Strada Regia, con pessimo fondo rovinato dai cinghiali all'inizio e poi più scorrevole, con molti scalini verso la fine, rientro da Pognana su asfalto principale in saliscendi spesso trafficato.
Si parte da Como, si sale sulla trafficata e stretta Via Rienza, ma al primo tornante si prosegue sul vecchio tracciato del Tram fino a Salzago, da cui si sale su asfalto meno trafficato fino a Brunate, che si supera per imboccare a Nidrino il primo sentiero, piuttosto fluido e con fondo abbastanza regolare, dapprima in discesa e poi in saliscendi...

sabato 24 febbraio 2024

Kubed - Veli Badin - Ciglione di Buzet - Sent.518 - Veliki Gradez (Ciceria)

24-02-2024
40km, 60% asfalto-20% sterrato-20% sentieri. Dislivello 900m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso enduristico sull'aspro carso tra la Slovenia e la Croazia attraverso le alture della Ciceria.
Si parte da Kubed, si percorrono km. 2 di asfalto in direzione sud fino a Gracisce dove si prende a sx una carrareccia che inizia a salire gradualmente su un terreno carsico prima ed erboso poi. Giunti in prossimità della chiesetta Sveti Kvirik inizia una splendida discesa su single track carsico che ci conduce fino all'imbocco del sentiere delle famose "orecchie istriane" (Veli Badin). Evitiamo questa volta la visita scendendo sulla strada statale per riprendere dopo un centinaio di metri la salita sterrata che si stacca sulla sinistra e sale a Crnica. Entrati fra le case ad un certo punto si stacca un sentiero in salita che si intraprende in parte a spinta e in parte pedalando fino ad oltrepassare la ferrovia attraverso un sottopasso. Si arriva in tal modo sul ciglione che si sporge verso Buzet sull'altopiano del Kuk. Ci aspetta un magnifico traverso su fondo carsico terreno ideale per una bici enduro che galleggia sulle rocce appuntite sporgenti dal terreno; si attraversa una strada asfaltata e si prosegue in leggera salita su questo trail con a destra uno strepitoso belvedere su Buzet. Incrociato il sentiero tabellato 518 rientriamo verso sx attraversando un verdeggiante e fitto bosco fiabesco fino ad uscire su una carrareccia che si prende a destra e poi si abbandona col sentiero a sinistra che risale a Slum. Visitata la bellissima chiesetta romanica si ridiscende da Slum prendendo la carrareccia che ci porta al confine croato-sloveno. Il confine limitato recentemente da una nuova alta recinzione ci obbliga ad uscire sulla strada. Rientrati in slovenia ci si dirige verso Rakitovec attraversando poi l'altipiano di Veliki Gradez. Ancora un saliscendi con l'ultima salita a Lacna prima della discesa sul single track verso Kubed (diff. S1).

sabato 17 febbraio 2024

Arta Terme - Cabia - Rivalpo - CAI410 - sent. Ciaulate - sella Suart - troi Gjatons

17-02-2024
25km, 30% asfalto-30% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1070m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto e sterrato fino al Monte Plombs, discesa su sentiero Ciaulate CAI410, impegnativo e inizialmente non ciclabile e con un tratto attrezzato, poi sempre più ciclabile e divertente fino alla strada della salita che si ripercorre in discesa fino a Cabia per prendere un sentiero scorrevole che finisce su una strada di boscaioli e poe chiudere il breve e divertente troi Gjatons.
Si parte da Arta Terme per salire su asfalto in direzione Cabia, con pendenza media, poi si prende a dx una sterrata che in saliscendi e alcune rampe ripide porta a Rivalpo, si procede su asfalto in salita nel bosco a media pendenza e un breve tratto pianeggiante nei pressi della cima del Monte Plumbs, il cui panorama è precluso a causa dei numerosi alberi. Al termine inizia la discesa su sentiero tabellato in legno Ciaulate CAI410, inizialmente su fondo roccioso, gradinato e poi attrezzato con una fune, esposto e non ciclabile. Poco dopo in saliscendi si sentiero strettissimo procede per poi entrare nel bosco...
Arrivati a degli stavoli si allarga e termina nella strada dell'andata, che si segue in discesa fino a Cabia, dove si risale a dx fino a un altopiano da cui parte una sterrata che prosegue su sentiero ad un tornante, fluido e veloce e purtroppo finisce su una nuova strada da boscaioli che sostituisce il sentiero e porta ad una curva in cui proseguendo dritto si prende il sentiero tabellato in legno Gjatons, divertente, veloce e breve che riporta ad Arta.
Filmato percorso

sabato 3 febbraio 2024

Tolmezzo - Verzegnis - Navado / Bob / Cjocolate trails

03-02-2024
29km, 30% asfalto-30% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1130m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso con salita su asfalto passando per Verzegnis fino al Monte Navado da cui si scende lungo il Navado Trail, veloce sentiero naturale fluido, poi si risale a Falassa per scendere lungo il Bob Trail, sentiero in canalone con fondo morbido pieno di foglie e il Cjocolate trail, tipico enduro artificiale con salti e sponde, infine lungo il sentiero salute e i sentieri che tagliano la strada asfaltata, con fondo insidioso all'inizio e alla fine, inframmezzati da un saliscendi.
Si parte da Tolmezzo, si attraversa il ponte e si sale su asfalto verso Verzegnis, a Chiaulis si prende la secondaria verso la zona artigianale e si sale su rampa ripida sempre asfaltata verso Chiaicis, ove si riprende la principale, saliscendi e dopo il ponte si prosegue fino al successivo incrocio a dx verso Assais su secondaria asfaltata, che poi diventa sterrata fino allo stavolo Chiampomano, punto panoramico. Si segue la sterrata a dx che risale verso il bosco, larga e pulita, non particolarmente ripida. Ad un tornante si segue l'indicazione Navado che prosegue su largo sentiero in salita un po' più ripida fino in cima al Monte Navado, da cui parte il sentiero che scende veloce, naturale con qualche sponda, un po' incanalato, fluido e divertente, fino alla sterrata da cui si risale (ignorando la continuazione del Pecol trail che scende a Villa) con fondo compatto, piuttosto ripido fino all'incrocio, a dx su salita meno ripida tra gli stavoli per riguadagnare la sterrata abbandonata all'andata, si risale fino alla sella e in piano fino all'incrocio, a dx ove dopo alcuni metri si riduce a sentiero, contrassegnato su tabella in legno come Bob Trail, in canalone con fondo morbido pieno di foglie senza sorprese, con alcuni attraversamenti del canale, in bosco aperto. Si raggiunge un incrocio con tabella in legno Cjocolate Trail, tipico enduro artificiale con salti, passerelle e sponde in tronchi, più impegnativo soprattutto se affrontato con la giusta velocità. Si raggiunge una bassa sterrata, che seguita in discesa a sx porta alla Cascata Plera, asciutta alcuni mesi all'anno. Seguendo un altro breve sentiero si raggiunge il greto del Tagliamento, con splendida vista verso Nord Ovest. Si risale ripidi su sentiero in parte a spinta fino alla sterrata imboccata precendentemente e, in corrispondenza delle fortificazioni militari si prende il sentiero parallelo al fiume, in piacevole saliscendi fino al ponte di Invillino. Si risale dolcemente su asfalto fino a Villa, dove su sterrate si procede fino ad intercettare un poco visibile sentiero a sx, non molto pulito, che finisce in saliscendi nel percorso Salute, passando accanto al sito archeologico Colle Mazeit. Si riprende una sterrata, poi asfalto e a Chiaulis si punta al municipio, a sx una sterrata porta all'imbocco a dx del sentiero che scende con fondo in terra e rocce mobili insidiose, incanalato e un po'sporco, seguito da un saliscendi più largo fino all'asfalto, si attraversa e si prende l'ultimo sentiero che inizia su prato, poi più ripido su roccia e ultimo tratto molto ripido fino all'imbocco del ponte verso Tolmezzo.

sabato 27 gennaio 2024

Prato di Resia - Sella Sagata - Colle Curnic - CAI632 (Lux trail) - St.li Goslò - Sagatina trail - Tila Lipa pot

27-01-2024
21km, 30% asfalto-30% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1100m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo
Percorso con salita su asfalto a Sella Sagata, continuazione su sterrato fino in prossimità del Colle Curnic, discesa su sentiero Lux, risalita e discesa su sentiero fino nei pressi di Sella Sagata, discesa su sentiero Sagatina fino a S.Giorgio, sentiero Ta Lipa Pot per chiudere.
Si parte da Prato e si sale su asfalto a tratti ripido fino a Sella Sagata in cui si sale su sterrata a dx in direzione Pusti Gost, ma ci si ferma nel punto più alto, vicino a Colle Curnic, per scendere pochi metri più in basso lungo il CAI632 (Lux trail), dapprima in saliscendi con tratti a spinta e punti esposti, poi in discesa tecnico e poi più fluido nel bosco. Giunti in una sella ad un incrocio si sale ripidi a spinta a sx verso Stavoli Goslò per evitare la sterrata, in saliscendi nel bosco su stretta traccia molto divertente e ultima parte più ripida fino all'incrocio su sterrata in cui si svolta a sx verso S. Giorgio. Pochi metri e si imbocca il Sagatina trail (continuazione del Lux), molto tecnico, tornanti stretti e fondo in terra e rocce sporgenti, con ultimo tratto estremamente aggressivo, fino in paese. Si risale su asfalto fino a Prato e oltre fino a Origne ove si imbocca un tratto del sentiero Tali Pa Pot in saliscendi divertente fino a Loc. Braida per attraversare su ponte il fiume e chiudere l'anello.

sabato 20 gennaio 2024

Follina - Passo Praderadego - Malga Canidi - CAI2310 - CAI1028 e CAI1028a (troi di Adamo - troi delle fate) - Castelbrando

20-01-2024
26km, 50% asfalto-10% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1220m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo
Percorso con salita su asfalto e variante su sentiero fino a Passo Praderadego, salita sterrata fino a Malga Canidi, discesa su sentieri impegnativi per fondo e esposizione, poi divertente sentiero in saliscendi, infine salita su asfalto a Castelbrando e discesa su semplice sentiero.
Si parte da Follina, si sale verso Praderadego su asfalto di media pendenza, variante su sentiero ripido e poi in saliscendi in corrispondenza di un tornante, ripresa dell'asfalto a tratti panoramico fino a Passo Praderadego. In corrispondenza del laghetto si sale lungo la sterrata verso Malga Canidi, 3,5km di salita ripida quasi interamente sul versante Nord, apertura del panorama solo alla fine con bella vista sulle alture e le valli circostanti, per poi pedalare sul sentiero CAI2310 che dapprima corre brevemente in cresta, poi si immerge nel bosco in un canalone con fondo roccioso instabile, traccia ben visibile ma non banale e alcuni salti di roccia, fino al passo. Si scende su asfalto per poco fino ad una curva da cui si stacca a dx il sentiero CAI1028 (troi di Adamo) fin da subito impegnativo con rocce sporgenti, non sempre visibile e con passaggi tecnici su cui far scorrere la bici. Segue una parte esposta con tratti stretti e alcuni salti di roccia, necessaria attenzione, poi si immerge nel bosco e porta alla strada che si può poi tagliare prendendo a sx il sentiero CAI1028a con direzione "Altinate", che ad oggi è interrotto da schianti, ma con fatica si riguadagna la strada che incrocia la prima salita, si attraversa con un guado e si risale su sterrata e poi, alla casa, su sentiero a sx per riguadagnare il Sentiero delle fate, con breve risalita a piedi per poi scendere con fondo facile verso la strada di accesso a Castelbrando. Da qui si sale su asfalto fino allo splendido terrazzo con le guglie dal quale si gode di ottima vista sulla pianura. Si riprende la salita per poi aggirare la costruzione su sentiero semplice e scendere fino a Valmareno per chiudere l'anello.

sabato 13 gennaio 2024

Solkan - Monte Sabotino - ruderi chiesa di San Valentino - CAI690 - Skabrijel - sent. Drita na Plac

13-01-2024
25km, 50% asfalto-10% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1100m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo
Percorso con 2 salite e due discese, prima sul Monte Sabotino su asfalto ripido e sentiero in cresta fino ai ruderi della chiesa di San Valentino, discesa su sentiero roccioso, asfalto fino alla ciclabile, salita su asfalto e sterrato ripido fino alla cima dello Skabrjiel e discesa lungo il sentiero Drita na Plac fino in paese.
Si parte da Solkan, si attraversa la nuova passerella sull'Isonzo e, dopo pochi metri di salita si prosegue a sx sulla ciclabile sterrata, poi a dx verso la successiva asfaltata militare per 7 tornanti per poi proseguire oltre la caserma italiana su sentiero molto ripido fino in cima al Monte Sabotino. Si prosegue lungo il sentiero in cresta a dx verso i ruderi della chiesa, fondo con rocce sporgenti e gradoni, in gioco con l'equilibrio sull'esposto. Sull'impegnativo saliscendi si raggiunge ciò che rimane della chiesa di San Valentino, poi si scende proseguendo lungo il sentiero in discesa, per la prima parte impegnativo e ripido, con fondo roccioso, poi con fondo meno impegnativo, divertente e tecnica, infine a sx su scorrevole sentiero con punti panoramici, soprattutto in corrispondenza dell'unico tornante con panchina, per poi attraversare nuovamente l'asfaltata principale su viadotto e subito a sx su sentiero scorrevole e divertente con sponde e salti fino alla ciclabile. Si riattraversa il ponte e, oltre il semaforo, si sale lungo l'asfalto principale di fronte verso lo Sveta Gora. La salita è a pendenza media nella prima parte e, proseguendo dritti alla rotonda, poco dopo si svolta stretti a dx su ripida sterrata, che continua con simile pendenza fino in cima, con tratti al limite della ciclabilità.
Dalla cima si scende oltre la torre panoramica e dopo 400m si prende il sentiero a sx che scende, con alcuni tratti artificiali, sponde e salti, piuttosto fluido fino alla sterrata che si attraversa e in un canale su fondo simile si prosegue in leggero saliscendi su sentiero scorrevole nel bosco, che in breve porta a Solkan.