28-11-2015
34km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 680m,medio impegnativo, single track S1/S2
Si parte da Aonedis (Savoneles), direzione Ragogna, ma invece di seguire l'asfalto si prosegue in direzione Ovest e alla curva a gomito a sx si prende lo sterrato che sale a Nord a dx. si sbuca sull'asfalto che in breve porta a San Giacomo, si prosegue dritti lungo via Aonedis, si sale fino alla SP che collega Ragogna a San Daniele, a sx e subito ripida a dx verso Casa Rossa, che diventa sterrata, si scollina e si scende a Ca'Farra. Si attraversa ancora la strada e si sale sull'asfalto a Ca'Nodusso, alla prima a sx si affrontano rampe in cemento oltre 25% di pendenza con alcuni falsopiani di respiro per raggiungere la cima del Monte di Ragogna. Qasi tutto sterrato fino al monumento all'emigrante accanto al cimitero di guerra degli alpini. Si sale su asfalto fino in cima, poi a dx fino all'indicazione Percorso militare "Lis Cenglis". Divertentissimo single track con tornanti, rampe in salita e discesa e panorama sul tagliamento verso Nord. Si sbuca sull'asfalto che scende verso San Pietro (Borc), si prosegne in discesa verso la strada che porta al ponte di Pinzano. Appena imboccata, al primo tornante largo si prende a dx la strada su prato vicino alla casetta del depuratore, dietro di essa scende un breve sentiero che termina su una gradinata vicino al ponticello che precede il ponte principale. Si risale verso Pinzano, a dx verso Campeis, un paio di saliscendi e si scende a dx verso Pontaiba. Si segue per il campo sportivo, si entra accanto al portone e subito a sx lungo la recinzione, a metà campo si entra in una radura a sx e si segue il sentiero battuto percorrendo al contrario il tracciato della gara XC Colle dello scorso settembre. Diversi MTBikers lo percorrono ancora, vista la traccia ben definita. Si entra ed esce più volte dall'asfalto che porta a Colle e con piacevoli varianti sulle colline ripide si arriva alla frazione. Ritorno dal percorso appena affrontato, ora molto più divertente. Dal campo sportivo di Pontaiba, invece di percorrere la strada dell'andata provo a cercare un sentiero che da sotto Manazzons porti a Pinzano, ma finisco su un ripidissimo sentiero da affrontare quasi totalmente a piedi che sale sopra Campeis e scendo lungo un prato fino alla piccola località, da cui su asfalto rientro a Pinzano e poi su asfalto fino ad Aonedis.
22-11-201551km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 80m, facile (tranne pista San Vidotto)
Per cambiare stavolta un giro in pianura, con la variante di una parte della pista per MTB di San Vidotto.
Partenza da Varmo, si imbocca lo sterrato a fianco della scuola per l'infanzia e si prosegue dritti fino a San Martino di Codroipo, si attraversa e si segue per Lonca-Passariano sul tratto di ciclabile a fianco della strada fino alla sterrata a sx tra un ponte su canale e la strada che porta a Villa Manin. Si sfiora il parco delle risorgive e si arriva su asfalto a Codroipo, al semaforo accanto alla trattoria risorgive si svolta a dx e si prosegue dritto fino all'incrocio a T con la strada che porta a dx verso Zompicchia. Si imbocca la ciclabile e in corrispondenza della strettoia della chiesa si svolta a sx verso la SP pontebbana. Si prosegue a sx per 100m sulla strada trafficata e subito a dx accanto a un vivaio (cartelli pista ciclabile). Si seguono i cartelli della ciclabile e si pedala sullo Stradone Manin, una sterrata perfettamente dritta tra due file di alti alberi recuperato dall'oblio nel 2005. Per alcuni km si pedala in piano senza incontrare anima viva tra campagna e vigneti. Si attraversano alcune strade secondarie asfaltate e si avanza fino a un incrocio a T in prossimità di Flaibano. Si imbocca l'asfalto a sx e subito dritti fino a Grions, dritti ancora fino a Turrida. Le strade sono un po'più trafficate ma la sicurezza rimane accettabile. Attraversata la SR Gemona - Ponte Delizia si prosegue dritti e si scende verso il Tagliamento. Qui si può scegliere di entrare nell'alveo fin da subito o proseguire sull'asfalto al di qua dell'argine e trovare un sentiero più avanti, come abbiamo fatto noi. Al mattino i frequentatori di questa zona sono solo alcuni cacciatori, le strade che scendono verso sud sono diverse ed è facile finire in una pista cieca. Comunque si esce dall'argine in prossimità del ponte della Delizia e si prosegue su asfalto al di sotto, all'incrocio nei pressi della ferrovia si svolta a sx, si passa sotto i binari e si risale sull'argine. Si può proseguire su asfalto accanto all'argine fino al punto di partenza o deviare a dx verso la pista di San Vidotto per un'agile pedalata nel single track molto ben tenuto e divertentissimo. Facciamo circa mezzo giro e rientriamo prima su una carrareccia, poi su asfalto fino a Varmo. Birretta alla Locanda di Varmo per rilassarci.
14-11-2015
28km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 1400m, Single track S2, impegnativo
Si parte da Erto nuova e si sale su asfalto verso la val Zemola, strada con panorama meraviglioso tra tornanti e versanti rocciosi a picco. Pendenza media, si arriva a Casera di Conte e inizia lo sterrato, agli incroci si tiene prima la sx, poi la dx. La pendenza aumenta fino al 20% su sterrato a tratti sconnesso nel bosco non particolarmente fitto, con alcuni scorci di panorama. Ignorare la strada a dx con indicazione Rifugio che taglia un tornante a sx e continuare a salire, circa per 1km fino alla fine della carrareccia. Da qui si prosegue solo su sentiero in saliscendi con tratti di rampe oltre il 20%, molto impegnative. Almeno un paio di centinaia di metri a piedi sono da mettere in conto e alcune soste per il panorama da urlo. Fino qui sono 12km di salita. Sosta radler e spuntino a quota 1740m e si riparte in discesa. Si fa per dire discesa, in effetti si perde quota dal rifugio a Casso, ma le discese a pendenze importanti si alternano a saliscendi impegnativi. Il primo tratto corrisponde all'andata, poi scende su ghiaia e bosco, zig zag tra gli alberi su un letto di foglie secche, pendenza non eccessiva. Si attraversa la carrareccia e la pendenza aumenta nel bosco, si vola. All'incrocio si risale leggermente e continua la discesa nel bosco a zig zag, poi la pista si allarga e continua a scendere più dolcemente. Si raggiunge l'asfalto dell'andata che si segue fino all'indicazione sentiero Troi dal Sciarbon che sale ripido a dx. In realtà ci sono 2 sentierini che si uniscono. Noi prendiamo il secondo, con almeno 50m a spinta al 50% di pendenza, poi prosegue in discesa e falsopiano prima nell'erba e rado bosco, poi su ghiaia. Tratti molto esposti con pendenza verso il dirupo, quindi piuttosto pericolosi. Alcuni tornanti su rocce e radici fanno scendere per alcuni metri dalla sella. Si domina l'invaso e si vede la strada a strapiombo sotto di noi. Sconsigliatissimo a che soffre di vertigini. Si attraversa un paio di ghiaioni pedalabili, poi il sentiero risale leggermente prima di sbucare a Casso. Una pausa per respirare dopo l'apnea. Si risale in paese a sx verso il cimitero, in corrispondenza del quale scende il sentiero che ci porterà nei pressi della diga. Prato, bosco, poi un tornante a sx e un divertente sentiero stretto ma godibile che scende velocemente fino all'asfalto. Da qui si sale facilmente fino a Erto nuovo. Un giro con tutti gli ingredienti che si possono desiderare in MTB, tecnico, panoramico, in continuo cambiamento, difficile e adrenalinico. Fine giornata con un frico in un ristoro tra San Martino e il passo della Crosetta.
07-11-2015
29km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 1400m, Single track S1, medio impegnativo
Giornata meravigliosa anche a novembre, massime al sole attorno ai 18°C.
Si parte da uno dei parcheggi del paese di Paluzza e si sale su asfalto in direzione Ligosullo-Paularo. Piccola deviazione in paese a Treppo Carnico (in cui troviamo anche un'insegna di una discoteca !!), si riprende la SP che si lascia poco dopo per salire a sx sempre su asfalto verso Tavielle e i borghetti successivi per arrivare a Ligosullo. Volendo si possono tagliare alcuni tornanti su sentierini tra le case con pendenze importanti. prima di Ligosullo si scende leggermente per poi attraversarlo e prendere l'asfalto a sx verso Valdajer. Si sale ancora stavolta tra bosco e radure fino al castelletto. Breve pausa e si sale a sx verso il monte Paularo. Il fondo è sterrato e a tratti piuttosto sconnesso, il paesaggio è per un paio di km bosco e, superati i 1500m prato ingiallito dall'autunno. Panorama meritevole di foto e soste. Si superano due laghetti e si arriva su una piazzola da cui partono tre sentieri. Noi saliamo in cima al Monte Paularo (2045m), alcune centinaia di metri, per metà ciclabile in salita e divertimento puro in discesa. Poi proseguiamo lungo l'unica stradina poco prima della piazzola, un piccolo strappo in salita e poi sentiero su prato, tra il sottobosco e infine nel bosco. Single track S1 con fondo irregolare causa rocce e nella seconda parte anche radici. Si prosegue su una stretta carrareccia e negli ultimi km su asfalto molto sporco e con pendenze importanti. Impianto frenante molto sollecitato. Si sbocca in paese a Paluzza. Fine giornata con polletto a Resiutta.
31-10-2015
23km, 35% asfalto-65% sterrato. Dislivello 1020m, Single track S1, medio impegnativo
Giornata meravigliosa a fine ottobre, massime al sole attorno ai 20°C.
Partenza da Rigolato, si sale verso Nord sulla provinciale e subito a sx verso Ludaria. Salita in asfalto piuttosto ripida e, in corrispondenza dell'ultimo fabbricato, si svolta a dx su asfalto. Poco dopo la strada diventa sterrata e la salita si intervalla con piacevoli saliscendi incontrando piccoli torrenti che attraversano la strada in mezzo al bosco. Dopo circa 4km inizia la discesa che riporta sulla provinciale, si svolta a dx su asfalto e si scende fino alla galleria, che si evita imboccando la vecchia strada a dx sempre su asfalto. Rami e massi caduti non sono un problema e, dopo una breve galleria si prende la strada che sale a sx, sempre asfaltata, che porta al piccolo abitato di Tors, che si lambisce, salendo ancora ed evitando la prima a sx, per prendere la seconda, sterrata, al km10,5. Salita ripida su buon fondo sassoso immersi in un bosco alpino, in breve si ridiscende fino ad un incrocio in cui si sale a sx su asfalto verso Collinetta. Panorama da togliere il fiato sul Coglians in cornice autunnale. Si prosegue a Collina sulla strada principale e si scende dopo l'abitato fino al bar Edelweiss, dove subito dopo si svolta a dx su sterrata piuttosto ripida, poco dopo la pendenza diminuisce. Si continua a salire e si raggiunge un incrocio al quale si svolta a dx continuando a salire (km16,5). Si sale ancora fino al km18, si continua in discesa sulla carrareccia fino al primo tornante, dove si riprende a salire andando dritti. La salita ripida dura qualche centinaio di metri, fino ad incontrare a dx il sentiero CAI151 non ben segnalato (km.18,3).
La traccia è incerta nel primo tratto quasi piano, poi è più marcato in discesa tra gli abeti, su un letto di aghi e purtroppo con molti alberi caduti. Piacevolissimo e non troppo veloce, prosegue fino ad incontrare un altro sentiero e scendere più decisamente. Attenzione ai segni CAI non molto frequenti. Si attraversa un paio di volte la carrareccia erbosa che porterebbe più agevolmente a Givigliana, ma è più divertente il single track tranne qualche punto troppo umido. In paese, dopo una breve sosta al famoso campanile decorato si risale e si prende la prima a dx che scende. Seguire i marcatori CAI su alcuni gradini e su un prato. Il sentiero è più tecnico con tornanti tra rocce e fogliame, estremamente divertente. L'ultimo tratto tra piante di sottobosco porta a un borgo di Rigolato dal quale si sale sulla provinciale e si raggiunge in pochi minuti il centro del paese.