lunedì 30 ottobre 2017

Caneva - Fusea - Monte Dauda

28-10-2017
40km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, molto impegnativo. Dislivello 1700m
Percorso con salite su asfalto e sterrato e rampe in cemento con pendenze imbarazzanti. Discese su sentieri impegnativi ma molto divertenti e alcune parti di cicloalpinismo anche verso la fine del percorso.
Si parte da Caneva paese e si risale lungo la ciclabile lungo il corso del But e, subito dopo la galleria, al primo incrocio a sx su asfalto si sale. La pendenza non è eccessiva e si trovano alcuni momenti di respiro fino alla fine dell'asfalto, punto in cui si svolta a sx su sterrata mossa, prima in salita e poi in saliscendi con rampe impegnative, fino ad un incrocio a 15,5km in cui si prende la discesa a sx, sentiero e sterrata successiva a dx. Inizia la salita impegnativa, verso le due malghe Chias di Sotto e Meleit, con rampe in cemento e ultimo km con pendenza attorno al 20%. Dopo una pausa si risale brevemente fino in cresta e si imbocca un sentiero la cui traccia è poco visibile sul prato che si percorre fino all'attraversamento di una carrareccia, si sale (parte a piedi) fino oltre i ruderi di Malga Chias di Sopra e si inizia la discesa sempre su sentiero, a tratti tecnico, che porta su carrareccia. Proviamo a seguire il sentiero parallelo ad essa, ma è impraticabile, ma lo riprendiamo al km25,5 a sx, tecnico ma un po'troppo enduro, con variante indicata a metà. Si percorre la carrareccia per qualche metro e a dx si riprende il sentiero fino a Fielis (come al luna park), asfalto e subito a sx sul sentiero di San Pietro e a dx sul sentiero della fede. Si scende fino a un ponticello sul torrente e si risale a piedi con pendenze ufo fino al cimitero di Sezza, si prosegue su asfalto in saliscendi e poi leggera salita fino a Nucleo Cazzaso Nuova, poi discesa fino a Cazzaso, carrareccia a sx dopo il centro e sentiero a sx tecnico e divertentissimo fino al giardino di una casa presso l'asfalto che ci riporta a Casanova e Caneva. Pranzo tardissimo a Resiutta.



martedì 24 ottobre 2017

Casera Ramaz - Cason di Lanza - Via di Attila - Malga Lodin

21-10-2017
26km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, impegnativo. Dislivello 1300m
Percorso di cicloalpinismo, con lunghi tratti a piedi in cresta sulla frontiera italo-austriaca. Salita su asfalto e carrareccia, saliscendi in cresta parzialmente ciclabile, discesa su sentiero e risalita su carrareccia, per poi riprendere un saliscendi parzialmente ciclabile e una discesa su sentiero da malga Lodin a casera Ramaz (CAI 457) la cui ultima parte è risultata impraticabile a causa di numerosi alberi caduti ad agosto 2017.
Si parte da casera Ramaz bassa (park) a mezz'ora sopra Paularo, si sale subito con pendenze importanti su asfalto per circa 5km fino a Cason di Lanza, a sx del quale si imbocca una carrareccia dissestata che sale fino ad un cartello che indica a sx un sentiero verso la Grotta di Attila (Via di Attila). Si segue questa via (Via Alpina o Traversata Carnica) parzialmente ciclabile in salita prima e poi saliscendi in cresta con panorama mozzafiato su 3 valli. Si prosegue sullo stesso in discesa divertente quasi totalmente ciclabile fino a incrociare una carrareccia in salita verso una sella con transenna, dopo la quale si imbocca il sentiero subito a sx che in saliscendi e con molte spinte in sentiero esposto costeggia la valle sottostante fino ad imboccare una traversa a sx per salire verso la cima che sovrasta Malga Lodin Alta, che si raggiunge via sentiero divertente su prato e rocce. Con un po'di difficoltà si prende il sentiero giusto che scende (457 non segnalato ma segnato in bianco-rosso) prima su prato e poi in bosco. La divertente discesa si interrompe bruscamente a causa di molti alberi caduti, che ci obbligano a scendere dritto per dritto zigzagando tra i tronchi fino in prossimità di casera Ramaz. Pranzo tardissimo a Cason di Lanza, dove si trova buon cibo a qualsiasi ora.


mercoledì 18 ottobre 2017

Villa Santina - Val Preone - Monte Rizzat - Malga Lovinzola - Invillino

14-10-2017
34km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, impegnativo. Dislivello 1400m
Percorso in ciclabile e asfalto di avvicinamento, salita ripida prima in asfalto Val Preone) e poi più ripida su carrareccia mossa (verso Monte Rizzat), ultimo tratto ripido su sentiero, per poi scendere parte in sentiero e parte su carrareccia (verso Invillino). 
Si parte dal park del campo sportivo di Villa Santina, si segue la ciclabile verso Enemonzo, poi Preone e si sale verso la Val Preone. Asfalto deserto con tratti oltre il 15% con pochi respiri fino all'altopiano con le casette tra i pascoli stile fiaba, si scende leggermente fino ad un incrocio con 2 carrarecce, si prende quella a gomito a sx e si sale su sterrato mosso con pendenze importanti e pochi tornanti vero la cima del Monte Rizzat, breve sosta a Malga Palis (quota 1320) e, all'incrocio successivo (Forchia Rizzat) a gomito a dx su sentiero molto ripido, quasi tutto ciclabile con fatica per 2,5km, per poi continuare su sentiero in saliscendi fino alla Casera Lovinzola di Sopra. A sx di fronte alla casera sul sentiero e, al bivio, a sx verso Invillino. Più ci si addentra nel bosco e più le pendenze aumentano e il terreno diventa cedevole. Alla prima radura in piano si segue l'indicazione di sentiero a dx verso una carrareccia di recente costruzione, ripida e poco divertente, ma a breve distanza spiana in corrispondenza di una casa, si prosegue di fronte e al primo sentiero a sx in saliscendi e poi in discesa in canalone ripida, ultima parte su tornanti e salti da enduro fino all'asfalto che scende a Invillino. Si prosegue su ciclabile fino a Villa Santina. Pranzo fortunato al chiosco degli Alpini per la festa del mercato di Villa.


lunedì 9 ottobre 2017

Trieste - Monte Cocusso - Val Rosandra

07-10-2017
63km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 950m
Percorso carsico con salita su una delle alture care ai triestini, il Monte Cocusso (che in realtà è in SLO) e ritorno attraverso la ciclabile meravigliosa che parte da Kozina e lungo la Val Rosandra porta in centro a Trieste (ciclovia Cottur).
Si parte dal comodo park di Barcola, si sale subito con violenza sulla Salita di Contovello (a tratti 20%) e si raggiunge la Strada del Friuli, dx e subito sx su sterrata con sbarra, molto ripida, che porta alla Strada Vicentina, la ciclabile con palestra di roccia. Sx e avanti fino all'uscita, poi dx fino al grosso incrocio in cui si imbocca la sterrata di fronte leggermente a dx. Dopo un attraversamento su asfalto si sbuca di nuovo su asfalto e a dx alla prima dopo essere passati sotto l'autostrada, direzione Grotta Gigante. Poco dopo il villaggio si svolta dx su sterrata e si prosegue sulla principale passando sotto l'autostrada ITA-SLO, si sbuca sullo stretto asfalto della ciclabile di Opicina, sx e alla prima sterrata a dx, in falsopiano e salita. Si aggira la cima del Monte Franco e si segue l'indicazione CAI 3 (parzialmente in sentieri) sulla cima del Monte dei Pini fino all'asfalto vicino a Gropada, si attraversa e si continua su sterrata e stretto asfalto fino ad un Casinò a Lipica. Si attraversa l'asfalto e si inizia a salire verso il Cocusso, pendenza importante su sterrato fino al rifugio con cucina in cima. Dopo un a breve pausa di riprende su saliscendi per alcuni km e poi discesa veloce fino all'autostrada presso Kozina, che si affianca per poi imboccare il vecchio sedime della ferrovia che porta in Val Rosandra. Al primo incrocio, invece di proseguire dritti, giriamo a sx e imbocchiamo una sterrata che diventa una debole traccia su erba, poi nel bosco fino a diventare la traccia enduro prima "i Birbanti" e poi "i Furfanti", impegnativa e con un paio di salti decisi, una giostra. Si guada e si arriva a Bottazzo, da cui si risale lungo ripide rampe in cemento verso la ciclabile. Si percorre tutta in leggera discesa fino alla stazione di uscita, poi si seguono le indicazioni per il centro di Trieste. Pranzo affollato al villaggio della Barcolana.


lunedì 2 ottobre 2017

Moggio Udinese - Pradis - Rifugio Vualt - Cjasut dal Sior - Troi dal Checo - Dordolla

30-09-2017
30km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, impegnativo. Dislivello 1600m
Percorso nel paradiso dei sentieri, il territorio attorno a Moggio Udinese, in particolare in Val Alba. Salita su asfalto, poi sterrato e ultimo tratto di salita su sentiero (quasi tutto non ciclabile), discesa quasi tutta su single track S1/S2 piacevolissima.
Si parte da Moggio, si sale in direzione Val Aupa su asfalto e dopo 2.5km si svolta a dx in direzione Pradis, salendo su asfalto seguendo sempre la principale. La pendenza è importante, ma con alcuni respiri, che diminuiscono man mano che si sale, rendendo la scalata piuttosto impegnativa. Seguire le indicazioni per la Val Alba e, all'ultimo parcheggio prima del rifugio Vualt si imbocca un sentiero a dx che, prima in falsopiano e dopo un piccolo guado di un torrente in salita ripida, riporta in prossimità del rifugio. Breve pausa e si ricomincia a salire su rampe cementate e asfalto ripido fino ad un rudere di ospedale militare della Grande Guerra. Si aggira il rudere e si sale su un ripidissimo sentiero verso il Cjasut dal Sior. Per la maggior parte della salita non si pedala, ma il panorama e l'ambiente sono molto piacevoli. Il rifugio si raggiunge a breve distanza dalla forcella Forchiadice, che divide Val Alba da Val Aupa. Da qui inizia la discesa, divertentissima e a tratti esposta, un numero imprecisato di tornanti tra pietre e boschi, una giostra. Al bivio si prende il Troi dal Checo a dx. Si sbuca dopo alcuni km a Dordolla e si risale su un sentiero a dx su prati, che tra rampe ripide, discese e ponticelli porta sull'asfalto di Virgulins. Ultimo sentiero dopo pochi metri a dx in direzione Grauzaria. Altra breve giostra e si riprende l'asfalto in discesa fino a Moggio.