19/21-08-2020
Km 85+50+61km=196km - Asfalto 60% - Sterrato 40%, Condizione fisica: facile; Difficoltà tecnica: facile; Dislivello 800+550+100m
Percorso ciclabile attorno al Lago di Garda, che in teoria dovrebbe essere tutto ciclabile, ma in realtà ha diversi punti molto pericolosi. Diviso in tre tappe, da Peschiera del Garda a Tignale, da Tignale a Torbole con digressione ad Arco e chiusura. Fortemente sconsigliabile alle famiglie per i numerosi tratti pericolosi in mezzo al traffico.
Primo Giorno - 85km-800mdsl
Peschiera del Garda - Tignale
Si parte da Peschiera del Garda in direzione Sirmione il più possibile vicino alla riva del lago, che si abbandona quasi subito per tratti di ciclabile a fianco della strada principale che portano in breve alla penisola di Sirmione. Si è costretti ad abbandonare la bici fuori dalle mura, ma ci sono molte rastrelliere a cui legarla e un parcheggio custodito vicino ad un distributore. Breve visita al suggestivo borgo, per poi ripartire verso Desenzano, che si raggiunge sempre su ciclabile a fianco della strada. Superata la città si pedala a poca distanza dall'acqua, quasi sempre a vista, per poi percorrere un rilassante tratto di sentiero cementato lungolago da Padenghe a Porto Moniga. Da qui è necessario risalire verso Moniga e seguire la strada interna un po'troppo trafficata e stretta, per poi seguire indicazioni di una ciclabile sterrata a sx che passa per Solarolo e, su asfalto secondario con alcune rampe ripide attraversa Montinelle e Manerba per scendere di nuovo al lago a Porto Torchio e, per rimanere più vicino possibile alla costa con un saliscendi verso Porto San Felice. Si ritorna nell'entroterra fino a Portese ancora su asfalto secondario non trafficato, si scende a Porto Portese e, con il lago a vista fino a Porticcioli. Da qui si avverte l'avversione nei confronti dei ciclisti, con i vialetti lungolago proibiti alle bici, obbligando a seguire l'asfalto sempre più trafficato fino a Salò, in cui proseguono i divieti verso la costa, così è necessario zigzagare tra auto in coda e marciapiedi per poter superare la città di D'Annunzio, approfittando delle poche varianti costiere per poi ributtarsi nella mischia fino a Toscolano Maderno, con brevi tratti rilassati in pista dedicata. Altre brevi tratte nei paesi successivi per sfuggire al traffico (almeno qui le strade sono abbastanza larghe da avere qualche decina di cm tra la linea bianca e il guard-rail) e si raggiunge Gargnano, che si attraversa e a dx si imbocca Via Rimembranza, stretta asfaltata ma poco trafficata, con splendida vista sul lago, che termina con una sbarra e un divieto anche per pedoni e bici, invitando a risalire sulla principale strettissima Gardesana in cui nel frattempo inizia il tratto di gallerie. Chiaramente si procede sulla strada vietata, solo sporca per alcuni detriti franati, ma pedalabile nonostante la pendenza crescente necessaria per ricongiungersi alla principale. Qui una scelta tra una buia galleria senza banchina e una vecchia asfaltata molto ripida che sale ai paesini arroccati sopra la Gardesana. Ovviamente si sceglie la seconda e con fatica ma anche grande soddisfazione, con spendido panorama su lago e antiche limonaie si raggiunge il suggestivo borgo di Piovere di Tignale. Breve sosta per poi imboccare la provinciale che prima scende e poi sale a Oldesio e Gardola, frazione principale di Tignale. Le rampe oltre il 20% non si risparmiano nemmeno in paese, in cui termina la prima tappa.
Secondo Giorno - 50km-550mdsl
Tignale - Torbole
Si parte da Gardola di Tignale sulla provinciale in direzione Tremosine, con saliscendi continui in paesaggio montano, pur così vicini al lago. Si seguono le indicazioni per Limone del Garda scendendo velocemente su strada poco trafficata per evitare le numerose e pericolosissime gallerie. Punti panoramici meravigliosi si susseguono durante la discesa alla cittadina delle limonaie in cui i vicoli interni non sono proibiti alle due ruote, così si pedala in spiaggia e poi nei vicoletti (pedoni permettendo) per imboccare il Sentiero del Sole, ciclopedonale in salita che porta alla famosa e sbandierata "Ciclabile più bella d'Europa", un tratto di circa 5km di cui circa 2km a sbalzo sul lago, che permette di ammirare l'ambiente ed evitare alcune gallerie, ma termina bruscamente con una ringhiera e uno stretto passaggio prima di una galleria buia e stretta sulla Gardesana, unica strada percorribile d'ora in poi. Certo, la ciclopedonale (più pedonale che ciclo) è ben realizzata ma è troppo breve e fine a se stessa, quindi una mezza delusione. Fanali e fegato per proseguire verso Nord alcuni km da evitare assolutamente con dei bambini in bici, fino a Riva del Garda, dove cambia decisamente la musica. Spazi pensati per le due ruote, piste ciclabili, servizi e negozi dedicati e un lungolago splendido. Si costeggiano le spiagge e i porticcioli fino al fiume Sarca in cui si incontra l'incrocio con una tra le più belle ciclabili della zona (questa volta senza sarcasmo) che porta a Trento, Bolzano e al Brennero. Per verificare quanto sia ben fatta decidiamo di raggiungere Arco, la prima cittadina a Nord. Per il ritorno si segue un percorso ciclabile alternativo che attraversa il fiume e con saliscendi tra susini e meli porta all'unico single-track del giro S3 roccioso e a gradoni, che rapidamente porta a Torbole, altro paradiso delle bici, paragonabile a Riva.
Terzo Giorno - 61km-100mdsl
Torbole - Peschiera del Garda
Si parte da Torbole verso Sud nel peggiore dei modi, con quasi 10km di Gardesana con alcune gallerie buie e strette, almeno un leggera discesa e a pochi metri dal lago. Alla prima possibilità si scende a dx su una ciclopedonale a servizio della spiaggia (per la maggior parte una stretta lingua di sassi non molto frequentata) che si può percorrere per molti km, interrotti solo in pochi porticcioli in cui è necessario portare la bici a mano. Poco prima di Torri del Benaco, a causa della dimensione della spiaggia e del fondo non praticabile è necessario risalire sulla Gardesana, con tratti molto stretti e molto traffico, fino oltre la cittadina-porto, risalendo fino a Punta San Vigilio (spettacolare e costosissima spiaggia su prato), per poi scendere su stretto vicolo a dx subito dopo il punto panoramico che si incontra più avanti. Si arriva in spiaggia su un sentiero ciclopedonale e alcuni bar molto accoglienti. Il meraviglioso sentiero prosegue e si allarga presso Lazise, cittadina che ricorda Venezia. Si prosegue sullo stesso percorso rilassante e si raggiunge in breve Peschiera del Garda.