sabato 31 agosto 2024

Valbruna - Malga Rauna - CAI607 - Jof di Miezegnot - CAI609 - Sella Sompdogna - CAI611 - Val Saisera

31-08-2024
Km 19 - Asfalto 20% - Sterrato 40% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1260m
Percorso cicloalpinistico estremo, con salita su sterrato ripido fino a Malga Rauna, seguito da portage su seutier prima nel bosco e poi su roccia e ghiaione fino nei pressi della cima dello Jof di Miezegnot, discesa su sentiero impegnativo pietroso fino a Sella Sompdogna e altra discesa su sentiero impegnativo pietroso fino in Val Saisera, chiusura su asfalto.
Si parte da Valbruna, si sale su sterrata ripida con alcuni respiri fino a Malga Rauna, si prosegue su sentiero CAI607, fin da subito a spinta e soprattutto a spalla, ripido e inizialmente nel bosco, con gradoni e molte radici e pietre, poi si apre, splendido panorama sulle cime, diventando più impegnativo, con fondo ghiaioso e roccioso, breve tratto di respiro, poi più ripido fino a scollinare con a vista la cima dello Jof di Miezegnot, breve discesa poco pedalabile e poi salita più complicata su fondo friabile (quasi ghiaione) molto ripido fino al Costone Peceit, da cui si apre la vista sulla valle di Dogna, portando la bici tra i numerosi ruderi di fortini militari. La distanza dalla cima non è molta, ma se la si vuole raggiungere è meglio lasciare qui le bici per affrontare uno dei due difficili sentieri per la cima dello Jof. Da qui meglio scendere lungo la traccia non ben visibile inizialmente, che porta a un traverso più basso, parallelo a quello più ben visibile ma interrotto da una frana. Le frane da attraversare sono 3 ma brevi e già battute, per poi risalire leggermente e scollinare verso il rifugio Alpini Battaglione Gemona, raggiungibile con un breve sentiero ghiaioso tra l'erba. La discesa successiva CAI609 è di media difficoltà, ghiaiosa e con molte rocce sporgenti insidiose, sentiero da affrontare con molta attenzione e guida attiva e fisica. Si scende a Sella Sompdogna, da cui su breve saliscendi sterrato si arriva al Rifugio Grego e poi si scende lungo il CAI611, insidioso con pietre mobili e fondo molto dissestato, anche qui tecnico e fisico, con tratti ripidi. Guadagnato il park Val Saisera si può chiudere in discesa su asfalto.

mercoledì 21 agosto 2024

Bakarac (Rjieka) - Velebit - Otok RAB - Otok KRK - Croazia montagna e isole in 3giorni

19/20/21-08-24

80+71+75 km – Asfalto 50% - Sterrato 30% - Sentieri 20%; Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile; Dislivello 1940+1300+900m
Percorso MTB-turistico mediamente impegnativo (con brevi tratti tecnici) in 3 giorni tra l'Istria-Liburnia e le isole di Rab e Krk. Le strade sono per la maggior parte poco frequentate, asfaltate e sterrate e il viaggio si divide nella prima metà in montagna immersi in ambiente carsico-alpino tra lunghe salite discese e la seconda metà al mare in continuo saliscendi. Territori selvaggi ovunque e mare quasi sempre a vista nelle isole. Alternanza di zone civilizzate e selvagge o deserte. Due spostamenti in traghetto tra le due isole.

Primo giorno - Bakarac-Krasno - 80km - 1940m dsl
Si parte da Bakarac sul mare, da comodo park gratuito. Si sale su secondarie e sterrate mosse per poi sbucare sull'asfalto a Krizisce, con poco traffico, passando una serie di paesi fino a Bribir dopo 22km, ultima possibilità per fare rifornimento prima di prendere un'asfalto secondario che sale senza alberi, quindi panoramico ma esposto continuamente al sole, in saliscendi con ultima parte sterrata nel bosco fino al km55, in cui si prende una strada asfaltata trafficata per poco fino alla sella in cui si devia su sterrata molto panoramica in saliscendi fino al km61, dove nel paesino di Stolac è possibile rifornirsi di acqua, per continuare a salire su secondarie asfaltate con parti nel bosco fino al km75 in cui inizia l'ultima discesa che porta a Krasno, ex-località sciistica ai piedi del Velebit.

Primo giorno - Krasno-Barbat (Rab) - 71km - 1300m dsl
Si parte da Krasno dopo aver fatto rifornimento nei due minimarket e si sale subito prima su asfalto e poi sterrato nel parco del Velebit (Sjeverni Velebit, ingresso 5 euro), che in 17km e leggera salita porta fino al rifugio Zavizan nel punto più alto (1594m) immersi nel bosco selvaggio. Si prosegue in saliscendi e successiva discesa fino all'asfalto fino a Kareva Kuca, poi a dx salita su sterrata sempre abbastanza compatta con pendenza maggiore, finchè si scollina e il panorama si apre sulla verde valle, nei pressi del rifugio in Planinarska kuca Alan, dopo il quale la strada diventa asfaltata e scende lunghissima con un meraviglioso panorama sulle isole. La lunga striscia a budello scende senza sosta fino al traghetto al km68 a Stinica, che in breve porta sull'isola di Rab a Misniak. Si risale in un ambiente roccioso lunare su asfalto e poco dopo si scende su un sentiero tra le erbe aromatiche che arriva sul lungomare di Barbat.

Primo giorno - Barbat-Bakarac - 75km - 900m dsl
Si parte da Barbat e sul lungomare con un panorama splendido si procede in piano attraversando Rab e sulla penisola di fronte, con sosta al pittoresco faro, per poi risalire su sterrata nella fitta pineta sul piccolo rilievo e scendere su breve sentiero enduristico al mare a Kuparici, per poi risalire ripidi per passare alla successiva baia. Vani i tentativi di percorrere i sentieri mappati a causa dell'abbandono, quindi si segue la stradina con fondo roccioso mosso e successiva discesa al mare su sentiero lineare a Supetarska Draga da cui su risale su asfalto (con breve sosta bagno sulla sx) per poi scendere a Lopar per salire sul traghetto che in circa 1h40 porta sull'isola di Krk a Valbiska. Si riparte in salita su asfalto e a Skrbicici su svolta a dx su sterrata che a Brusici sale decisamente per poi scendere all'asfalto principale che si attraversa e si prosegue per poi risalire fino a Gabonjin da cui si scende su sterrata a tratti sconnessa con ultima parte molto panoramica fino a Cizici sul mare. Si prosegue su asfalto principale, abbastanza trafficato, in saliscendi, per affrontare gli ultimi km della strada principale fino al ponte di Krk (Krcki Most) da percorrere con molta attenzione nella corsia laterale, piuttosto stretta. Il giro termina con un saliscendi su strada asfaltata secondaria a sx, passando per Kraljevica, fino al parcheggio.


sabato 10 agosto 2024

Bohjini - Monte Vogel - Planina Razor - Tolmino - Most na Soci

10-08-2024
Km 42 - Asfalto 20% - Sterrato 40% - Sentieri 40%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 900meccanizz+800m
Percorso cicloalpinistico estremo, organizzato utilizzato il treno Nuova Gorica - Jesenice all'andata e ritorno, con primo tratto in ciclabile, funivia, rampe ripide su sterrato, tratti di portage, un sentiero attrezzato, altri tratti molto fisici e poi il sentiero in discesa parzialmente ciclabile e molto panoramico, molto tecnico, che poi diventa più semplice, ultima parte si strade e tagli su sentiero.
Si sfrutta il treno Nuova Gorica - Jesenice, utilizzato all'andata fino a Bohjini, trasferimento in comoda ciclabile nei pressi del lago di Bohjini, fino alla funivia che porta alla prima stazione del Vogel, seguita da salita al limite della pedalata e con tratti a spinta sulle piscte di sci fino a Visoki Orlov rob, poi a tratti portage e brevi pedalati in saliscendi su sentieri rocciosi, compresa una discesa difficoltosa con gradini e roccia scivolosa, fino ad arrivare ad un breve tratto attrezzato in salita praticamente verticale, seguito da saliscendi parzialmente pedalati e un ultimo portage per la sella accanto alla cima del Vogel. Con un panorama unico si prosegue su una traccia su ghiaione instabile, poi su sentiero stretto molto tecnico tra rocce e mughi, a tratti esposto, con alcuni saliscendi, piuttosto lungo e fisico, per poi entrare nel bosco e diventare scorrevole con fondo in terra, fino a Planina Razor. Da qui si passa da strada a tagli di varia difficoltà su sentiero, di cui il più impegnativo, solo in parte ciclabile, porta a Zadlaska Jama sulla strada della forra del Tolminska, che si segue fino a Tolmin e poi su ciclabile e strade secondarie fino alla stazione di Most na Soci, ove si riprende il treno.
Filmato percorso

sabato 3 agosto 2024

Canale d'Agordo - Falcade - Monte Pradazzo - Passo Valles - Forcella Veneglia - Baita Segantini - Passo Rolle - San Martino di Castrozza - Passo di Rosetta - CAI756 - Capanna Cima Comelle

03-08-2024
Km 50 - Asfalto 20% - Sterrato 20% - Sentieri 60%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 2000meccanizz+950m
Variante del giro descritto qui.
Percorso cicloalpinistico estremamente panoramico alle Pale di San Martino con salita su ciclabile fino a Falcade, funivia fino al Monte Pradazzo, discesa su sentiero fino a Passo Valles, salita a spalla a Forcella Veneglia, discesa su sentiero di media difficoltà, risalita su sterrata a Baita Segantini, discesa su sentiero di media difficoltà fino a San Martino di Castrozza, salita con cabinovia fino alle Pale di San Martino (Passo di Rosetta) e discesa su sentiero CAI756 quasi tutto su roccia e poi nel bosco più veloce e scorrevole fino a Capanna Cima Comelle e trasferimento fino a Canale d'Agordo.
Si parte da Canale d'Agordo, si sale su piacevole ciclabile fino a Facade, ove si prende la funivia che porta a Monte Pradazzo, da cui si scende quasi subito su sentiero erboso di media difficoltà e molto panoramico fino a Passo Valles e si inizia subito a spingere su sentiero a tratti ripido, per più di metà della salita, con un panorama splendido sulla valle, per circa 1km, fino all'erbosa forcella Venegia. Inizia la discesa in costa su sentiero in erba e terra, sconnesso e a tratti insidioso a causa del passaggio del bestiame, molto panoramico e divertente. Alcuni attraversamenti di rigagnoli e si giunge alla sterrata che sale all'ombra delle Cime e dei Campanili delle Pale di San Martino, con pendenza media e costante, fino a Baita Segantini, seguita dalla discesa su sentiero a fianco della strada e poi a sx in freeride evitando i sentieri proibiti, terreno facile e mai troppo veloce, passando accanto a Capanna Cervino e giù fino a Passo Rolle. Si attraversa l'asfalto e si prosegue nel cantiere di una nuova strada (che ha devastato il sentiero precedente) per poi proseguire su un sentiero allargato (o stretta carrareccia) molto veloce che riporta all'asfalto, tagliabile con dei brevi tratti tecnici molto divertenti su fondo mosso, per poi raggiungere San Martino di Castrozza nei pressi della stazione della funivia. Si sale in 2 tratte, di cui l'ultima è in cabina (molto larga, spazio per oltre 10 bici e riders) e si raggiunge in breve quota 2700m alla Stazione di Rosetta. Panorama mozzafiato, grigio e nero, pura roccia. Con la precedenza ai pedoni e con attenzione si scende un po'lungo il sentiero e un po'scegliendo altre linee migliori con meno gradoni fino al Passo di Rosetta e al Rifugio Rosetta, su una forcella che si affaccia sulla valle. Si svolta a dx sul sentiero CAI756 su rocce mosse e alcuni passaggi ripidi, immersi in questo paesaggio lunare, in continuo saliscendi, sempre dominati dalle cime circostanti. Alcuni tratti vagamente esposti si alternano a distese di rocce più o meno compatte con la traccia sempre visibile. Il forte rischio di foratura è l'unico lato negativo del trail, uno dei più spettacolari mai visti in tanti anni di MTB. Dopo circa 5km si scende un po' più decisamente con tratti più tecnici e le prime tracce di vegetazione oltre ai ciuffetti di muschio, alternando tratti veloci a tecnicismi. Ci si immerge nel bosco e il fondo cambia ma la difficoltà rimane medio-alta a causa degli scalini artificiali e porta alla casera nei pressi di Forcella Cesurette, oltre la quale la scorrevolezza e la velocità del tracciato aumenta con la velocità fino a raggiungere Capanna Cima Comelle. Da qui su carrareccia e asfaltata secondaria si raggiunge Canale d'Agordo.