24/25-06-23
72+63 km – Asfalto 40% - Sterrato 30% - Sentieri 30%; Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1960+1740mPercorso epico dal centro di Bologna al centro di Firenze passando sugli Appennini, fondo misto asfalto-sterrato-sentieri, seguendo quasi sempre le indicazioni per VD mtb. Fortemente consigliata MTB, altrimenti molti tratti devono essere fatti a piedi. Primo giorno tecnicamente e fisicamente meno impegnativo del secondo.
Primo giorno - Bologna-Passo della Futa - 72km - 1960m dsl
Si parte dal centro di Bologna (meglio trovare un parcheggio appena fuori dalla tangenziale), si esce seguendo strade secondarie in direzione sud-ovest per imboccare la ciclabile lungo il Canale di Reno, che porta rapidamente a lambire i colli, lo si attraversa ed inizia lo sterrato e si vedono i primi cartelli VD che accompagnano per tutto il tracciato. L'obiettivo è seguire VD Mtb o con il simbolo della bici, a tratti diverso dal VD a piedi per evidenti difficoltà nel tracciato, ove molto ripido e non pedalabile nè in salita, nè in discesa. Il panorama è già molto appagante nelle radure e, poco dopo il Palazzo rossi (con guglie che ricordano un castello) si torna su asfalto per affrontare la prima salita, piuttosto ripida ma breve, dopo la quale si trova la prima deviazione dal tracciato originario causa frane, si riprende l'asfalto in saliscendi con panorama splendido verso la valle e una variate su sentiero per ritornare su asfalto in salita per la prima sosta con fontana e panificio a Monzuno, prima della ripida salita su asfalto fino a Monte Poggio, tratto su sterrato con panorama passando attraverso il parco eolico del Monte Galletto e discesa su asfalto fino a Madonna dei Fornelli, tipica fine tappa per i camminatori della Via degli Dei. Si prosegue in saliscendi tra asfalto, piacevoli sterrati e sentieri nel bosco, con tratti ripidi in salita (alcuni metri a piedi) e discesa passando sul Monte Bastione e il panoramico Passo del Passeggere, seguito da discesa su asfalto (VD bike) per imboccare la salita non ripida su asfalto principale (a rischio traffico) che porta al Passo della Futa. Dopo la meritata sosta si scende lungo l'asfalto principale verso il campeggio Il Sergente.
Si parte dal centro di Bologna (meglio trovare un parcheggio appena fuori dalla tangenziale), si esce seguendo strade secondarie in direzione sud-ovest per imboccare la ciclabile lungo il Canale di Reno, che porta rapidamente a lambire i colli, lo si attraversa ed inizia lo sterrato e si vedono i primi cartelli VD che accompagnano per tutto il tracciato. L'obiettivo è seguire VD Mtb o con il simbolo della bici, a tratti diverso dal VD a piedi per evidenti difficoltà nel tracciato, ove molto ripido e non pedalabile nè in salita, nè in discesa. Il panorama è già molto appagante nelle radure e, poco dopo il Palazzo rossi (con guglie che ricordano un castello) si torna su asfalto per affrontare la prima salita, piuttosto ripida ma breve, dopo la quale si trova la prima deviazione dal tracciato originario causa frane, si riprende l'asfalto in saliscendi con panorama splendido verso la valle e una variate su sentiero per ritornare su asfalto in salita per la prima sosta con fontana e panificio a Monzuno, prima della ripida salita su asfalto fino a Monte Poggio, tratto su sterrato con panorama passando attraverso il parco eolico del Monte Galletto e discesa su asfalto fino a Madonna dei Fornelli, tipica fine tappa per i camminatori della Via degli Dei. Si prosegue in saliscendi tra asfalto, piacevoli sterrati e sentieri nel bosco, con tratti ripidi in salita (alcuni metri a piedi) e discesa passando sul Monte Bastione e il panoramico Passo del Passeggere, seguito da discesa su asfalto (VD bike) per imboccare la salita non ripida su asfalto principale (a rischio traffico) che porta al Passo della Futa. Dopo la meritata sosta si scende lungo l'asfalto principale verso il campeggio Il Sergente.
Secondo giorno - Passo della Futa-Firenze - 63km - 1740m dsl
Si parte dal camping Il sergente per risalire su asfalto verso il Passo della Futa e girare prima a dx seguendo le indicazioni VD (a piedi) immergendosi nel bosco su sterrata larga e fondo piuttosto regolare con tratti piuttosto ripidi sia in salita che in discesa, con poche radure dalle quali si scorge il panorama in basso, molto divertente e con alcuni tratti tecnici, soprattutto in discesa, si riprende al Passo dell'Osteria Bruciata una sterrata più facilmente pedalabile e, dopo il Monte Alto, inizia la prima lunga discesa su sentiero nel bosco con fondo in terra e roccia, tecnico e divertente fino a Sant'Agata, ove si riprende l'asfalto e i panorami mozzafiato verso San Piero a Sieve. In pieno paese si sale a dx su asfalto ripido (VD) che diventa stretta sterrata fino al Castello del Trebbio, dopo il quale si scende a sx su stretto asfalto per risalire subito dopo l'attraversamento della strada principale su strada prima asfaltata e poi sterrata e sentiero ripidi fino a sbucare davanti all'abbazia di Montesenario, riprendere il sentiero e salire ancora fino al Santuario dell'Addolorata di Montesenario, ottima area di sosta con fontana e bar. Si scende su sterrato, asfalto e poi ancora sterrato che si apre su una cresta collinare con spendido paesaggio (e a dx è visibile nella conca il traguardo Firenze) con dolce saliscendi, seguito da una salita su sentiero molto ripido con tratti a spinta fino a Poggio Pratone, ultima cima dalla quale si scende su sentieri e sterrate per finire sull'asfalto secondario che conduce alla periferia NordEst di Firenze. Si procede verso il centro per terminare la Via tra ciclabili e strade strette.
Si parte dal camping Il sergente per risalire su asfalto verso il Passo della Futa e girare prima a dx seguendo le indicazioni VD (a piedi) immergendosi nel bosco su sterrata larga e fondo piuttosto regolare con tratti piuttosto ripidi sia in salita che in discesa, con poche radure dalle quali si scorge il panorama in basso, molto divertente e con alcuni tratti tecnici, soprattutto in discesa, si riprende al Passo dell'Osteria Bruciata una sterrata più facilmente pedalabile e, dopo il Monte Alto, inizia la prima lunga discesa su sentiero nel bosco con fondo in terra e roccia, tecnico e divertente fino a Sant'Agata, ove si riprende l'asfalto e i panorami mozzafiato verso San Piero a Sieve. In pieno paese si sale a dx su asfalto ripido (VD) che diventa stretta sterrata fino al Castello del Trebbio, dopo il quale si scende a sx su stretto asfalto per risalire subito dopo l'attraversamento della strada principale su strada prima asfaltata e poi sterrata e sentiero ripidi fino a sbucare davanti all'abbazia di Montesenario, riprendere il sentiero e salire ancora fino al Santuario dell'Addolorata di Montesenario, ottima area di sosta con fontana e bar. Si scende su sterrato, asfalto e poi ancora sterrato che si apre su una cresta collinare con spendido paesaggio (e a dx è visibile nella conca il traguardo Firenze) con dolce saliscendi, seguito da una salita su sentiero molto ripido con tratti a spinta fino a Poggio Pratone, ultima cima dalla quale si scende su sentieri e sterrate per finire sull'asfalto secondario che conduce alla periferia NordEst di Firenze. Si procede verso il centro per terminare la Via tra ciclabili e strade strette.
Per ritornare a Bologna noi scegliamo Flixbus, a mezz'ora dal centro, che però in alta stagione non trasporta biciclette, altrettanto difficile è trovare il treno IC, visto che sulle Frecce non si trasportano bici.