lunedì 26 aprile 2021

Zuglio - Cazzaso - Cuel Maior - Monte Spin - Spin DH (Formeaso)

24-04-2021
23km - 50% asfalto-20% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1000 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso con due salite su asfalto e sentieri in discesa e saliscendi, a tratti impegnativi, tra cui il mitico Spin DH. In data odierna quest'ultimo sentiero è interrotto a metà a causa di notevoli schianti, superabili con un po' di pazienza.
Si parte da Zuglio e si sale in direzione Sezza e Cazzaso Nuova con media pendenza, oltre la quale inizia una leggera discesa fino al primo tornante in cui si prosegue dritti su sterrata in salita a tratti molto ripida, con alcune rampe in cemento. Si raggiunge un edificio in cui il sentiero si interrompe ed è necessario tagliare nel bosco per pochi metri per riprendere il sentiero che continua in salita e in breve si raggiunge un bivio su prati per riguadagnare l'asfalto in direzione Cuel Maior. La strada si riduce a sentiero abbastanza ripido in salita immerso nel bosco, con alcuni tratti a spinta (segnali bianco-verdi), con alcuni meravigliosi scorci sulla valle del Tagliamento e le cime circostanti. Dopo poco si raggiunge la cima, anch'essa molto panoramica. Si scende sulla continuazione del sentiero, percorrendo un piccolo anello e al bivio si svolta a sx per un fluido sentiero che finisce nel sentiero delle torbiere di Curiedi e termina sui pascoli, in freeride in discesa e risalita su carrareccia prima e poi asfalto fino all'incrocio attraversato durante la precedente salita, si ripercorrono alcuni metri a sx in discesa e subito a dx su sentiero tabellato bianco-verde attorno al giardino di un'abitazione e poi scende più tecnico e con fondo smosso e pietroso immergendosi nel bosco. Si sbuca anche in questo caso sui prati per una breve discesa verso l'asfalto che si risale verso il Monte Spin, con l'ultimo km ripido su prato e nel bosco fino alla cima, o meglio, all'incrocio da cui partono Terzo DH e Spin DH (Formeaso). Si trascura il sentiero a dx già descritto qui e si prosegue a sx lungo lo Spin DH. Il primo tratto è quasi in cresta in saliscendi, parzialmente panoramico e su prato, poi si addentra nel bosco in discesa e, in data odierna, dopo 1km richiede un po'di pazienza per superare alcuni ingombranti schianti di grossi abeti. Da questo punto in poi il sentiero è meno pulito e meno frequentato, ma molto divertente e a tratti tecnico e scassato, piuttosto veloce. L'ultima parte consiste in tagli della carrareccia che scende a Formeaso, con fondo sassoso e veloce, con un tratto finale su prato, fino all'asfalto nei pressi di Zuglio.


lunedì 19 aprile 2021

Ragogna - CAI 813 Sentiero in cresta Monte di Muris - Cimano - Flagogna - Sent. di Meni - Sent. di San Zuan - Forgaria - Pontaiba - Sentieri Piero Bicya - Pinzano

17-04-2021
40km - 40% asfalto-30% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1000 m, Condizione fisica: impegnativo (solo salite su sentiero); Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso con trasferimenti su asfalto e sterrato tra vari sentieri divertenti ed impegnativi se pedalati tra Ragogna, Forgaria e Pinzano.
Si parte da Ragogna in direzione Muris, a Ca'Farra si sale a sx verso Ca'Nodusso e a fine salita su asfalto si svolta a sx su rampe in cemento oltre il 20% di pendenza alternate a tratti sterrati. Si sbuca sulla salita asfaltata che sale da Muris e porta in cima al monte, che si raggiunge  in breve, si svolta a dx e subito a sx inizia la discesa sulla mulattiera Lis Cenglis, in realtà un sentiero stretto, a tratti esposto e molto divertente da percorrere sia in discesa che in salita (con un po'di fatica). Dopo poche centinaia di metri si sale al bivio a sx verso l'asfalto e si seguono i segni bianco-rossi del CAI813. Un paio di saliscendi che riportano sull'asfalto per risalire subito in cresta, pedalabile solo in parte e con difficoltà. Si spinge poco per il punto più alto con panorama meraviglioso sul Tagliamento e la pedemontana, per poi iniziare la discesa (in realtà con alcuni ripidi saliscendi) con tratti tecnici e ripidi. Tra bosco e panorama si prosegue sempre dritti fino all'asfalto che scende a San Pietro, che si percorre fino poco dopo il tornante, prendendo la prima sterrata a dx. Si aggira in discesa su sterrata con fondo un po' mosso il monte fino alla prima costruzione e alla prima sterrata ben battuta a sx, che si ignora per il sentiero che sale pochi metri più avanti, che si allarga a strada di campagna e ridursi nel punto più alto a sentiero, su cui si scende per un breve divertente tratto molto fluido fino al cimitero di Cimano. Si prosegue su asfalto per attraversare il Tagliamento in direzione Flagogna. In paese si prende la prima a dx e alla successiva Via Villa verso il castello che si intravede nel bosco. Breve e ripida porta ad un sentiero a fianco di una casa e subito a dx su gradoni in pietra. A spinta si sale fino alla cappella in cui si può scegliere di salire su sentiero ripido a dx scendere qualche metro a sx e risalire su ripidissima asfaltata, molto breve, che porta al castello di San Zuan che sovrasta Flagogna e si affaccia verso Sud verso il Tagliamento, con i castelli di Ragogna e Pinzano a vista. Si prosegue sul troi di San Zuan che con divertenti saliscendi e pochi punti tecnici, con molta fluidità e prevalentemente in cresta immersi nel bosco, porta a Costa di Forgaria seguendo le frecce sul percorso. Si ripercorre l'asfalto e si seguono i cartelli della ciclabile fino a Via della Stazione in cui si gira a sx e ancora a sx per passare sotto la ferrovia, così da prendere la sterrata a dx che affianca la ferrovia. In mancanza del servizio ferroviario si può attraversare l'Arzino sul ponte ferrato e scendere al primo sentiero a sx, seguendo la pista di Piero Bicya, splendido percorso XC (anche qualcosa di più) di cui si percorre in piano solo la parte semplice superando Pontaiba. I volontari in questa data stanno preparando una nuova sezione al di là del torrente Pontaiba, encomiabile sforzo a favore di noi appassionati.
Si risale su asfalto fino al tornante poco prima di Pinzano, in cui si sfrutta l'apertura nel guard rail per scendere lungo il CAI822 fino in prossimità dell’Ossario Germanico. Attraversato il ponte di Pinzano e risaliti a San Pietro si prende via Boschit per chiudere il giro con l’ultima parte del sentiero CAI 813 (semplice in saliscendi) che conduce a Cà Farra di Ragogna. 


martedì 13 aprile 2021

Lestans - Colle San Zenone - Travesio - Meduno - Monte Valinis - CAI819 - Monte Ciaurlec - Malga Tamer Alta - CAI850 - Malga Sinich - Travesio

10-04-2021

40km - 40% asfalto-30% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1250 m, Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo
Giro 
cicloalpinistico con percorso su sterrato e asfalto da Lestans a Meduno, salita su asfalto fino al Monte Valinis, sentiero in saliscendi parzialmente a spinta fino a malga Tamer Alta, discesa su sentiero a tratti piuttosto impegnativo fino all'asfalto nei pressi di Travesio, ritorno su sterrato ed asfalto.
Si parte da Lestans e ci si dirige verso il cimitero, dietro il quale si sale su stretto sterrato ripido e dissestato sul colle San Zenone, da cui si scende su sentieri fluidi e semplici fino all'asfalto che conduce verso Usago, che si evita tramite due sentieri in sequenza con leggeri saliscendi fino a Travesio, che si aggira verso Toppo lungo la ciclabile fino a raggiungere Meduno, da cui si sale su asfalto con pendenza media fino al Monta Valinis. A sx del punto in cui si lanciano i parapendio si scende e si attraversa il labirinto che sostituisce il vecchio cancello del pascolo per dirigersi verso Est lungo il CAI819, ben segnalato e battuto, con pochi schianti di alberi. Il sentiero è in saliscendi e non è del tutto pedalabile, immerso nel bosco con fondo compatto (trascurando a dx il sentiero non segnalato che scende a Toppo, già descritto quiin un'area sempre più selvaggia mano a mano che ci si avvicina alla cima del Monte Ciaurlec, che si evita per poco dirigendosi al primo bivio segnalato a sx verso Malga Tamer Alta. Anche questa costruzione si lascia al di fuori del sentiero e si prende il sentiero al bivio a dx segnalato verso Malga Sinich. Inizia la vera discesa, piuttosto sconnessa e con rocce affioranti, con pendenze medie. Si alternano tratti nel bosco con radure prative che regalano cielo e piacevole panorama della pianura. Si supera Malga Sinich e riprendono i saliscendi per pochi km per riprendere la discesa, con fondo variabile da terra a prato a rocce affioranti e per un tratto mobili e sdrucciolevoli, che portano la velocità di percorrenza da lenta sul tecnico a molto veloce sui lunghi dritti.
Alcuni punti panoramici arrestano la corsa che porta all'incrocio con la mitica salita da Toppo della gara Tiliment Marathon 100km che si segue a sx lungo il sentiero in saliscendi che fa percorrere i boschi tra Col Manzon e Ciucul Taront, con fondo variabile a tratti dissestato. Ultima breve sosta alla Ancona Soravilla per l'ultima discesa su sentiero fino all'asfalto che si segue a dx per scendere verso Travesio fino all'allevamento di Lama e Alpaca, breve sentiero di taglio a sx in parte invaso dalla vegetazione e alcuni piacevoli sterrati alternati ed asfalto secondario per il ritorno.

mercoledì 7 aprile 2021

Pradamano - Faedis - Malghe Porzus - Trail Monte Uorch - Trail dei castelli - Attimis - Troi Maline

03-04-2021
62km - 60% asfalto-10% sterrato-30% sentieri. Dislivello 900 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo (sentieri)
Percorso di trasferimento su asfalto e sterrati fino a Faedis, salita su asfalto fino ad oltre Canebola, alle malghe di Porzus e sentiero prima in cresta e poi in discesa di varia difficoltà fino ad Attimis, a tratti impegnativo.
Si parte da Pradamano e tramite strade secondarie e sterrati si raggiunge Ronchis, ove si abbandona l'asfalto per superare su sterrato compatto la collina di Faedis, che con brevi tratti di media pendenza porta in paese, in cui si segue per Canal di Grivò e al primo incrocio si sale a sx verso Canebola, salita con pendenze medie, tipica da stradisti. Oltre Canebola si arriva alla Bocchetta di S.Antonio in cui si svolta a sx e poco dopo a dx verso le Malghe di Porzus. Strappo breve con pendenze importanti e si continua a salire su sentiero dietro il fabbricato, con tratti non ciclabili ma nella maggior parte pedalabile con un po' di equilibrio. Saliscendi continuo fino oltre la cima del Monte Uorch, si prosegue sempre lungo il principale da cui si scende sull'asfalto senza particolari difficoltà. La continuazione si trova di fronte aggirando il guard rail, con un assaggio di ciò che si troverà per la prima parte del percorso, alcuni tratti di pendenza importante e rocce affioranti. Prosegue fluido fino a Porzus nella cui piazza si svolta a dx verso il Sentiero dei Castelli, molto ben segnalato e pulito. Si risale fino alla sommità su carrareccia e si seguono le indicazioni per la discesa, piuttosto impegnativa per la velocità e le rocce affioranti, a volte nascoste sotto la vegetazione primaverile. Adrenalinico e tecnico porta all'attraversamento dell'asfalto e, lungo la continuazione del sentiero, della stessa conformazione del precedente, si sfiorano i due castelli di Attimis per scendere velocemente in paese. Il ritorno è nuovamente su asfalto e sterrati semplici. Digressione divertente subito dopo Remanzacco sul Troi Maline, sentiero XC nel bosco a zig zag tra gli alberi di circa 4km con diverse varianti ed incroci.