lunedì 29 marzo 2021

Castelnuovo - Travesio Trails 2

27-03-2021
29km - 40% asfalto-10% sterrato-50% sentieri. Dislivello 1000 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Continua l'esplorazione in questa zona. Percorso prevalentemente sentieristico nella splendida pedemontana pordenonese, tra le colline più ripide e ricche di percorsi "alternativi" tra i piccoli borghi di Castelnuovo e Travesio.
Si parte da Lestans e si sale su carrarecce verso il borgo Sottocolli, si riprende l'asfalto per poi tagliare su sentierino fino a Madonna dello Zucco, a dx su asfalto fino a Mocenigo per tagliare su sentierino che collega alla carrareccia di Ca' di Molevana che porta al Puntič (ponte romano sul Cosa), si risale a dx per percorrere la stradina a fianco della ferrovia fino a Travesio. Si attraversa il paese fino alla chiesa di San Antonio, in corrispondenza della quale si sale ancora su asfalto verso il monte, con la variante del taglio a dx su sentiero parzialmente ciclabile che porta all'incrocio con la principale che continua a salire. Pendenze abbastanza elevate su fondo asfaltato portano all'osservatorio militare Tigre ormai dismesso, da cui assistevano alle esercitazioni di bombardamento. Da qui inizia il sentiero prima in cresta e poi in discesa, molto scorrevole e con bassa pendenza su fondo roccioso e in terra. Si attraversa la strada percorsa in salita in corrispondenza di un'ancona e si procede su sentiero simile fino al successivo incrocio in cui si segue a sx una traccia un po' più impegnativa in saliscendi con fondo simile ai precedenti. Si sfocia su asfalto e si sale a sx a due passi da Martiners, che si attraversa per prendere il sentiero a sx che, breve ma molto divertente, porta alle sorgenti del Toff (approvvigionamento d'acqua buonissima) su un sentiero molto famoso della zona, collegato alla strada della val Cosa tramite un altro splendido ponte in pietra. Si attraversa e si sale su asfalto fino oltre Celante di Castelnuovo, al cui incrocio si svolta su sterrato a dx per salire fino ad un incrocio di sentieri a circa 1,2km, ove si sale a dx sul sentiero scalinato con indicazione "Rez". Dopo i primi 2m a piedi si pedala con molta fatica in verticale per altri 50m per poi divertirsi in saliscendi con pochi punti di interruzione per fondo e pendenze.
Giunti a Rez si sale fino a prendere la parte alta dello Sprez trail. Scesi a Castello ci si dirige verso Vigna per affrontare il "muro" asfaltato (pendenza 27%) per proseguire sul Gai Pride trail ed il Liam trail e giungere di nuovo al Puntic da cui si raggiunge il punto di partenza attraversando Borgo Ampiano.

lunedì 22 marzo 2021

Valeriano - Castelnuovo - Pinzano Trails

20-03-2021
39km - 60% asfalto-10% sterrato-30% sentieri. Dislivello 1150 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso prevalentemente su asfalto di trasferimento fino a Valeriano, da cui inizia il saliscendi tra salite in asfalto e sentieri che collegano le piccole frazioni dei comuni di Castelnuovo e Pinzano. Sentieri di difficoltà variabile dal fluido al tecnico per fondo e pendenze.
Si parte da Aonedis e si sale dolcemente verso Ragogna, si raggiunge San Pietro e si scende verso il castello di Ragogna per prendere a sx il sentierino tabellato che porta fino in prossimità del ponte di Pinzano; attraversato il centro di Pinzano ci si dirige verso Valeriano, ove si sale a dx in prossimità della chiesa su asfalto in direzione Mostacins e poi a destra in salita verso località Menis. In prossimità del Cristo si prende a sx il sentiero Forchia che in breve porta sulla strada per Olterugo. Raggiunto “Natarù” in prossimità delle ultime case sale a sx un sentiero un po' nascosto da percorrere a piedi (solo inizialmente) per poi trasformarsi nel troi dal Bosc dai Tonei che con un flow tecnico conduce a Davour la Mont.
Si risale l’asfalto fino a Paludea per poi salire fino a Località Rez: qui, alla fine dell'asfalto, entrando nell’orto di una casa si prende il nuovo sentiero T-Rez, single track impegnativo per la presenza di qualche frana da bypassare.
Ridiscesi a Davour la Mont ci si dirige verso Costabeorchia per circa un paio di km di asfalto prendendo a sx il sentiero Cai 822 (anello di Pinzano) fino a scendere a Campeis. Risaliti a Costabeorchia si raggiunge la località di Molimes dove la strada finisce in uno spiazzo. Qui, in prossimità di un orto, scende il troi del rio Gercje, un bellissimo sentiero che porta, attraverso una suggestiva apertura su roccia, alla cascata Sflunc.
Raggiunto Pinzano, una breve risalita lungo via del castello permette di proseguire lungo il sentiero 822 fino in prossimità dell’Ossario Germanico (con attraversamento dell'asfalto in corrispondenza di un tornante). Attraversato il ponte di Pinzano e risaliti a San Pietro si prende via Boschit per chiudere il giro con l’ultima parte del sentiero CAI 813 che conduce a Cà Farra e quindi per asfalto il rientro ad Aonedis.

lunedì 15 marzo 2021

Scrutto - Clastra - Brizza - Monte San Martino - CAI 761 Trail in cresta

13-03-2021
28km - 30% asfalto-20% sterrato-50% sentieri. Dislivello 1000 m, Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Si parte da Scrutto e si sale su asfalto fino a Clastra, a sx fino a Grobbia, si prosegue su sterrato fino nei pressi di Chiabai, pochi metri di asfalto e al termine della strada si oltrepassa un cancello di cantiere (a causa di una frana sul sentiero) e inizia lo sterrato che diventa in breve sentiero e al primo bivio si sale a dx, il primo tratto a spinta e poi in sella in salita e saliscendi, molto piacevole, fino a Brizza di Sopra, che si oltrepassa su asfalto per poi continuare in salita che si alterna a saliscendi su sterrato per riprendere l'asfalto per un breve tratto in salita fino al primo incrocio, in cui si sale a sx in corrispondenza di una baita del CAI, ove si sale su carrareccia stretta che diventa sentiero e tra stretti tornanti e pendenza che aumenta si raggiunge la chiesetta di San Martino, davanti alla quale si trova la cima del Monte San Martino. Piacevole panorama sulla stretta cima e si scende per un breve tratto a piedi per riprendere un vecchio sentiero ciclabile che riporta alla chiesetta e subito si scende a sx lungo il CAI761, che attraversa un paio di volte il sentiero della salita e poi si tuffa in picchiata al tornante successivo. Tratti pendenti e gradoni alternati e fluidi zig zag nel bosco portano alla baita del CAI di prima e poi, attraversata la strada, inizia il saliscendi su sentiero, con fondo irregolare e ripido in discesa e risalita, senza grandi respiri tranne alcune spettacolari radure prative in cui si guadagna velocità. Non si abbandona mai i segnali CAI e tra sentieri stretti e parti più comode si supera il Monte Sant Egidio e San Bartolomeo, percorrendo il cammino dei fedeli che pellegrinavano di chiesa in chiesa (ancora in funzione). Le pendenze e il fondo rimangono simili fino nei pressi di Clastra, ove si riguadagna l'asfalto per pochi km, per l'ultimo sentiero a sx tabellato verso Scrutto. Bella sorpresa, breve ma tecnico e scassato, fondo roccioso solido (s2/s3) in breve porta all'abitato.

martedì 9 marzo 2021

Casiacco - Vito d'Asio - Monte Pala - Sentiero Planc dal Lat - Black Mamba - San Martino Trail - Mach3

06-03-2021
39km - 50% asfalto-10% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1100 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Si parte da Casiacco di Vito d'Asio e si sale su asfalto sulla ripida strada che passa davanti alla chiesa e porta alla meno impegnativa provinciale che congiunge Anduins con Vito d'Asio. Al primo incrocio in paese si sale sul monte. sempre su asfalto, fino all'incrocio che porta su sterrato verso l'agriturismo, davanti al quale si prosegue fino al successivo incrocio, si svolta a sx e si sale senza grandi pendenze verso il Monte Pala, si prosegue oltre Rope su asfalto e poco dopo a dx verso il Monte Pala. La salita è a pendenza media e costante fino in cima, dove dobbiamo fermarci causa neve. Si ridiscende solo fino alla recinzione della malga e subito a sx seguendo l'indicazione Croce del Pala, in cui inizia il sentiero inizialmente su prato e poi sempre più roccioso e immerso in un bosco non fitto, il cui fondo non è sempre ciclabile, rendendo il percorso trialistico. Pendenze mai eccessive, ma con alternanza di passaggi stretti e gradoni e di brevi tratti fluidi, passa accanto ai ruderi di una località indicata come Planc dal Lat. Si sbocca sulla sterrata dell'andata quasi di fronte all'imbocco del trail Black Mamba per Vito d'Asio (recenti tabelle con indicazioni molto chiare). Tentiamo una variante prendendo il sentiero di fronte che si perde nei pressi del precedente trail a cui ci si ricongiunge, ben pulito e veloce a parte pochi tratti tecnici. Si allarga a carrareccia e porta alla chiesetta di San Martino d'Asio, davanti alla quale inizia il sentiero inizialmente a gradini e poi fluido che porta in paese a Vito d'Asio. Si scende lungo le viuzze per imboccare un sentiero a sx su pedrade e gradini fino a raggiungere l'asfalto in prossimità di una casa accanto alla quale inizia il Mach3, tecnico e veloce percorso enduro che porta al sentiero che collega Casiacco a Manazzons. Si svolta a sx e si prosegue fino a intravedere a sx la fine del DH Piero Bicya, che si imbocca con un po' di difficoltà e fa percorrere un tratto molto impegnativo per ripidoni e salti, ma molto breve per raggiungere i prati nella periferia di Casiacco.


venerdì 5 marzo 2021

Trieste, Opicina, Val Rosandra, Basovizza, San Lorenzo, Muggia (Traversata Muggesana variante)

27-02-2021
39km - 30% asfalto-30% sterrato-40% sentieri. Dislivello 1000 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo
Percorso sull'altopiano carsico, rampe con pendenze importanti su asfalto e sterrati, sentieri su roccia e nei boschi. Andata da Trieste a Muggia e ritorno in nave (almeno questa era l'intenzione). 
Variante del percorso descritto qui e qui.
Si parte dal park del porticciolo di Barcola, si sale dalla ripida Salita di Contovello, si percorre per poco Via Friuli  e si prosegue alla prima a sx su sterrato verso la Strada Vicentina (la preferita dai runners triestini) che si percorre a dx fino a Opicina, per poi proseguire in salita a sx verso il camping. Si oltrepassa il suo ingresso e si scende fino alla seconda salita sterrata a dx, per salire verso il Monte Belvedere (antenne TV) con appagante panorama sul golfo e procedere in continuo saliscendi aggressivo attraverso boschi e allevamenti (sempre on contrassegni CAI) fino ad attraversare mediante sottopassaggio una grossa strada asfaltata. Si risale lungo la ripida salita centrale e dopo alcuni km si abbandona la carrareccia per un sentiero che si snoda con saliscendi fino al bordo della Val Rosandra. Si percorre il sentiero in costa, panorama ed equilibrio su rocce, che nell'ultimo tratto scende ripido all'asfalto di San Lorenzo (Jezero), su cui si risale fino oltre le case e alla chiesa a sx su sentieri fino alla cima del Monte Stena (altro punto panoramico impagabile). Si imbocca il sentiero in discesa, piuttosto tecnico per fondo roccioso instabile e, al bivio, si può scegliere tra tracciato fluido a sx e verticale trialistico a dx. Entrambi portano sulla Ciclabile Cottur, scendendo a sx si raggiunge in breve Draga Sant’Elia, innestandosi sulla ciclabile della vecchia ferrovia Trieste-Erpelle. Si scende tralasciando la discesa di Bottazzo, si oltrepassa una galleria e al primo sentiero a sx si scende lungo la seconda parte del trail che scende da San Lorenzo. Prima parte veloce e scassata, attraversamento di carrareccia, seconda parte più tecnica e ripida a gradoni rocciosi, fino al rifugio di Bagnoli. Poi si prosegue su asfalto fino a Crogole, in cui si sale a sx ripidi su asfalto e poi carrareccia, si riguadagna l'asfalto in salita a sx e si prosegue fino poco prima di Prebeneg per scendere lungo il Pivo trail (nonostante la chiusura con le assi dell'ingresso). Spettacolare saliscendi enduro in parte artificiale, divertentissimo. Si risale poche centinaia di metri su asfalto e si riprende una carrareccia e, al segnale di un allevamento a sx si scende e si imbocca un sentiero roccioso ed insidioso per il fondo instabile fino alle Noghere. A questo punto preferiamo raggiungere Muggia su asfalto evitando lo sterrato dei laghetti e l'ultima parte sin salita della traversata muggesana (con cartelli ben visibili).