lunedì 17 febbraio 2020

Moggio Udinese - Troi dai Borcs (parziale) - Monticello - Sent.421 - Troi da li milis - Troi da place

15-02-2020
17 km - Asfalto 10% - Sterrato 90%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 1100m

Itinerario immerso nel paradiso della MTB, nella zona di Moggio Udinese. Salita lungo il Troi dai Borcs, pulito e ben segnalato, sterrato e sentieri piuttosto duri fisicamente, ultima parte dell'ascesa su sentiero fino alla cima del Monticello e discesa su sentieri mediamente impegnativi fino in paese.
Si parte da Moggio Udinese, si sale verso la piazza e si prosegue in salita lungo via Abbazia fino alla prima traversa a dx, che si segue per circa 500m fino ad incontrare il cartello Troi dai Borcs bianco e blu che ci accompagnerà per buona parte di salita, si prosegue si prato, poi su sentiero a sx lungo il torrente e in salita con pendenze fin da subito importanti per circa 5km, immersi nel bosco su fondo irregolare misto terra erba e sassi, molto pulito e ben manutenuto (tutti i sentieri sono molto ben tenuti a Moggio). Si raggiunge un piccolo pianoro con panchina in un punto panoramico mozzafiato su Moggessa e le due valli a Ovest. Si riprende su sentiero più stretto in saliscendi, molto piacevole nuovamente nel bosco.  Inizia nuovamente l'impegno fisico quando, ad un quadrivio di sentieri, si segue il cartello per il Monticello e si sale decisamente, con pendenze sempre oltre il 15% con fondo più irregolare e alcuni tratti esposti, e tratti al limite della pedalabilità. Al decimo km si raggiunge la cima da cui si gode di un meraviglioso panorama e ci si può godere una piccola pausa a 1350m per poi iniziare la discesa, per la prima parte sul sentiero dell'andata, completamente ciclabile e divertente, per poi deviare a sx sul sent.421, molto più stretto ed esposto, con alcuni punti a piedi. Superata la prima parte stretta iniziano dei tornanti molto stretti e ripidi su fondo erboso, seguiti da un sentiero più largo e veloce e si sbuca su stretta carrareccia molto veloce, fino ad un incrocio prima di uno stabile, ove si prende il sentiero a dx con alcuni gradini in terra e legno facilmente aggirabili e un'altra carrareccia fino a un tornante in cui si prosegue dritti su sentiero con indicato "Troi da li milis", veloce ma con fondo irregolare e più roccioso ed ultima parte nel bosco ripido. Al successivo incrocio di sentieri si svolta a dx seguendo il "Troi da place", veloce, piacevole, tecnico...magnifico. In breve si sbuca proprio in piazza a Moggio.


lunedì 10 febbraio 2020

Gemona - Ors di Cuarnan - Mont Cuarnan - Sella Foredor - Sent. di Vedronge - Pers - ponte romano - Montenars

08-02-2020
30 km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 1400m

Itinerario cicloalpinistico con una salita di media pendenza fino a Ors di Cuarnan, intensa salita a piedi fino alla cima del Monte Cuarnan, discesa su sentiero fino a Sella Foredor e continuazione in discesa e saliscendi fino a Pers con diversi tratti a piedi, anche su ghiaioni e tratti di ferrata, successivo sentiero in discesa fino al ponte romano sul Vedronza e salita ripida a piedi fino all'asfalto di Montenars sul cui saliscendi si raggiunge Gemona.
Si parte dal park nei pressi del Duomo di Gemona e si sale lungo il centro fino alla fontana, per salire sulla ripida asfaltata Via Stalis fino alla fine, continuare su sterrato senza respiro fino all'asfalto verso Monte Cuarnan e proseguire fino a poco prima di Malga Cuarnan, per girare a dx su pedrade fino allo spiazzo di Ors di Cuarnan, punto di decollo di deltaplani e parapendio. Da qui a piedi sul ripido sentiero che conduce al Redentore, in cima al Monte Cuarnan. Durante le pause di respiro il panorama spettacolare compensa la fatica. Pausa e si ripercorre per pochi metri il sentiero in cresta fino al primo incrocio di sentieri, in cui si prende la discesa a dx, rocciosa e irregolare, ma completamente ciclabile e divertente. Si raggiunge in breve Sella Foredor, subito sopra Malga Cuarnan, in cui all'incrocio di sentieri si scende a dx verso la valle del Torre lungo il troi de Vedronge. Primo tratto divertente e ciclabile, dalla rada pineta ci si immerge nel bosco con qualche apertura sulla stretta valle. La pendenza tende ad aumentare, mai eccessiva, fino al primo ghiaione, dopo il quale si alternano tratti a piedi, attraversamenti di canali d'acqua, tratti di bosco e ghiaioni, in particolare uno piuttosto esteso con gradini scavati e una fune metallica su cui sorreggersi a causa dell'esigua traccia e dell'esposizione. Dopo circa 4km di saliscendi si raggiunge Pers, dove in corrispondenza del cartellone turistico si scende lungo il sentiero verso il Ponte Romano sul torrente Vedronza. Pendenza a tratti superiore rispetto al precedente, ma per soli 800m, per poi attraversare un primo ponte in pietra quasi crollato ed un secondo sempre in pietra ma solido ed integro. Subito si sale lungo un sentiero ripido e sconnesso assolutamente non ciclabile fino ad una sterrata da boscaioli che finisce sull'asfalto tra Flaipano e Frattins. Si svolta a dx e si percorre in saliscendi la strada che passa attraverso Montenars e Maniaglia per raggiungere Gemona.

lunedì 3 febbraio 2020

Bevorchians - Malga Glazzat - Cuel da li erbis - sent.435a (Parziale percorso Urogalli)

01-02-2020
22 km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 1000m

Itinerario che sale su asfalto fino a Malga Glazzat Alto con pendenza media e alcune rampe ripide, sentiero in cresta fino al Cuel da li erbis e verso Plan dai Soldats abortito causa ghiaccio, percorso su sterrata innevata (parte del percorso degli Urogalli indicato dai cartelli di Moggio Udinese) prima in discesa, poi salita verso la stessa destinazione, per poi imboccare il sentiero 435a in discesa, spettacolare e molto fluido.
Si parte da un piazzale a dx dopo Bevorchians in val Aupa, si sale su asfalto fino a forcella Cereschiatis e subito a dx in direzione Malga Glazzat. La pendenza aumenta ma si mantiene non eccessiva, il fondo è asfalto, piuttosto recente da Glazzat Bassa in poi. Non molto panoramica ma apprezzabile per la natura selvaggia e la quasi totale assenza di escursionisti. La pendenza aumenta poco prima di Glazzat Alta, per poi aprirsi in dolci pascoli nei pressi della stessa, spettacolo memorabile se ricoperti di un manto di neve. Breve sosta e ritorno verso l'incrocio lasciato poco prima, per salire lungo la sterrata/sentiero che porta a quota 1500 al Cuel da li erbis, in cui la ripida salita diventa un divertente sentiero in discesa che si inoltra nel bosco. Non molto chiare le indicazioni del sentiero, prima contrassegnato in bianco-rosso e, dopo l'incrocio con frecce in cui si prende il versante dx della gola, contrassegnato con datati segni giallo-rossi. Dopo poche centinaia di metri desistiamo causa insidioso ghiaccio su tratti esposti, per ripercorrere all'indietro la traccia fino all'incrocio nei pressi della malga e scendere a sx lungo la sterrata. Dopo 4,5km su un tornante si prende il sentiero 435a segnalato da freccia a sx e si scende fluidi e veloci su una spettacolare pista per MTB con pochi tratti oltre S1, si riprende la sterrata per poche centinaia di metri e si scende di nuovo a dx su sentiero indicato con freccia. Stessa tipologia di percorso, con alcuni tornanti larghi e fondo con materasso di foglie secche, anche questo spettacolare. Solo l'ultimo tratto, chiara deviazione recente, presenta tratti stretti e ripidi, ma godibili nel cuore del bosco. Si giunge fin troppo velocemente al punto di partenza. Folkloristica birra alla osteria di Fiorenzo e Liliana, l'unica osteria di Bevorchians.