lunedì 22 novembre 2021

Cadunea - Piedim - Chiarzò - Malga Oltreviso - Cuel da Rinch - Sentiero Rio Derchia

21/11/2021
17Km  - Asfalto 30% - Sentieri 40% - Sterrato 30%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica:  impegnativo; Dislivello 800 m
Percorso esplorativo su sentieri poco frequentati e non molto puliti, salita su asfalto e rampe ripide in cemento, poi sterrato mosso fino alla Malga Oltreviso, discesa sulla stessa sterrata e poi deviazione su sentiero poco visibile fino a Rinch, poi su sentiero più pulito ma poco frequentato nel bosco e lungo il torrente con 4 guadi, poi in saliscendi fino al paese.
Si parte da Cadunea, si sale su asfalto verso Paularo, al primo ponte a dx verso Chiarzò, subito ripida e senza grandi respiri, prima asfaltata e poi cementata fino a Cuel da Rinch, poi si prosegue su sterrata in salita che, con pendenze a tratti inferiori, porta prima in sella e poi con qualche tornante ai ruderi di Malga Oltreviso. Ad oggi tutte le sterrate sono larghe e in parte battute, sostituendo i sentieri. Si scende sulla stessa fino al primo incrocio dopo 600m, a sx su sterrata che diventa sentiero, quasi invisibile, che corre in costa su erba sopra la sterrata della salita, abbastanza percorribile. Si torna alla sella ove si imbocca il sentiero che scende quasi invisible e corre in costa su erba e foglie, allargandosi a tratti, mai ripido o pericoloso. Si oltrepassa la sbarra e si prosegue su sentierino in erba di fronte fino a Rinch, si passa sul sentierino pavimentato in mezzo alle case e di giunge su prato con i primi cartelli Cadunea - Derchia che accompagnano per tutto l'ultimo trail. Si scende su erba, poi bosco a tratti esposto e tratti ripido fino al corso del torrente Derchia che, nonostante il fondo umido di sottobosco, è percorribile e ben segnalato. Seguono 4 guadi affrontabili con le giuste attenzioni, solo uno pedalabile. Si risale nel bosco in salita (alcuni tratti a spinta) per riguadagnare quota, seguito da saliscendi e, dopo una ancona votiva, inizia l'ultima discesa, ancora a tratti esposta e con pochi schianti di alberi, abbastanza pulito e ben segnalato. Si sbuca in paese a Cadunea su gradini.

Kobarid - Sedlo - Monte Stol - Sentiero Baba-Kobarid

20/11/2021
36Km  - Asfalto 40% - Sentieri 20% - Sterrato 40%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1300 m
Percorso con lunga salita su asfalto e sterrato fino sotto la cima del Monte Stol, sentiero e sterrata in saliscendi in cresta e costa, sentiero di media difficoltà seguito da impegnativo sentiero ripido su rocce fisse e mobili e sottobosco fino in paese a Kobarid.
Si parte da un park a Kobarid e si imbocca la Bimobis prima asfaltata e poi sterrata in piano fino alla strada, alla rotonda si sale in direzione Stol su asfalto a media pendenza, a Sedlo diventa sterrata e continua a salire con molti tornanti, molto lunga e panoramica, fino al sentiero che porta in cima al Monte Stol. Si evita la salita e si svolta a dx su sentiero in erba che riporta alla sterrata che corre in cresta o poco sotto, veloce, con fondo sassoso un po'mosso e molto panoramica prima in discesa e poi in continuo saliscendi, ci si addentra nel bosco e si affronta un sentiero a tratti ripido con fondo sottobosco e qualche roccia, dopo la cima secondaria del Monte Baba si riguadagna la sterrata che si attraversa ed inizia la parte impegnativa. Un sentiero piuttosto ripido con fondo sottobosco e molte rocce, alcune mosse, altre fisse, nascoste spesso sotto le foglie secche, per aumentare la difficoltà, molti rami e a tratti pure radici. Lungo e senza respiri porta, in ambiente sempre boscoso, fino in paese a Kobarid.


Filmato percorso

lunedì 15 novembre 2021

Moggio Udinese - Monte Cesariis - sent. Biancaneve - Moggessa di Qua - CAI418 - Moggessa di Là - Stavoli - CAI417

13/11/2021
Km 18 - Asfalto 20% - Sentieri 40% - Sterrato 40%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1100 m
Percorso cicloalpinistico con salita impegnativa fino poco oltre la terrazza panoramica vicino al monte Cesaris, si scende lungo il ripido sentiero Biancaneve nel bosco fino a Moggessa di Qua, si risale ripidi verso Moggessa di Là, si scende lungo il poco percorribile sentiero al torrente Glagno che si deve guadare, si risale in portage fino agli Stavoli e si percorre in saliscendi lungo il torrente il piacevole sentiero fino nei pressi di Campiolo, per chiudere l'anello su asfalto.
Si parte da Moggio Udinese, si sale in centro e si prosegue in salita fino alla prima a dx in sommità, si sale ancora su asfalto su strada ripida fino al primo tornante, dal quale si scende lungo un sentierino, si sale di nuovo e in prossimità di una casa si scende a sx ancora su sentiero, per riguadagnare l'asfalto e salire. al primo incrocio a dx e poco dopo la strada diventa sterrata ed inizia a stringersi (direzione Troi dai Borcs), aumentando la pendenza, con fondo piuttosto compatto e alcune radici da scavalcare, quasi tutta pedalabile a fatica, fino ad aggirare il Monte Cesariis e guadagnare la terrazza panoramica (Balcon dei Provezi) che si affaccia sulle due Moggessa e sulla valle del torrente Glagno. Si prosegue sul sentiero in salita che diventa saliscendi e dopo 400m si prende il sentiero (non più segnalato) che scende a sx, il famoso Biancaneve. Piuttosto ripido in mezzo al bosco, con fondo in terra e alcune radici affioranti, a tratti interrotto da rami e schianti, comunque divertente. Si scende fino a Moggessa di Qua, borgo montano splendidamente isolato in una valle selvaggia, si prosegue su sterrata stretta e ripida in salita verso Moggessa di Là e poi a fianco ad una casa si scende su sentiero con fondo erboso...
Filmato percorso

lunedì 8 novembre 2021

Venzone - Val Venzonassa - Malga Confin - CAI726 - Forca Campidello - CAI703 - La Forcja - Resia - parziale anello Tigo-Povici

06/10/2021
Km 42 - Asfalto 40% - Sentieri 30% - Sterrato 30%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1700 m
Percorso cicloalpinistico con salita ripida lungo la Val Venzonassa e poi fino a malga Confin, portage fino a Forca Campidello, discesa su sentiero tecnico su rocce e nel bosco, risalita in portage fino a La Forcja e discesa tecnica nel bosco fino all'asfalto nei pressi di Lischiazze di Resia, parte dell'anello Tigo-Povici fino a Povici e chiusura dell'anello su asfalto.
Si parte da Venzone e si sale subito su asfalto e a tratti sterrato in Val Venzonassa, famosa per le pendenze importanti, all'incrocio con la sterrata per Malga Confin si segue a sx con rampe ancora più ripide cementate, ma sempre pedalabili, si raggiuge la malga e si prosegue dietro di essa sul sentiero di dx, per pochi metri in discesa, un lungo saliscendi nel rado bosco e poi in portage lungo un ripido sentiero su erba tra i pini mughi fino alla vicina Forca Campidello (+100m dsl) dalla quale si gode di due splendidi panorami sulle due valli. La discesa sul successivo sentiero è su fondo scavato nell'erba con rocce (impegnativo), poi nel bosco con una serie infinita di tornanti piuttosto stretti e con un paio di attraversamenti su corso d'acqua (oggi asciutto) di cui uno sul Rio Nero. Si giunge all'incrocio nel punto più basso tra il sentiero che scende a sx lungo il Rio Nero e la sua continuazione a dx (CAI703) che sale a La Forcja, circa 250m di dislivello piuttosto ripido su sentiero  a zigzag nel bosco verso la sella che separa la valle di Resia. In cima si prende la discesa nel bosco, con molti tornanti non troppo stretti e fondo un po'dissestato nascosto da un letto di foglie. Divertente e non troppo veloce inizialmente diventa sempre più flow verso la fine. Si sbuca sull'asfalto nei pressi di Lischiazze e si procede con un taglio su sentiero a sx dopo Gost e sul seguente (dopo il ponte) a sx fino al ponte di Tigo che si lascia a dx per continuare sul sentiero lungo il torrente Resia in veloce saliscendi, divertentissimo percorso XC. Termina a Povici di Sopra, da cui si prosegue su asfalto per prendere la ciclabile che scende a Resiutta e chiudere l'anello su asfalto o parziale ciclabile fino a Venzone.

martedì 2 novembre 2021

Ičići - Učka - Vojak downhill - Lovran trail

30/10/2021
Km 33 - Asfalto 50% - Sentieri 40% - Sterrato 10%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1400 m
Percorso con 19km di salita comoda su asfalto fino alla cima del Vojak e due sentieri in discesa molto impegnativi su fondo roccioso intervallati da un tratto di sterrata.
Si parte da Ičići sul mare e si sale subito in direzione Parco dell'Učka, su asfalto largo di media pendenza e abbastanza trafficato, una deviazione a Sveti Petar su asfalto secondario per evitare la principale che si riprende poco più avanti, fino al parcheggio di Poklon, ove si imbocca la sterrata a sx un po' più ripida nel bosco per un altro taglio. Si riprende l'asfalto principale e si giunge alla cima del Monte Vojak, con osservatorio astronomico e antenna bianco-rossa visibile fin dalla costa. Spettacolare panorama verso il mare con Cres e Krk e sull'altro versante rivolti verso l'affascinante entroterra Istriano. Oltre una torre in pietra si porta a mano la bici (segnale di divieto) su un difficile sentiero in cresta fino allo scollinamento, da cui si può tentare di salire in sella per la discesa. Difficoltà tecnica molto alta con sentiero roccioso con pietre mosse nel prato, gradoni e zolle profonde. Breve ma intenso conduce ad una sella in cui si prende il sentiero in costa a dx in piano e poi saliscendi, non del tutto pedalabile e con ultima parte impegnativa in discesa fino a Mala Ucka, ove si imbocca una sterrata in saliscendi che si segue per circa 4km fino ad un sentiero a dx con cartello per Lovran. Immerso nel bosco, ha fondo roccioso insidioso con alcune rocce mobili su cui è necessario far correre la bici per evitare di piantarsi, alcuni cambi di direzione mai troppo stretti. La concentrazione deve essere mantenuta per 4km per uscire sull'asfalto. Da qui si segue la direzione del mare scendendo centinaia di gradini, in pietra e molto consumati in alto e sempre più regolari e risistemati via via che si scende. In breve si raggiunge il mare e l'ultimo tratto si percorre sull'asfalto con l'acqua a vista, visto che la spettacolare pedonale sul mare non è ciclabile.

Jesolo - Cavallino - Treporti - Punta Sabbioni - Ciclabile sospesa sulla laguna

24/10/2021
Km 70 - Asfalto e ciclabile 70%  - Sterrato 30%; condizione fisica: facile; Difficoltà tecnica: facile; Dislivello - m
Percorso turistico lungo la ciclabile da Jesolo a Punta Sabbioni, molto pubblicizzata negli ultimi mesi per il nuovo tratto a sbalzo sulla laguna.
La ciclabile a sbalzo ad oggi è completata solo per circa 2km, il resto è in costruzione e riguarda solo circa 1/3 del percorso.
I primi 10km sono comodi e sicuri su sterrata compatta vicino alla laguna in piena campagna, dopo il ponticello della locanda Alle Porte diventa uno stretto nastro di ciclabile dedicata accanto a Via Pordelio e poi per un tratto sul canale delle barche, per poi percorrere la nuova pista a sbalzo per circa 2km prima di sbucare sullo stretto e trafficato asfalto della via fino al ponte di Via delle Cape, per 6km circa. Al ponte si prende la variante verso la laguna, a dx in paese a Treporti e quindi a dx in via Saccagnana dopo il secondo ponte (indicazione percorso ciclabile) per ammirare il canale della laguna dal alto opposto. Alla fine della strada si rientra dalla stessa e all'unico incrocio si svolta a dx e si percorre una lunga e stretta asfaltata condivisa in direzione Lio Piccolo e il parco naturalistico, immersi in un ambiente suggestivo e piacevole, a parte le auto che a volte sfrecciano tra le bici e i pedoni. Si rientra dalla stessa strada e, dopo il ponte principale, si svolta a dx continuando lungo la costa verso il porto di Punta Sabbioni e il successivo faro, con il viale in pietra tra i frangiflutti, splendida punta della lingua di terra rubata al mare.
Al rientro si può percorrere lo stesso tragitto o prendere la ciclabile accanto alla strada principale finchè è possibile per poi ripercorrere gli ultimi 10km di sterrata. Totale circa 70km.