lunedì 25 giugno 2018

Brenta d'Addà - Chioggia - Isola di Pellestrina

24-06-2018
60km - Asfalto 70% - Sterrato 30%, facile. Dislivello 0m
Percorso cicloturistico tra il fiume Bacchiglione e il mare, compreso attraversamento in barca da Chioggia all'isola di Pellestrina. Sull'isola il percorso disegna il perimetro della terra emersa e si ritorna sullo stesso percorso.
Si parte da Brenta d'Abbà, appena fuori dalla Romea, si imbocca la ciclabile ben segnalata che corre sull'argine del fiume. Si supera l'oasi naturalistica di Ca' di Mezzo che si intravede sulla dx e si prosegue per alcuni km prima di prendere il solo ponticello ciclabile che porta il percorso sull'altro argine fino all'asfalto, da imboccare a sx per attraversare il ponte e subito a dx sull'argine su sterrato se l'erba non è troppo alta ed invasiva (...) altrimenti si corre a fianco delle auto sulla Romea fino al successivo ponte con corsia ciclabile, si rientra nel traffico verso sx e alla rotonda alla prima a dx, seguendo le indicazioni della ciclabile che prosegue in un basso sottopassaggio e su strade secondarie porta verso una rotonda in cui si prosegue dritti e a sx seguendo i cartelli della ciclabile. Si raggiunge velocemente la ciclabile dedicata sul mare che conduce a Chioggia centro. Dal porto molte barche e taxi conducono a Pellestrina in circa 15min. L'isola si percorre da Sud a Nord e viceversa su percorsi ciclabili segnalati, passando in luoghi pittoreschi e molto gradevoli. Chiesette, un museo, spiagge selvagge e ristorantini invitano a numerose soste. Il percorso del rientro è lo stesso dell'andata.


Rigolato - Malga Tuglia - CAI 227

23-06-2018
32km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, facile. Dislivello 1250m
Percorso con una parte iniziale in piano o leggera salita tra asfalto e carrarecce, poi salita verso Malga Tuglia nolto ripida tra rampe cementate e sterrato sconnesso, sentiero in saliscendi e discesa fino a Piano di Vas, risalita meno ripida della precedente e discesa su sentiero nel bosco paragonabile a un bike park su percorso di gara di una gara di Carniabike.
Si parte da Rigolato e si risale la valle su asfalto, deviazione sulla vecchia strada per evitare la galleria, si continua a salire su asfalto fino al nucleo di Temerat, in cui si prende a sx la carrareccia parallela all'asfalto e si prosegue oltre Forni Avoltri. Si evita il circuito di biathlon tornando brevemente su asfalto fino al primo tornante, in cui si procede su sterrato fino ad un bivio in cui si sceglie la prima rampa a sx che sale sterrata e poco dopo aumenta la pendenza alternando tratti cementati ad un fondo sassoso e irregolare. Nessun respiro, nemmeno i tornanti concedono pause. A tratti il bosco si dirada permettendo di ammirare il panorama sulla valle. Dopo circa 4km inizia un saliscendi con solo alcune rampe e in breve si raggiunge la radura da cui si ammira la cima del Munte Tuglia ed il tetto della malga. Pausa in malga e si riparte sul sentiero CAI 227 in direzione Rigolato, prima su prato, poi tra rocce e bosco con scorci sulla valle, in saliscendi quasi completamente ciclabili. Ultimo tratto in discesa tecnica nel bosco fino alla carrareccia che porta ad un bivio con strada asfaltata, che si percorre brevemente in salita per imboccare una traccia sull'erba, percorso gara di Carniabike, che conduce nel bosco (alcuni alberi abbattuti obbligano a scendere) e ad una carrareccia che sale a dx con pendenza non eccessiva su fondo compatto immersi nel bosco. Un paio di km e la strada si stringe a sentiero e inizia a scendere. Nessuna indicazione ma si segue la traccia di bici nel bosco in discesa, divertentissimo quanto un bike park tra canalette e un letto di aghi di pino. Si sbuca su una nuova strada da boscaioli che si lascia subito dopo verso dx su stradina che scende nel bosco e ridiventa sentiero scendendo deciso verso Rigolato.

martedì 19 giugno 2018

Nevegal - Monte Faverghera - Col Toront - Col Visentin - Trail 9 - Trail 3 - Bike Park

16-06-2018
25km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1200m
Salite su asfalto, ultimo tratto su rampe ripide in cemento e sterrato, saliscendi in cresta con panorama mozzafiato, discesa su sentiero selvaggio, risalita su sterrato e asfalto, discesa su pista "light" del Bike Park.
Si parte dal piazzale di Nevegal, si imbocca la salita su asfalto verso La Casera, si prosegue oltre su rampe ripide in cemento a tratti oltre il 20% alternate a sterrato irregolare tra i pascoli. Si raggiunge la prima cima del Monte Faverghera con panorama a 360° sulle valli attorno e con vista sulle cime molto più alte che vi si affacciano. Si prosegue in saliscendi in cresta si sentiero e pascolo, ciclabile fino al Col Taront e poi in parte a piedi, per poi scendere leggermente e risalire sul Col Visentin, la cima più alta. Dopo la pausa si scende sul sentiero identificato da alcuni cartelli (trail 9). Primo tratto in freeride su prato con traccia accennata nell'erba alta, poi all'incrocio (attenzione ai cartelli staccati, si trova solo il palo) si prende a dx il trail 3 che scende nel bosco. In questo periodo non sono frequentati nè puliti, ma molto piacevoli e quasi del tutto ciclabili. Si prende poi la carrareccia che risale fino all'arrivo del primo tronco della seggiovia; si risale ancora sulla ripida carrareccia che la costeggia per poi prendere in leggera discesa la strada bianca che ci riporta sulla comunale fatta in precedenza. Si risale di nuovo su asfalto fin oltre al la Casera fino ad incrociare a dx il sentiero 14 Praloz adattata a pista da enduro "light" del bike park che ci porta fino al parcheggio.

lunedì 11 giugno 2018

Forni di Sotto - Casera Chiampuz - Sentiero dei cacciatori

02-06-2018
20km - Asfalto 20% - Sterrato 80%, medio impegnativo. Dislivello 1100m
Salite su sterrato con pendenza importante e senza respiri per la maggior parte del dislivello. Salita su sentiero quasi completamente non ciclabile fino a Casera Chiampuz. Discesa sullo stesso sentiero per poi imboccare il Sentiero dei cacciatori, poco battuto e per buona parte non ciclabile con grandi pendenze nel bosco.
Si parte da Forni di sotto, zona industriale, ci si allontana dal paese e si imbocca la discesa su asfalto rovinato che porta all'attraversamento del torrente e risale subito ripido in salita per diventare subito sterrato irregolare. Barriere in cemento fanno intuire che il ponte non è attraversabile da auto, mentre la salita è sfruttata da boscaioli per il recupero del legno. Il bosco rimane fitto per tutta la salita nascondendo il panorama, che inizia con pendenze attorno al 20% per calare leggermente, con pendenza media comunque superiore al 10%. Nei pressi della cima la pendenza diminuisce ancora, si percorre un tratto un falsopiano e si prosegue su sentiero verso Malga Chiampuz, il bosco lascia posto alla radura e al prato costellato di rocce. Solo parzialmente ciclabile si tratta di un sentiero sconnesso e piuttosto pendente. Ci si trova improvvisamente in un anfiteatro di cime che fanno da cornice alla casera. Dovuta pausa e si ridiscende sullo stesso sentiero (quasi del tutto ciclabile in discesa) fino poco oltre un bivio di sentieri segnalati con tabelle in legno. A sx appena accennato con due piccoli segni bianco-rossi scende il Sentiero dei Cacciatori. Un gran numero di segni CAI permettono di non perdere la traccia appena accennata (a giugno 2018) coperta di foglie. Molti punti esposti e stretti, non ciclabili come alcuni tornanti molto stretti. Molti alberi abbattuti rendono ancor più difficile identificare la traccia, ma con calma si scende fino al corso del Tagliamento. Si attraversa un torrente e poco dopo il fiume verso Borgo Vico e il centro di Forni di Sotto.

lunedì 4 giugno 2018

Cervignano del F. - Grado - Monfalcone - Trieste - Muggia - Koper - Izola - Piran (FVG1 - FVG2 - battello - R8 - treno)

03-06-2018
160km - Asfalto 60% - Sterrato 40%, facile. Dislivello 300m
Percorso quasi completamente su ciclabili asfaltate e non, molto piacevole, da affrontare in una giornata piena viste anche le coincidenze con traghetti e treni. Andata da Cervignano a Pirano percorrendo la FVG1 fino a Grado, la FVG2 fino a oltre Monfalcone su ciclabile, poi sulla "dannata" SS14 e la costiera fino in centro a Trieste, battello fino a Muggia e sulla costa fino a Pirano. Ritorno sulla strada principale fino a Portoroz e sulla R8 (Parenzana) fino a Muggia dove si riprende il battello. infine treno da TS a Cervignano.
Si parte da Cervignano stazione e si imbocca subito la ciclabile Alpe Adria (FVG1) dedicata alle sole bici d'un fiato fino a Grado, dopo una piccola pausa in centro si prosegue sull'asfalto in direzione Trieste sulla FVG2, dopo un paio di semafori sulla sx riprende la ciclabile dedicata che si segue fino a Grado Pineta, in cui si svolta a dx e si attraversa l'abitato. La pista dedicata continua sulla dx della strada e conduce dopo il ponte sulla laguna a dx verso Fossalon. La ciclabile prosegue a dx al successivo incrocio fino a costeggiare l'argine (si può anche salire in cima sulla ghiaia fino in fondo) oppure si può tagliare sulla strada (poco trafficata) fino a ricongiungersi alla FVG2 accanto all'argine che risale a Nord-Ovest. Si svolta a dx sulla strada principale solo per oltrepassare il ponte e subito a dx su sterrato per una divagazione nelle campagne, un ulteriore superamento di un ponte sulla principale e di nuovo a dx su sterrato per raggiungere di nuovo l'argine. Tutti gli incroci sono tabellati ufficialmente, con alcune indicazioni sulle distanze dai paesi. Dopo un tratto in una zona apparentemente selvaggia si sbuca a Marina Julia, la spiaggia di Monfalcone, attrezzata e pulita. Si segue la ciclabile verso Monfalcone in linea retta fino oltre il ponte sul canale navigabile, subito dopo Fincantieri. Qui si può scegliere (ma non ci sono indicazioni) tra la strada principale verso Trieste o, più saggiamente, sull'argine cementato del canale fino in fondo. Riappaiono le indicazioni per l'FVG2 e a terra che conducono attraverso strade asfaltate secondarie in zona industriale e fanno superare con dei zig-zag le rotaie di servizio, fino a giungere al cavalcavia di immissione sulla SS14, tra due capannoni e una darsena. Non c'è possibilità di scelta, sono finite in modo imbarazzante le indicazioni della FVG2 e non resta che immettersi nel traffico per oltrepassare Duino, Sistiana, Porto Piccolo, imboccare la strada Costiera e scendere verso Miramare, Barcola dove finalmente si trova a sx e successivamente a dx la ciclabile su marciapiede che a tratti ci accompagna fino in centro a Trieste. Una variante avventurosa da mountain bike potrebbe essere imboccare il sentiero CAI1 dalla Costiera, a salire a sx poco dopo un park sulla dx tra la Costa dei Barbari e la spiaggia Le Ginestre. Da qui si sale brevemente e si imbocca una caccareccia verso la strada per Aurisina e a dx per la Strada della Salvia e il Bosco San Primo e Prosecco e rimanendo in quota si può scendere solo successivamente in città (parzialmente descritto qui). Al porticciolo quasi di fronte a Piazza Unità si sale a bordo della piccola nave per Barcola e in mezz'ora si risale in sella. Due possibilità: Ciclabile Parenzana a qualche km a sx o la costiera più trafficata a dx. Scelgo la seconda per l'andata e con la vista sul mare prima e sui vigneti poi si affrontano i saliscendi su asfalto che conducono alla discesa verso Koper in zona porto dopo aver sfiorato Lazzaretto e Ankar. Si imbocca la stretta asfaltata a dx che conduce ai piazzali di deposito delle auto e si prosegue su sterrato a sx e poi dritti alla prima rotonda e a sx alla seconda. Si sale sul cavalcavia e si incontra a dx il cartello R8 della ciclabile Parenzana. Si seguono le indicazioni raggiungendo la zona commerciale di Koper e, sempre su ciclabile dedicata, la famosa ciclabile Koper-Izola sul mare, strada rubata alle auto e a completa disposizione di bici e pedoni fino alla cittadina successiva. All'incrocio in cui la R8 svolta a sx io decido di proseguire dritto e cercare di rimanere il più possibile vicino al mare. Dopo la darsena si risale all'interno per tornare subito sulla spiaggia fino all'entrata del campeggio, in corrispondenza del quale è necessario ritornare sulla strada e scendere di nuovo su sterrata e sentiero sulla dx verso la spiaggia. Si imbocca l'asfalto per risalire ripidi e, tagliando Strunjan, scendere altrettanto ripidi a sx e rimanere sulla strada più vicina all'acqua fino ad un tornante in cui è indicato un sentiero a dx nel bosco, da imboccare per raggiungere uno stretto asfalto che a dx porta nuovamente sugli scogli e la classica piattaforma in cemento che fa da lungomare e conduce in breve a Piran. Dopo la dovuta pausa si sale su asfalto seguendo le indicazioni per Portoroz, si ridiscende e si percorre il lungomare fino a trovare le indicazioni per la ciclabile R8 per il ritorno. Alcune rampe in salita e tratti in piano, su ciclabile asfaltata e godibilissima riportano a Izola, dalla quale si ripercorre la strada dell'andata per poi continuare la seguire la ciclabile fino a Muggia. Solo gli ultimi km sono su asfalto trafficato fino al porto. Si riprende la nave fino a Trieste e con un breve trasferimento su asfalto (meglio se attraverso i parcheggi sul molo e poi a fianco del molo 14) si raggiunge la stazione dei treni per salire sui vagoni che riportano a Cervignano. Attenzione agli orari dei traghetti (nel weekend ci sono meno corse) e dei treni (idem). Si possono ingannare le lunghe attese con le mille attrattive turistico-gastronomiche della città.



Lestans - Sequals - Toppo - Col Manzon - Travesio (parziale Ovest Tiliment Marathon 100km)

02-06-2018
40km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1000m
Salite su asfalto, sterrato e sentieri, discese su fondi simili, carrarecce in pianura scorrevoli.
Si parte da Borgo Ampiano, si gira a dx verso il campo sportivo e si risale su sentiero verso il cimitero di Lestans. Dietro il cimitero sale una carrareccia molto pendente e sconnessa sulla collinetta boscosa e ridiscende su sentiero scorrevole sul lato opposto. Si risale sulla collinetta di fronte su sentiero ripido, si prosegue in saliscendi e in discesa ancora su sentiero. Un lungo tratto in pianura fino a Sequals per salire sul Col Palis sui numerosi sentieri ripidi che tagliano il bosco, si scende a Solimbergo per risalire verso il castello del borghetto della pedemontana, restaurato per quanto riguarda i ruderi delle mura esterne e una torre. Si continua a salire (a tratti non ciclabile) per poco fino alla cima del colle e si scende nuovamente su sentieri fluidi fino a Sequals. Su carrarecce si attraversa la piana a ridosso delle prealpi, si raggiunge l'asfalto nei pressi di Travesio e si risale verso Toppo, in cui si imbocca una salita su sterrato molto ripido e senza respiri fino nei pressi della cima di Col Manzon, saliscendi su sentiero e poi discesa decisa, mai troppo pendente e molto fluida. All'asfalto si segue la strada più breve per Lestans.



Percorso in dettaglio