lunedì 28 ottobre 2019

Forni Avoltri - Frassenetto - CAI169 - M.te Ombladet - sentiero Strado dai Soldatz

26-10-2019
21km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1400m
Percorso cicloalpinistico con i primi 900m di dislivello a pendenza media (anche se con molti schianti di alberi da superare) e gli ultimi 500m di dislivello di forte pendenza su sentiero, in cui è possibile solo spingere. Discesa sull'altro versante su sentiero su prato pendente e tecnico, seconda parte molto più scorrevole nel bosco.
Si parte da Forni Avoltri, parcheggio presso la chiesa, si sale su strada asfaltata verso Collina. Prima di entrare a Frassenetto sulla sinistra si prende la pista forestale che porta a C.ra Vas. Ad oggi la pista presenta il rifacimento del ponte sul rio di Frassenetto quindi bisogna un po' ingegnarsi nell'attraversamento; poi la pista presenta ancora molti schianti di Vaia che non sono ancora stati rimossi. Si riesce comunque a scavalcare e/o ad aggirarli rallentando la salita in sella.
Giunti a C.ra Vas si prosegue per la pista ricongiungendoci con la pista che sale da Sigiletto (Cai 169). Girando a sinistra si arriva subito a C.ra Monte Buoi. Da ora il sentiero Cai 169 diventerà poco pedalabile, ma il panorama ripaga della salita a spinta (circa 500 m di dh in 1h1/2). Meritevole è la salita lungo la cresta fino alla Cima Ombladet (m. 2255) da cui la vista si staglia a 360° dal Peralba al Volaia fino al Coglians.
Si ridiscende in sella lungo la cresta fino al bivio e si gira a sinistra lungo il cai 169 verso la forcella Ombladet, ma, attenzione, dopo i primi due tornantini, in prossimità di un palo di ferro senza cartello girare a destra (segno freccia rossa su pietra). Ha inizio uno spettacolare sentiero denominato "Strado dai Soldatz" che attraversa la cresta del Belvedere con tornanti erbosi (attenzione alle zolle) prima di immergersi in un fantastico bosco fino a Collinetta. La successiva discesa a Forni è poi tutta su asfalto a parte una taglio per una campagnola prima di Sigiletto.
Un particolare GRAZIE a chi ha ripulito questo sentiero rendendolo completamente ciclabile (cooperativa Menaus)


lunedì 21 ottobre 2019

Kanal enduro MTB sul bagnato

19-10-2019
18km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: difficile (bagnato). Dislivello 500m
Percorso parziale del previsto giro Kanal Enduro MTB a Kanal d'isonzo. Salita su sterrato e discesa su sentiero nel bosco, difficile solo in caso di pioggia come nel nostro caso.
Si parte da Kanal, park del campeggio, si attraversa il ponte e a sx si sale su asfalto per prendere la prima sterrata a dx dopo un paio di km. Si sale con pendenza media nel bosco senza godere di panorama fino alla cima del monte in cui si trova un grande bacino artificiale e un piccolo edificio, da cui si parte per il sentiero, per pochi metri in salita su erba (spingismo) e in discesa su trail con pendenze a tratti elevate, ma non difficile se non a causa del clima infausto che rende impossibile rimanere in piedi. Al termine del primo tratto decidiamo di scendere sulla carrareccia dell'andata fino a Kanal. Menomale che ad attenderci al ristoro dell'arrivo ci attendono Goulash suppe e vin brulè.

giovedì 17 ottobre 2019

Trieste - Muggia - Traversata Muggesana 2

12-10-2019
40km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: media. Dislivello 1100m
Percorso sull'altopiano carsico, rampe con pendenze importanti su asfalto e sterrati, sentieri su roccia e nei boschi. Andata da Trieste a Muggia e ritorno in nave per godersi le rive in occasione della Barcolana.
Variante del percorso descritto qui.
Si parte dal park del porticciolo di Barcola, si sale dalla ripida Salita di Contovello, si percorre per poco Via Friuli  e si prosegue alla prima a sx su sterrato verso la Strada Vicentina (la preferita dai runners triestini) che si percorre a dx fino a Opicina, per poi proseguire in salita a sx verso il camping. Si oltrepassa il suo ingresso e si scende fino alla seconda salita sterrata a dx, per salire verso il Monte Belvedere (antenne TV) con appagante panorama sul golfo e procedere in continuo saliscendi aggressivo attraverso boschi e allevamenti (sempre on contrassegni CAI) fino ad attraversare mediante sottopassaggio una grossa strada asfaltata. Si procede in salita e poi in saliscendi fino al Sincrotrone, che si aggira sulle strade di servizio e, imboccata una stretta e seminascosta sterrata a sx, si raggiunge Basovizza, che si attraversa anche oltre le due asfaltate che portano in SLO per dirigersi verso la Val Rosandra su sterrato. Si giunge al ciglio della valle e si percorre il sentiero che riporta verso l'entroterra, con magnifico panorama sulla gola e, dietro, sul golfo. Sentiero molto divertente, tra terra, arbusti e rocce, con ultimo tratto in discesa fino all'asfalto che a sx sale a San Lorenzo / Jezero, in cui si imbocca il sentiero tra strette pareti in muro a secco a dx, con contrassegni CAI. Impegnativo per fondo roccioso e pendente e molto divertente, porta in breve a Bagnoli, passando per il rifugio Premuda. Si scende su asfalto, a sx e poi nuovamente a sx verso Crogole in cui si imbocca la prima salita ripida a sx che diventa in breve sterrata e supera Dolina, si prosegue in saliscendi fino a sboccare su asfalto e imboccare subito il Trail Pivo, nonostante sia stato chiuso da gente intollerante con assi di legno. Divertentissimo e piuttosto lungo percorso enduro, molto scorrevole. Si riguadagna l'asfalto nei pressi di Caresana per riprendere un altro sentiero in discesa dopo il cimitero, molto divertente. In breve si incrocia l'asfalto, sx e alla prima sterrata a dx verso la ciclabile di Nognere che porta ai laghetti in direzione Muggia. Si pedala tra la vegetazione fino a raggiungere l'asfalto, in cui si segue per Plave, per poi abbandonare poco dopo l'inizio della salita su sterrata a dx, che diventa in breve ostica per pendenze impegnative con fondo molto sconnesso. Contrassegnata con i cartelli della Traversata Muggesana conduce con non poca fatica ad una cava e al paese di Santa Barbara, dal quale si scende su asfalto per Muggia, dove si può salire sulla nave che porta a Trieste per evitare la triste FVG2.


giovedì 10 ottobre 2019

Ugovizza - Sella Bistrizza - Nordio - Malga Priu

05/10/2019
26 km - 50% asfalto, 35% single track, 15% sterrato; condizione fisica: medio; difficoltà tecnica: impegnativo, S2 e S3; dislivello m. 1.300.
Partenza da Ugovizza, si sale per asfalto lungo la Val Uqua per prendere poi a destra la Val Filza Bassa e si sale sempre per asfalto con pendenze contenute fino alla Cappella di Saint Urbertus (Rotonda). Da qui inizia lo sterrato che sale verso la Acomizza giungendo fino all'omonima malga in territorio austriaco. Saliamo sul sovrastante colle erboso che delimita il confine per scendere in free ride verso la carrareccia che, attraversando Sella Pleccia, prosegue in salita a Sella Bistrizza. Dalla sella ritorniamo in territorio italiano percorrendo il sentiero CAI 403/507 che ci porta al rifugio Nordio; il single trail è particolarmente scorrevole con tratti di S2 e si può fare tutto in sella. Dal rifugio scendiamo lungo la strada fino ad un ponticello sul torrente Uqua dove si può prendere un sentiero segnato bianco-rosso che tagliando i tornanti sbuca nella carrareccia (diff. S3) attraversando il torrente a piedi. Si prosegue su prato recintato per sbucare al parcheggio del rifugio. Proseguiamo in discesa su strada asfaltata fino al guado del torrente Uque in prossimità della confluenza del torrente Perinu; sulla destra oltrepassiamo il guado ed iniziamo a salire su rampe decise per immergersi in una splendida vallata che ci porta al rifugio Gortani; si prosegue lungo la strada di servizio al rifugio per poi svoltare a destra per risalire a malga Priu dove sostiamo per la visita di costruzioni ad uovo appese agli alberi dedicate a sauna. Dalla malga si scende su prato per prendere il super sentiero 504 (difficoltà S2) che scende ad Ugovizza congiungendosi a quota 1000 al sentiero che scende da Mezesnik. 

lunedì 7 ottobre 2019

San Quirino - Monte Matajur - Matadown

28/09/2019
39 km - 50% asfalto, 45% single track, 5% sterrato; condizione fisica: duro; difficoltà tecnica: impegnativo, S2 e S3; dislivello m. 1.500 di cui 1.200 in in bici e 300 spingismo.
Salita la rifugio Pellizzo su asfalto, poi in cima Matajur e lunga discesa tecnica su percorso matadown 2019.
Si parte da Ponte San Quirino (m. 150) e si prende la strada provinciale per Savogna, oltrepassato l'abitato di Savogna si sale diritti seguendo sempre la strada provinciale dell'Alberone fino a Ieronizza dove la abbandoniamo per una salita alternativa passando per gli abitati di Dus e Masseris dove si prende la strada principale che sale da Cepletischis giungendo fino a Montemaggiore. Da qui inizia la parte di salita più impegnativa che ci porta al rifugio alpino Guglielmo Pellizzo (m. 1.325). Dopo un meritato riposo si inizia la salita a spinta lungo il sentiero che parte alle spalle del rifugio, facendo attenzione al primo bivio di proseguire a destra; la salita è diretta alla chiesetta e trova dei passaggi in certi punti faticosi dove bisogna caricare la bici in spalla (circa 40 min.). Si giunge alla chiesetta del Cristo Redentore in cima al monte Matajur (m. 1.641). Da qui inizia la lunga discesa sul percorso della Matadown: la prima parte a zolle e salti ci porta fino al rifugio Dom na Matajure dove si svolta a destra per imboccare il sentiero 749; dopo 3 km 1/2 e attraversato il Monte Glevizza si attraversa una strada asfaltata per procedere su sentiero. Alcune brevi salite costringono a scendere, altri saliscendi invece si fanno in sella grazie alla spinta delle discese. Si giunge a un quadrivio presso sella San Giorgio e si prosegue diritti sbucando al km 34 sulla carrareccia di Sorzento. Ora proseguiamo diritti lungo la strada verso San Pietro al Natisone e in breve raggiungiamo Ponte San Quirino.