lunedì 25 maggio 2020

Montereale Valcellina - CAI988 - Casera Rupeit - M02 sent. giallo-blu

23-05-2020
18km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 900m
Itinerario in ambiente prealpino, con salita prima su asfalto a pendenza media costante, poi su sentiero solo per metà ciclabile fino a Casera Rupeit, sentieri prima tecnici e impegnativi, poi molti fluidi in discesa. Molto panoramico sulla pianura pordenonese.
Si parte da Montereale Valcellina e si sale su asfalto in direzione Osservatorio astronomico, comoda salita a pendenza media e costante, con alcune rampe senza eccessi. Man mano che si sale la vegetazione si dirada e si aprono alcuni punti panoramici sulla pianura e sul Cellina, meravigliosi per una giornata tersa.
Mantenendo la principale l'asfalto diventa sterrato e poi sentiero, CAI988, che sale nel bosco con traccia all'inizio non ben visibile e segnali sbiaditi sugli alberi, ma su fondo pulito. Fin da subito non ciclabile, lo ridiventa per un tratto centrale con pendenza non eccessiva prima di sbucare sui prati, con traccia scavata e molti massi affioranti, oltre a pendenza accentuata. Circa mezz'ora di spingismo e si raggiunge il bivio con il sentiero giallo-blu che scende a Grizzo, solo allora si può ammirare la Casera Rupeit su un interessante punto molto panoramico. Breve sosta e si scende sul giallo-blu, su prato, anche questo scavato e con molti massi affioranti. Primo tratto tecnico S2-S3, poi si addolcisce nei pressi dell'altura erbosa sottostante e continua così nel bosco, con fondo molto pulito e disegno molto fluido e divertente. Si attraversa tre volte una carrareccia per gettarsi nel proseguio sempre divertente, talmente veloce che si raggiunge in breve l'osservatorio astronomico. Si imbocca un altro sentiero vicino alla cartellonistica, ancora veloce ma un po' più tecnico, che porta in un attimo a Grizzo.

martedì 19 maggio 2020

Villaggio del pescatore (Duino) - Monte Ermada - Monte Sambuco - San Pelagio (Parziale Trail della bora)

16-05-2020
40km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 500m
Itinerario turistico reso un po' più impegnativo per i sentieri sconnessi con rampe di forte pendenza sul Carso, soprattutto nei tratti comuni al percorso del mitico Trail della Bora. Panorama spettacolare durante il rientro verso il mare, per il resto si è quasi sempre immersi nelle pinete e nel bosco.
Si parte dal porto del Villaggio del pescatore, vicino a Duino, da cui si sale verso Nord, su asfalto che poi diventa sterrata e sentiero nei pressi delle foci del Timavo, su oltrepassa la statale e si risale di fronte su asfalto. Subito dopo aver superato il ponte dell'autostrada si svolta a dx sempre in salita verso l'altopiano carsico. Vista la pendenza modesta c'è tempo per girarsi ed ammirare il mare dall'alto, panorama suggestivo. Alla seconda carrareccia si svolta a dx per dirigersi verso il paesino di Medeazza e, superate le case, subito a dx su sterrato e sentiero a sx. All'incrocio si svolta a dx tra alti cespugli e si prosegue su sterrato mantenendo la principale in saliscendi, si rasenta il confine e ad un incrocio di sterrate e sentieri, lasciando a dx una delle cime dell'Ermada, si taglia a sx su sentiero in discesa, sconnesso e con fondo impegnativo, che prosegue sul percorso del Trail della Bora, in parte su sentiero e in parte su carrareccia. Si sale leggermente su sentiero fino in cima al Monte Sambuco e si segue il CAI 3, per poi proseguire sul confine su sentiero ben battuto fino alla prima carrareccia con valico in cui si svolta a dx. Alla successiva a sx seguendo il trail, in continuo saliscendi con rocce a tratti insidiose e rampe ripide tipiche del luogo. Si riprende la direzione ovest nei pressi di Prepotto immersi nel bosco, si attraversa il borgo e si abbandona l'asfalto a sx per un sentiero che tra i cespugli scende fino alla ferrovia che si attraversa con attenzione per proseguire su traccia ben battuta per immettersi in una carrareccia che aggira il cimitero della Grande Guerra e al secondo sottopassaggio si supera l'autostrada, si sfiora Aurisina tenendosi sulla dx e si risale su sentiero e carrarecce, con un solo viadotto sull'autostrada, per tornare sull'asfalto a Sistiana, che si abbandona in direzione Adventure Park che si aggira a dx per proseguire su carrareccia in saliscendi prima e poi in leggera salita verso la Dolina del Principe. Si aggira il promontorio a sx e si imbocca un sentiero largo a sx che scende verso il mare. Panorama degno di nota sul castello di Duino e sulla costa, fondo sassoso ma facile, si attraversano ferrovia e autostrada per raggiungere l'asfalto a Duino per proseguire verso Nord-Ovest seguendo il Trail della Bora tra cespugli fitti e bosco, su fondo a tratti molto sconnesso. Dopo una breve digressione su sentiero molto selvaggio che porta su uno strapiombo sul porto, si riprende il sentiero precedente e al primo incrocio si scende verso il mare lungo un'ampia carrareccia, molto veloce e panoramica. Si rientra in breve al Villaggio.


lunedì 11 maggio 2020

Caneva di Tolmezzo - Fusea - Curiedi - Monte Spin - March trail

09-05-2020
20 km - Asfalto 60% - Sterrato 40%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 1000m
Itinerario con salita su asfalto, prima discesa su sentiero, risalita su sentiero e sterrato e discesa su secondo sentiero, molto scorrevoli e piacevoli, quasi del tutto ciclabili. Finalmente, dopo una così lunga attesa.
Si parte da Caneva di Tolmezzo e si sale su asfalto fino oltre Fusea con pendenza media e alcuni punti panoramici verso le cime circostanti. Si continua a salire sulla principale tra i pascoli, al primo incrocio si prosegue la salita a dx (plan dei Curiedi) in direzione Fornas, poi al successivo a dx, si supera la mitica bici-cartello per il monte Duron e si procede sempre su asfalto per circa 1km, finchè a dx si vede una traccia molto ripida su erba, che si pedala difficilmente fino alla sella soprastante e poco a dx si intravede l'imbocco di un sentiero non tabellato che scende tra i cespugli e poi nel bosco, all'inizio scavato e poi molto scorrevole, con alcuni tratti molto veloci alternati ad altri tortuosi (S1-S2), ottimo fondo e molto ben manutenuto, nonostante il momento storico. Si attraversa una carrareccia e si prosegue su sentiero, un po' più scassato e tecnico del precedente e con un paio di tornanti, fino ad incrociare un sentiero che sale a dx, che si segue per risalire (saliscendi piacevolissimo con alcune rampe) fino a riprendere  una carrarecia che sale per circa 500m verso Marcelie. Prima dell'abitato si sale a sx prima su carrareccia e poi su sentiero, che inizia con un breve verticale su prato a rischio ribaltamento, poi ci si immerge nel bosco e alla fine di nuovo molto ripido fino in cima al Monte Spin in cui si incontra un cartello con due scelte: Spin DH a sx o Terzo MTB a dx. Eloquente, tanto da farci scegliere il flow a dx, abbastanza tecnico fin da subito ma scorrevole (poco dopo si incontra un cartello March trail) che dà la possibilità di scegliere tratti più fluidi o più enduristici, con alcuni salti. Seguendo i tratti meno specialistici comunque ci si diverte un mondo in un ambiente selvaggio con il sentiero pulito e ben manutenuto e si giunge velocemente al cimitero di Terzo, da cui si imbocca la ciclabile FVG8 che riporta al fiume e poi fino a Caneva.