12/13/14-05-2023
108km+102km+104km, 30% asfalto-60% sterrato-10% sentieri. Dislivello 2600+1700+1650m, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: facile/medio impegnativo
Percorso a tappe su carso italiano e (soprattutto) sloveno, con la maggior parte del percorso in ambiente selvaggio e pochissima civiltà. Difficoltà aggiuntiva per l'intero percorso sotto pioggia battente.
Primo giorno - Doberdo'-Predmeja - 108km - 2600m dsl
Si parte dal Centro visite Gradina di Doberdo' del Lago e ci si dirige subito su sterrate strette e alcuni semplici single track fino all'asfalto che da San Martino del Carso sale alla cima del Monte San Michele, da cui si scende su sterrate più o meno dissestate fino a Gabria, si supera Miren e tra asfalto secondario e tratti sterrati in piano si raggiunge Nuova Goriza e si percorre la vecchia linea di confine fino a Solkan, si passa sulla nuova passerella sulla Soca e si percorre la splendida ciclabile asfaltata lungo il fiume fino a Kanal, si riattraversa il fiume e si inizia a salire dolcemente su asfalto fino a Avce, da cui si prende una sterrata che nel bosco accanto al fiume con brevi rampe riporta su asfalto per la prima vera salita (km60) fino oltre Siroko ove continua su sterrato nel bosco fino a Grudnica, da cui inizia una discesa e saliscendi su asfalto fino a Cepovan, dopo il quale si risale per la seconda salita (km78), dapprima di media pendenza su sterrato e poi, dopo Lovke, su asfalto più dolce con alcune rampe. Si prosegue oltre Krnica su asfalto secondario che diventa sterrato, immersi in una meravigliosa faggeta con tipiche rocce e doline carsiche, con rampe che si susseguono tra i saliscendi. Quota massima 1220m al rifugio di Caven (unico punto di appoggio dopo diversi km), sempre immersi nel bosco con connotazioni più alpine, da cui si scende su asfalto molto veloce fino a Predmeja.
Secondo giorno - Predmeja-Pivka - 102km - 1700m dsl
Si parte da Predmeja salendo subito lungo ripide rampe su asfalto e addentrandosi quasi subito nel bosco, con il fondo che diventa sterrato e la pendenza che a tratti diminuisce, con umidità fastidiosamente stagnante in condizioni meteo avverse, seguita da discesa con fondo più compatto che porta al primo paese, Zadlog (km18), nella valle erbosa in cui si susseguono su asfalto alcuni paesini e, dopo Crni Vrh, si risale con media pendenza nuovamente verso una località sciistica e tra piacevoli distese erbose si scende fino a Bukovje e ci si immerge nella civiltà davanti al famoso castello nella roccia di Predjama. Su stradine sterrate con fondo anche mosso si prosegue per poi riprendere l'asfalto secondario che attraversa in saliscendi Landol, Studeno, Rakek per entrare nel Notranjski Regijski park a Dolenje Jezero e lambire il lago Cerknisko e percorrere la penisola, attraversare il piccolo borgo Otok e, dopo il ponte e un altro tratto a poca distanza dal lago, affrontare l'ultima salita della giornata, di media pendenza su sterrato immersi nel bosco, seguita da una discesa di poca pendenza con alcuni rilanci, con la larga valle che si apre prendendo velocità. Si pedala in pianura attraversando Trnje e in breve si raggiunge il paese più grande fin'ora incontrato, Pivka, meta del secondo giorno.
Terzo giorno - Pivka-Doberdo' - 104km - 1650m dsl
Si parte da Pivka su asfalto tra i prati e, dopo una breve morbida discesa si affronta la prima dolce salita tra alberi e pascoli, successiva discesa e saliscendi, il ponte a Skoflje ed inizia la seconda salita, più lunga e divisa in due, la prima parte di media pendenza su asfalto non molto trafficato tra gli alberi, poi un tratto in saliscendi fino a Mislice (che non si attraversa) con qualche radura erbosa dopo Ostrovica fino a Artvize, in cui si devia su sterrata verso il Monte Krizandrev con fondo mosso, che peggiora nella successiva discesa fino a Rodik, in cui si prende l'asfalto trafficato per poco per poi continuare la discesa su sterrata nei pressi di Kozina. Si riprende asfalto secondario e seguendo le indicazioni ciclabili si raggiunge l'ingresso alla ciclabile Cottur, sterrata compatta che in discesa rilassata con panorama sulla Val Rosandra porta in centro a Trieste. Si risale al Colle di San Giusto, gradini e stradine per passare in Cavana e in Piazza Unità, sempre spettacolare, a cui segue il triste Viale Miramare (finchè non sarà possibile passare per il Porto Vecchio) e raggiungere Barcola e risalire sulla Costiera nel traffico (dopo il tratto di ciclabile) fino a Grignano in cui si sale sulla piacevole Via del pulcino che in saliscendi e feroci rampe porta a Santa Croce, ove si imbocca la Via della Salvia per Aurisina. Gli ultimi 20km sono di puro Carso, tra sterrate sconnesse, asfalto secondario e sentieri non del tutto ciclabili. Dopo le cave si continua su asfalto, si imbocca un sentiero con rampe tra le doline nel bosco fino a San Pelagio, sterrate in saliscendi fino a Malchina, si passa accanto al Monte Ermada, Medeazza e accanto alle Quote, per finire su un sentiero nella steppa (inzuppata vista l'abbondante pioggia) che porta a Jamiano, un ultimo tratto in dolce salita accanto al lago di Doberdo' e in breve si raggiunge Doberdo'.