29-12-201817km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1000mPercorso con salita su asfalto fino oltre Malga Poccet e discesa su sentiero (CAI 601) impegnativo e parzialmente ciclabile, con forti pendenze e poca manutenzione.
Variante del percorso descritto qui.
Si parte dal ponte di Pietratagliata e si sale su asfalto in direzione Malga Poccet, con pendenze medie e vari respiri. L'ultimo km è molto panoramico e piacevole. Si prosegue oltre Malga Poccet e si raggiunge in breve uno stavolo a dx, nei pressi del quale in discesa a sx si imbocca un breve sentiero con fondo di aghi di pino che riporta sulla strada fino alla Malga, subito dopo a dx si sale su sterrata che porta ad un bivio in cui si imbocca a sx una discesa nel bosco segnalata debolmente (CAI 601) con traccia appena accennata e alcuni schianti di alberi non recenti. Tornanti stretti, forte pendenza e sentiero stretto ed esposto non permettono di rimanere sempre in sella, ma si tratta di una sfida alla tecnica di guida. Con fondo asciutto il grip è buono e permette di osare. Migliora nell'ultima parte, fino al guado che riporta sull'asfalto nei pressi di Pietratagliata.
24-12-201822km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, impegnativo (in discesa causa fango) . Dislivello 950mPercorso su asfalto, sentieri e sterrata in salita fino allo Sveta Gora, discesa su sentiero sassoso e fangoso a tratti artificiale (enduro trail), risalita sul Monte Skabrjiel su fondo sterrato, pendente e fangoso e discesa su un tratto naturale nel bosco, ancora sassoso ed ultimo tratto su percorso artificiale enduro fangoso in palude. Consigliabile con tempo asciutto.
Si parte dal park del centro di kajak di Solkan, si prende il sentiero che passa sotto il ponte e si risale verso l'asfalto. Al semaforo si attraversa e si sale su asfalto in direzione Sveta Gora fino al primo tornante, in cui si prosegue dritti su sentiero in leggera salita, con fondo irregolare ma completamente ciclabile fino ad incrociare la sterrata che sale in cima verso dx con tratti a forte pendenza. Si raggiunge in breve il santuario e dietro la costruzione parte un breve sentiero scalinato che ridiscende verso l'asfalto che riporta al santuario, si risale e si scende qualche metro sulla sterrata fatta in salita per prendere il primo sentiero a sx che con fondo sassoso e fangoso, con alcune sponde artificiali tipiche di percorso enduro scende fino al primo incrocio in cui si sceglie la dx, non più frequentato da bici, parzialmente ciclabile, fino all'asfalto che si scende per risalire dopo la rotonda verso l'abitato di Preval e poco dopo si abbandona per la sterrata ripida e con fondo inizialmente compatto sale a dx. Il fango sotto la pietra sminuzzata del fondo si avvinghia alle gomme e rende la salita più impegnativa con tempo umido. 300m di dislivello senza tornanti, con deviazione verso la cima su sterrata erbosa a dx e panorama invidiabile dalla cima, in cui fli sloveni hanno pure costruito una scala pari a 4 piani per godere dello spettacolo. Si scende lasciando la scala a sx su fondo misto sassoso nel bosco, pendente e con fondo a tratti insidioso fino all'asfalto della salita. Si riprende la rotonda per scendere verso Solkan e dopo pochi metri a sx su sentiero enduro con sponde artificiali, inizialmente asciutto, fluido e piacevole, poi sempre più insidioso quando si entra nella zona paludosa, con forti pendenze su fango. Si raggiunge il corso del fiume e si segue il sentiero sotto i due ponti per tornare al punto di partenza.
22-12-201824km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1100mPercorso misto con ciclabile in piano fino a Carnia, salita su asfalto e sterrato oltre Tugliezzo, discesa su sentiero fino ad intercettare la strada sterrata ripida che sale al Monte Stivane e discesa su sentiero fino a Povici, ultimo tratto su asfalto fino a Resiutta. Variante del giro descritto qui.
Si parte dal park di Resiutta e su ciclabile CAAR si scende verso Carnia, si evita il sottopassaggio verso Moggio e si prosegue sulla vecchia strada a sx della nuova, per poi sbucare sulla statale che si percorre per qualche km per poi prendere un sentiero sulla sx che conduce a Carnia paese evitando lo svincolo di Stazione Carnia. Si prende la direzione Tugliezzo e si sinizia subito a salire su stretto asfalto con numerosi tornanti, pendenza media. Superato l'abitato di poche case si scende e risale su strada che diventa sterrata verso gli stavoli Cuel Lunc dopo i quali si scende su sentiero non totalmente ciclabile, con guado ora messo in sicurezza su un torrente e risalita verso gli Stavoli Verzan, oltre i quali si scende decisamente su fondo sassoso e di sottobosco verso la strada ripida sterrata che risale al Monte Stivane e ai relativi stavoli su radura erbosa. All'incrocio a sx verso Povici. La discesa è su sentiero largo e incredibilmente divertente (da alcuni eletto a miglior sentiero della Carnia), con tornanti della giusta pendenza e con un fondo tali da renderlo fluidissimo e non troppo tecnico. Rapidamente (troppo) si giunge al ponte sospeso che porta a Povici e successivamente su asfalto fino a Resiutta.
15-12-201823km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1250mPercorso in salita verso il Cuarnan quasi totalmente su asfalto, ultimo tratto su carrareccia e sentiero con 15min circa di spinta su pendenza notevole, discesa sullo stesso sentiero e su altri 2 sentieri anche tecnici e pendenti.
Si parte dal centro di Gemona, si procede su asfalto in direzione Monte Cuarnan, si sale con pendenza media e in alternativa si taglia su sentiero sterrato con pendenza 15-20% per metà salita, poi su asfalto fino nei pressi della Malga Cuarnan, a poche centinaia di metri da essa si segue il sentiero in salita ripida a dx che porta verso la cima del monte. Dal piazzale in cui termina la carrareccia (Ors di Cuarrnan) si imbocca il sentiero in salita verso il Redentore e si sale per più di metà sentiero a piedi fino a quota 1350 con forte pendenza.
Panorama a 360° mozzafiato. Si scende dallo stesso sentiero, tecnico e pendente, ma ciclabile per buona parte. Tornati al piazzale si procede oltre per scendere verso Sud su altro sentiero (Troi di Siere) molto tecnico nella prima parte con tornanti strettissimi con molte rocce mosse e forti pendenze, poi più semplice, fino a correre su una cresta che divide il pendio verso valle a sx e il Riul da Condane a dx, fino a giungere ad un bivio in cui si prende il sentiero a sx oltrepassando uno sbarramento in legno. Si tratta del "Troi dai cincent" che presenta molti gradini in pietre e alcuni tratti di fondo in pietra (o "pedrade"). Dopo un paio di km si giunge alla strada tra Maniaglia e Gemona nei pressi della galleria a poche centinaia di metri dalla porta Sud di Gemona.
08-12-2018
34km - Asfalto 60% - Sterrato 40%, medio impegnativo. Dislivello 1150m
Percorso dai pressi di Peonis, dal corso del Tagliamento, a Malga Cuar, vicino alla cresta che congiunge cima Cuar con cima Flagjel, seguita da discesa su carrareccia e su asfalto.
Variante del percorso descritto qui con la medesima salita panoramica e l'aggiunta della salita verso la cima del Cuar su carrareccia e discesa sulla stessa carrareccia, saliscendi e un po'di asfalto nel tratto degli stavoli e continuazione in discesa su asfalto fino ad Avasinis. Il rientro avviene lungo la strada secondaria dietro il cimitero.
01-12-201836km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1200mPercorso misto con sterrati e asfalto in salita e sentieri in discesa, alcuni molto tecnici.
Si parte da Maniago lungo la ciclabile che porta a Fanna per poi prendere la salita di via Val verso Frisanco; la strada è percorribile solo i giorni feriali in quanto è a servizio della cava di M.te San Lorenzo. Giunti a Borgo Vals si prosegue per stradina asfaltata verso Valavan; trascurando i primi invitanti sentieri che scendono sulla sx, si prende la mulattiera che scende a Forchia e che ben presto si trasforma in un bel sentiero in saliscendi (Somp li Albis trail); giunti a un quadrivio si scende per mulattira fino alla strada comunale, quindi la si prende a destra fino alla chiesetta, oltrepassata la quale sulla sinistra si imbocca lo Stangada Trail, un sentiero che ci immerge in un bosco passando un vecchio borgo abbandonato molto suggestivo. Scesi sulla carrareccia, dopo aver percorso 500 m, a dx si imbocca il Louf, un trail che aggira il paese di Frisanco facendoci uscire in una meravigliosa piana erbosa. Ripresa la carrareccia si sbuca presso il cimitero per scendere a Poffabbro. Si prosegue per la strada comunale verso Valdifrina per sbucare, presso Tamarat, sulla strada che sale a Pala Barzana. Si percorrono su asfalto i 500 metri di dislivello che portano alla forcella, dove, sulla sinistra, si stacca la carrareccia che sale a malga Jouf. Giunti alla malga si procede sulla stradina verso la cima dello Jouf dove ci aspettano 50 m. di spinta a piedi. Si ridiscende lungo il crinale del monte per risalire subito (ancora spinta) e poi scendere alla malga. Da qui inizia la lunga discesa per un dedalo di trail più e meno impegnativi. Si inizia prendendo il s. 983 (attenzione a non lasciarsi ingannare dalla stradina che scende ad un casolare), per poi proseguire sul Tornantini Clap ed infine sul Traverso Val Piccola ed il Traverso Basso per sbucare a nord di Maniago e raggiungere in breve il parcheggio.