venerdì 18 giugno 2021

Muggia - Koper - Izola - Pirano - Portorose - S.Lucia - Sicciole - Corte - S.Donato - Salara - Parenzana parziale

18-06-21
85km - 70% asfalto (e ciclabili) -20% sterrato-10% sentieri. Dislivello 1100 m, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso con alcune velleità da trail in parte su ciclabile, in parte su asfalto secondario, tratti su sterrato e sentiero all'andata fino alla frontiera Croata, ritorno nell'entroterra tra asfalto secondario (a tratti molto ripido) e alcuni sentieri, per poi riguadagnare la Parenzana nei pressi di Koper e seguirla fino a Muggia. 
Si parte da Muggia, ottimo il park a dx prima del cavalcavia che super il centro, si attraversa la cittadina sfruttando il più possibile marciapiedi prima del centro e le banchine del molo dopo la strettoia, per poi riguadagnare la strada e a tratti la ciclabile affiancata fino nei pressi di Punta Sottile, da cui si rimane sull'asfalto fino a Punta Grossa, ma ormai fuori dal traffico cittadino. Pittoresca divagazione tra i vigneti di Punta Grossa, a picco sul mare, per poi tornare sulla strada, superare Ancarano e oltre per circa 1,5km fino al cartello in corrispondenza della stradina a dx che scende verso il porto. Si seguono d'ora in poi i cartelli della ciclabile, che affianca la grande strada e i viadotti affacciati sul porto commerciale fino alla prima rotonda di Koper. Si entra in città puntando al centro o scegliendo una qualsiasi delle ciclabili che la percorrono, per giungere alla banchina del porto civile, con i chioschetti e i tavoli dei bar. Si può percorrere pochi metri per poi uscire seguendo le ciclabili (bellissime, con ponticelli e strutture dedicate) in direzione Izola. Si imbocca accanto alla spiaggia la famosa ciclabile attrezzata che prosegue fino a Izola, in cui si abbandona la svolta a sx della Parenzana (D8) prendendo la via a dx ed entrando alla prima a dx verso il centro della cittadina. Breve salita seguita dalla discesa tra le viuzze e si ritrova il mare e le banchine del porto civile, che si seguono il più possibile fino ad un campeggio dal quale è necessario uscire sulla strada in salita verso il punto panoramico, ma il traffico dura poco prendendo la strada dritta e salendo a dx verso il successivo campeggio che si attraversa salendo ancora tra gli ulivi. Al primo incrocio con una sterrata si svolta a dx seguendo l'indicazione per Strunjan e si scende su dissestata sassosa carrareccia piuttosto tecnica, seguita da breve discesa su asfalto, che si abbandona per il primo sentiero segnalato a dx (con pali dissuasori per bici, da evitare in presenza di pedoni), molto divertente e panoramico, quasi a picco sul mare, in saliscendi. Dopo l'ultimo punto panoramico si scende decisamente a sx su sentiero tecnico e ripido, con alcuni tratti a scalini. Ultimo tratto su stradina ripida e si raggiungono le Terme, da cui si esce e si punta alla punta che chiude la Riserva naturale. Dal ponticello scalinato alla strada dall'altra parte è necessario portare la bici a mano, poi si riprende a dx con una breve salita asfaltata che si abbandona al primo tornante a sx in cui si imbocca il sentiero tabellato, divertente e facile in saliscendi, si riprende l'asfalto secondario a Paciug e si scende a picco (sempre su asfalto) verso Fiesa, si supera la spiaggia e, se non ci sono troppi pedoni o bagnanti, si procede sul sentiero in cemento fino al punto più alto di Pirano. Si scende verso la banchina e ci si gode il paesino chicca della costa Slovena. Si procede su asfalto nel traffico fino al secondo park in cui la ciclabile svolta a dx e segue la costa fino a Portorose. Si percorre la ciclabile fino oltre il centro e si svolta a dx (D8) verso S.Lucia costeggiando il vecchio porto e poi a sx attorno alle saline. 
Allo sbocco a Sicciole inizia il ritorno (causa della maggior parte del dislivello), si sale lievemente, la prima sx e poi la prima a dx in salita ripida (tratti al 20%) verso Parezzago tra le vigne, si continua a salire con tratti ripidi fino a Corte e al primo incrocio tra le case a dx, per poi scendere sulla sterrata a sx che diventa un largo sentiero con tratti molto sconnessi e sassosi in discesa ripida (alternativa al sentiero DH poco più avanti) e si risale rimanendo sulla principale (i sentieri sono stati distrutti dai nuovi vigneti costruiti ovunque) raggiungendo Limignano tra salite ripide e discese. Dalla zona di Baredi il saliscendi è meno violento e poco prima dell'abitato di Pacot si scende a sx su una sterrata che diventa largo sentiero pietroso e molto dissestato, tecnico e ripido. Si raggiunge Salara nei pressi della ciclabile D8 che si segue tra i vigneti e con ancora alcune salite per superare il promontorio che divide Koper da Muggia.

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