martedì 23 agosto 2016

Trieste - Pola (lungo la costa istriana)

10/11/12-08-2016
100km+86km+56km, 40% asfalto-60% sterrato. Dislivello 1000m, facile
Percorso di sola andata, unico per il nostro stile. Andata lungo la costa, nel primo tratto lungo la Parenzana percorsa lo scorso anno (descritta qui), poi cercando il percorso più vicino all'acqua nel limite della legalità (fino a Parenzo molto simile al ritorno dal giro della Parenzana del link precedente). Viaggio in tre tappe per potersi godere il mare e le cittadine della costa. Ritorno in aliscafo.

Primo giorno
Si parte dal parcheggio sul mare a Barcola, si pedala fino al molo di Trieste, al cartellone Delfino Verde si prende la barca per Muggia per evitare il fastidioso percorso asfaltato del capoluogo regionale (ciclabile FVG1 da suicidio). Si riprende a pedalare a Muggia, si riprende la direzione Trieste fino al termine del paese nei pressi del grosso incrocio che riporta sulle arterie principali, si seguono poi i cartelli della ciclabile Parenzana, si sale verso il confine in relax lontani dal traffico, si scende a Koper, si attraversa la città seguendo i cartelli e la segnaletica orizzontale a terra, finalmente in uscita si raggiunge la costa che si segue fino a Isola, dove si rientra tra i vigneti con saliscendi, per poi rivedere il mare nei pressi di Portorose, si costeggiano le saline di Lucia e subito dopo la frontiera Croata inizia a dx lo sterrato in salita, si segue la Parenzana fino a quando farebbe svoltare a sx, invece si prosegue dritti lungo la costa. Si mantiene sempre la strada più esterna e a Savudrjia inizia il vero divertimento, su lungomare e vialetti sulla spiaggia, fuori e dentro dai campeggi, tra chioschetti e bagnanti. Percorso di diverse decine di km in saliscendi piacevoli. Fine tappa a Novigrad, pernottamento in un B&B in centro.

Secondo giorno
Si segue la costa e, con bagno sull'istmo di Rt.Bosuja si può proseguire verso Porec (Parenzo) e poi con alcune deviazioni verso l'interno per campeggi blindati, quindi con tratti su asfaltati. Sulla costa fino all'isola a sud di Vrsar, raggiungibile attraversando un ponte pedonale. Si tratta di zona nudisti, ma nel rispetto è possibile esplorare. All'uscita dal campeggio FLK è necessario addentrarsi nel bosco su saliscendi per doppiare lo stretto golfo con annesso parco naturale fino a Klostar ove si riguadagna l'asfalto e si procede in salita e rapida discesa nel traffico fino a poco prima della successiva salita (km66) in cui si svolta a sx e dopo poco a dx su sentiero molto ripido che riporta sulla strada precedente che si attraversa per un altro sentiero che fa risparmiare molti km di rischio suicidio.
Si riprende l'asfalto a Rovinjsko Selo e successivamente tutto sterrato (204 e 203) (ma non panoramico nè particolarmente divertente) fino all'entrata di Rovigno in cui si imbocca l'asfalto per cercare un tetto per la notte, in extremis un appartamento in periferia.

Terzo giorno
Si procede tra campeggi e spiagge tranne in un paio di campeggi FLK blindati a Kokuletovica che ci costringono all'interno, poi tentiamo di imboccare un sentiero nel bosco per evitare l'asfalto, ma non ne vale la pena visto il fondo e gli alberi troppo fitti. Si prosegue sul percorso 204 che corre lungo sterrate polverose piene di auto che esplorano le viuzze che portano al mare. Stanchi di respirare polvere scegliamo l'asfalto e percorriamo alcuni km più del dovuto, ma riprendiamo la sterrata per Stancja Meneghetti e Barbariga, dopo la quale riprende il percorso costiero, con un nuovo stabilimento balneare e strutture nuovissime pochi km prima di Fazana. Pausa. Dopo la cittadina si rientra verso l'interno e si arriva in breve a Pola passando accanto a numerose strutture militari fatiscenti (dopo la guerra la zona è ancora da risistemare). Breve visita al centro e all'arena romana e si può prendere l'aliscafo per Trieste.






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