27-06-2015
35km, 60% asfalto-40% sterrato, Dislivello 1300m.
Si parte dal parcheggio della chiesa di Dogna, si passa sotto la SR in direzione Malga Poccet, si sale alla prima asfaltata a dx per raggiungere la CAAR sul vecchio tracciato della ferrovia (parallelo alla SR). Si sale verso Nord passando sul ponte in ferro e scendendo sulla rampa della deviazione ormai permanente e in corrispondenza di Pietratagliata non si imbocca il sottopassaggio a sx, ma si scende sulla SR e si attraversa il nuovo ponte. Si svolta a sx in direzione Malga Poccet e si inizia a salire su asfalto a dx per diversi tornanti, arrivati alla malga su un ultimo tratto si sterrato compatto. Sosta. Si continua a salire con pendenze più importanti su sterrato tra boschi e radure, con fondo sempre più impervio. Si passa per il ricovero Jeluz e dalla sella inizia la discesa che conduce prima alla C.ra S.Leopoldo e, dopo un ultimo strappo in salita, alla C.ra Bieliga. La visuale sulla parete nord ovest dello Jof di Montasio è unica, il panorama è inoltre impreziosito dal Grande Nabois, dallo Jof Fuart, dallo Jof di Sompdogna, dal Curtissons e dal Cimone del Montasio. Si riprende la velocissima discesa, sempre su ottima forestale quasi tutta cementata (lo stanno terminando ora), ed in pochi minuti si arriva in località Chiout sulla strada della Val Dogna, ripreso l'asfalto si scende a Dogna.
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sabato 27 giugno 2015
sabato 20 giugno 2015
Gemona - Sella S.Agnese - Forte M.Ercole - Monte Cumieli - Venzone (variante)
20-06-2015
30km, 60% asfalto-40% sterrato, un tratto molto impegnativo con fondo irregolare, single-track S1, Dislivello 1000m.
Si tratta di una variante del giro dell'anno scorso.
Si parte dal centro di Gemona, si imbocca via dei cappuccini (indicazione Monte Cuarnan), si continua su Via Gleseute, al termine del borgo si prosegue a dx attraverso il piccolo guado e si inizia a salire su sterrato fino a Sella S.Agnese (4km). Si prende a dx e si mantiene la sx sulla strada dissestata per 300m, poi si imbocca il sentiero che sale a sx (5,2km), bivio a dx e poi bivio a sx su delle salite con pendenza importante e fondo difficile, per poi ridiscendere in una radura. Su strada sterrata e cementata si prosegue fino al forte M.Ercole (7km) che vale una breve visita. Si scende sulla via principale per 700m e all'incrocio si prende la salita a sx. Prima sterrato e poi acciottolato di media pendenza, si supera una galleria ed un tornante e a 10km si imbocca un sentiero a sx tra i castagni. La vera difficoltà del percorso è nel successivo km di salita molto ripida e con fondo cedevole, da scalatore. In cima al Cumieli ci si può riposare su un prato con un bel panorama sul Tagliamento. Si ridiscende proseguendo sul prato e scendendo da un single-track S1 con radici e fondo argilloso che è scivoloso se umido, si prosegue a dx verso Sella S.Agnese (13km). Si prosegue a sx come all'andata, si segue la strada sassosa di sx per scendere verso Rivoli Bianchi lungo una discesa di ghiaia e grossi ciottoli insidiosi. Si attraversa l'enorme lingua di ghiaia e si raggiunge Venzone attraverso Strada Marsuris e a dx per Strada dei Celti. A Venzone breve pausa, si rientra a Gemona attraverso il nuovo tratto della CAAR, tra Ospedaletto e Gemona si sale a sx sulla salita dopo l'indicazione per il campeggio, si svolta a sx e all'incrocio a T si svolta a dx in direzione Monte Cuarnan, si sale per 14 tornanti e si svolta a sx sul tornante per scendere sulla carrareccia di grossi ciottoli fino al guado dell'inizio del giro, sx verso Gemona.
30km, 60% asfalto-40% sterrato, un tratto molto impegnativo con fondo irregolare, single-track S1, Dislivello 1000m.
Si tratta di una variante del giro dell'anno scorso.
Si parte dal centro di Gemona, si imbocca via dei cappuccini (indicazione Monte Cuarnan), si continua su Via Gleseute, al termine del borgo si prosegue a dx attraverso il piccolo guado e si inizia a salire su sterrato fino a Sella S.Agnese (4km). Si prende a dx e si mantiene la sx sulla strada dissestata per 300m, poi si imbocca il sentiero che sale a sx (5,2km), bivio a dx e poi bivio a sx su delle salite con pendenza importante e fondo difficile, per poi ridiscendere in una radura. Su strada sterrata e cementata si prosegue fino al forte M.Ercole (7km) che vale una breve visita. Si scende sulla via principale per 700m e all'incrocio si prende la salita a sx. Prima sterrato e poi acciottolato di media pendenza, si supera una galleria ed un tornante e a 10km si imbocca un sentiero a sx tra i castagni. La vera difficoltà del percorso è nel successivo km di salita molto ripida e con fondo cedevole, da scalatore. In cima al Cumieli ci si può riposare su un prato con un bel panorama sul Tagliamento. Si ridiscende proseguendo sul prato e scendendo da un single-track S1 con radici e fondo argilloso che è scivoloso se umido, si prosegue a dx verso Sella S.Agnese (13km). Si prosegue a sx come all'andata, si segue la strada sassosa di sx per scendere verso Rivoli Bianchi lungo una discesa di ghiaia e grossi ciottoli insidiosi. Si attraversa l'enorme lingua di ghiaia e si raggiunge Venzone attraverso Strada Marsuris e a dx per Strada dei Celti. A Venzone breve pausa, si rientra a Gemona attraverso il nuovo tratto della CAAR, tra Ospedaletto e Gemona si sale a sx sulla salita dopo l'indicazione per il campeggio, si svolta a sx e all'incrocio a T si svolta a dx in direzione Monte Cuarnan, si sale per 14 tornanti e si svolta a sx sul tornante per scendere sulla carrareccia di grossi ciottoli fino al guado dell'inizio del giro, sx verso Gemona.
sabato 13 giugno 2015
Carnia - Tugliezzo - Rifugio Franz - Cuel Lunc - Borgo Cros - Povici di Sotto - Resiutta - Moggio - Campiolo
13/06/2015
33km, 30% asfalto-70% sterrato, molto impegnativo per presenza frane, single track S1/S2 a tratti non ciclabile, 1140m dislivello
Si parte dal parcheggio di Carnia vicino alla stazione, si passa davanti alla Stazione stessa, si passa sotto la Pontebbana e si sale verso Tugliezzo sull'asfalto, una serie di tornanti stretti e pendenza media. Il primo centro abitato che si incontra è Tugliezzo, dopo l'ultima casa si prende la prima carrareccia a dx in direzione Ricovero Franz, che inizia con rampe in cemento con pendenza superiore al 20%, intervallate a sterrato abbastanza compatto. Il bosco si fa sempre più fitto e negli ultimi km si trova qualche breve falsopiano per prendere fiato. Il ricovero è accogliente e ci ripara da un temporale iniziato nell'ultimo tratto di salita. La discesa è piuttosto insidiosa soprattutto con il fondo bagnato. Si ritorna in breve e Tugliezzo, si svolta a dx su asfalto e si scende leggermente per poi risalire fino a Stavoli Polide e una stalla oltre la quale inizia lo sterrato alternato a sentieri (simbolo bianco-rosso), seguire direzione Povici.
Si alternano piacevoli sentieri nel bosco ad alcuni più tecnici ed esposti su roccia a situazioni meno agevoli. In particolare ad oggi si incontrano 4 frane di cui l'ultima ha trasformato il fianco della montagna in un ghiaione largo diverse centinaia di metri. Un'altra sessione di bici-alpinismo. Il primo borgo abitato è Borgo Cros, in cui si trova un bivio a T con Povici di Sopra a dx e Povici di sotto a dx. Meglio non fare come noi che poi abbiamo dovuto fare dietrofront, quindi seguire il sentiero di sx per Povici di Sotto. Sentiero ripido e ricco di tornanti stretti S1/S2, tecnico ed estremamante divertente e in breve si passa su un ponte sospeso per arrivare a Povici di Sotto, Resiutta (pausa birra e polletto, super). Da qui si segue l'itinerario consigliato della CAAR (Ciclabile Alpe Adria), cioè Moggio, Campiolo, Carnia, già descritto nel post di agosto 2014.
33km, 30% asfalto-70% sterrato, molto impegnativo per presenza frane, single track S1/S2 a tratti non ciclabile, 1140m dislivello
Si parte dal parcheggio di Carnia vicino alla stazione, si passa davanti alla Stazione stessa, si passa sotto la Pontebbana e si sale verso Tugliezzo sull'asfalto, una serie di tornanti stretti e pendenza media. Il primo centro abitato che si incontra è Tugliezzo, dopo l'ultima casa si prende la prima carrareccia a dx in direzione Ricovero Franz, che inizia con rampe in cemento con pendenza superiore al 20%, intervallate a sterrato abbastanza compatto. Il bosco si fa sempre più fitto e negli ultimi km si trova qualche breve falsopiano per prendere fiato. Il ricovero è accogliente e ci ripara da un temporale iniziato nell'ultimo tratto di salita. La discesa è piuttosto insidiosa soprattutto con il fondo bagnato. Si ritorna in breve e Tugliezzo, si svolta a dx su asfalto e si scende leggermente per poi risalire fino a Stavoli Polide e una stalla oltre la quale inizia lo sterrato alternato a sentieri (simbolo bianco-rosso), seguire direzione Povici.
Si alternano piacevoli sentieri nel bosco ad alcuni più tecnici ed esposti su roccia a situazioni meno agevoli. In particolare ad oggi si incontrano 4 frane di cui l'ultima ha trasformato il fianco della montagna in un ghiaione largo diverse centinaia di metri. Un'altra sessione di bici-alpinismo. Il primo borgo abitato è Borgo Cros, in cui si trova un bivio a T con Povici di Sopra a dx e Povici di sotto a dx. Meglio non fare come noi che poi abbiamo dovuto fare dietrofront, quindi seguire il sentiero di sx per Povici di Sotto. Sentiero ripido e ricco di tornanti stretti S1/S2, tecnico ed estremamante divertente e in breve si passa su un ponte sospeso per arrivare a Povici di Sotto, Resiutta (pausa birra e polletto, super). Da qui si segue l'itinerario consigliato della CAAR (Ciclabile Alpe Adria), cioè Moggio, Campiolo, Carnia, già descritto nel post di agosto 2014.
08/08/2020
Variante: discesa da rif.Franz lungo il CAI 701, discesa a Resiutta lungo nuovo trail, rientro lungo nuova ciclabile e variante sterrata.
29km, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1140m
Sentieri in parte rovinati dall'acqua e in altri punti non ciclabili.
Dal rif.Franz si segue il segnavia CAI e il cartello per Tugliezzo, S2 con rocce instabili. La seconda discesa si imbocca prima del Borgo Cros, lungo la discesa su rampe cementate, chiara traccia che scende a sx dopo una sere di tornanti. Trail S1/S2 con tratti esposti e non completamente ciclabile, si sbuca in paese a Resiutta.
sabato 6 giugno 2015
Cercivento - Monte Zoufplan - Panoramica delle Vette - Ravascletto
06/06/2015
30km, 50% asfalto-50% sterrato, molto impegnativo, sentiero poco ciclabile, 1400m dislivello
Si parte dal municipio di Cercivento, si scende qualche centinaio di metri e si prende la salita asfaltata a sx, la pendenza è decisa e quasi costante, si sale in mezzo al bosco. La strada diventa sterrata dopo circa 10km e si sale ancora con fondo piuttosto sconnesso, ma il panorama distrae e fa dimenticare parte delle fatiche. Si arriva dopo 11km al Monte Tenchia e si sale ancora fino alla quota massima, a 16km, poco al di sotto dell'osservatorio "a pallone" del Monte Zoufplan. Da qui si scende leggermente verso dei laghetti e si imbocca un sentiero per metà non ciclabile, anche a causa di un paio di frane. Si rimane circa in quota per 5km su sentiero che mano a mano diventa più ciclabile, fino ad arrivare alla Panoramica delle Vette asfaltata, che sale leggermente per rimanere in quota. Noi invece scendiamo a valle lungo la liscia pista asfaltata fino a Ravascletto.
30km, 50% asfalto-50% sterrato, molto impegnativo, sentiero poco ciclabile, 1400m dislivello
Si parte dal municipio di Cercivento, si scende qualche centinaio di metri e si prende la salita asfaltata a sx, la pendenza è decisa e quasi costante, si sale in mezzo al bosco. La strada diventa sterrata dopo circa 10km e si sale ancora con fondo piuttosto sconnesso, ma il panorama distrae e fa dimenticare parte delle fatiche. Si arriva dopo 11km al Monte Tenchia e si sale ancora fino alla quota massima, a 16km, poco al di sotto dell'osservatorio "a pallone" del Monte Zoufplan. Da qui si scende leggermente verso dei laghetti e si imbocca un sentiero per metà non ciclabile, anche a causa di un paio di frane. Si rimane circa in quota per 5km su sentiero che mano a mano diventa più ciclabile, fino ad arrivare alla Panoramica delle Vette asfaltata, che sale leggermente per rimanere in quota. Noi invece scendiamo a valle lungo la liscia pista asfaltata fino a Ravascletto.
Aggiornamento 21/07/2024
Il sentiero dal Monte Zoufplan al Monte Valsecca è quasi tutto pedalabile, tranne poche rampe e la discesa-salita ripide in corrispondenza di una frana. Fondo erboso e poco ghiaioso, in questo periodo pulito e falciato. La discesa avviene seguendo i sentieri di taglio della strada, in parte nel bosco molto fluidi, in parte carrareccia stretta e dissestata (ex sentieri devastati dai boscaioli di Vaia), meno divertente con poche curve.
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