sabato 18 ottobre 2025

Tovena - Passo San Boldo - Bivacco dei Loff - Cima Vallon Scuro - Col de Moi - CAI991 - Praderadego - CAI1028 - Valmareno

18/10/2025
Km 26 - Asfalto 50% - Sentieri 40% - Sterrato 10%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1300 m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto fino a S.Boldo, sterrato e sentieri in parte ripidi fino al Bivacco Loff, salita a spalle fino a Cima Vallon Scuro, breve discesa su sentiero e risalita ripida a spalle fino a Col de Moi, discesa tecnica su CAI991 su prato e bosco, seconda discesa tecnica ed esposta su CAI1028, chiusura su asfalto e ciclabile.
Si parte da Tovena su asfalto e si sale al Passo San Boldo con le suoi pittoreschi tornanti in galleria, sempre poco trafficata, al passo a sx su sterrata e poi a dx si sale con rampe ripidissime alternate a tratti meno pendenti e con fondo dissestato, quasi fin da subito nel bosco, poi in saliscendi con punti panoramici passando per Bivacco Costa Curta e fino al panoramico Bivacco dei Loff, poi si sale solo a spalle sul ripido sentiero erboso fino alla forcella che in breve porta a sx in Cima Vallon Scuro, con bel panorama a 360°. Si scende su un breve ma impegnativo sentiero su prato a zolle e terra fino a Forcella Foran per risalire con bici a spalla su prato ripido fino a Col de Moi, salita più lunga e impegnativa della precedente, ma ripiagata dal panorama. Si scende dal sentiero CAI991 poco visibile verso Nord, ripido e poi di traverso su prato, con punti impegnativo, che si addentra poi nel bosco con fondo in terra, tornanti e alcuni gradoni, infine più scorrevole fino a Praderadego, ove si scende su asfalto.
Al secondo tornante si prende il sentiero CAI1028 (troi di Adamo) tabellato a dx, già descritto in questo giro, fin da subito impegnativo con rocce sporgenti, non sempre visibile e con passaggi tecnici su cui far scorrere la bici. Segue una parte esposta con tratti stretti e alcuni salti di roccia, necessaria attenzione, poi si immerge nel bosco e porta alla strada che si può poi tagliare prendendo a sx il sentiero CAI1028a con direzione "Altinate", che ad oggi è interrotto da schianti, ma con fatica tra i rovi si riguadagna la strada che incrocia via Sach ove scende e si taglia su sentieri dissestati ma veloci fino a Valmareno. Su asfalto si chiude l'anello sfruttando il percorso ciclabile al di là della provinciale, con piacevole panorama sulla valle e sulle cime calcate poco prima.

sabato 11 ottobre 2025

Val Visdende - Casera Dignas - Forcella Dignas - Malga Campobon - Malga Cecido - Casera Chiastelin - Malga Antola - Giro delle malghe

11/10/2025
Km 42 - Asfalto 20% - Sentieri 5% - Sterrato 75%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1400 m
Percorso XC super panoramico in alto attorno alla Val Visdende in senso orario, con prima salita sterrata fino a Forcella Dignas sull'ex confine, ritorno alla sterrata panoramica per proseguire tra le malghe in saliscendi fino poco oltre la Casera Chiastelin, per poi scendere su sterrata sempre panoramica dapprima accanto al bosco, poi su una nuova grande camionabile sterrata fino a valle senza alberi per il disboscamento in seguito a Vaia.
Si parte dal park del campeggio all'inizio della val Visdende, si sale dolcemente su asfalto per poco e poi su sterrato verso sx in direzione Malga Campobon. Prima tra i pascoli, poi il bosco di valle, poi con pendenze crescenti con vista verso la valle e le alture circostanti, si oltrepassa Casera Dignas e poco dopo deviazione a sx verso Forcella Dignas, dapprima nel bosco e poi si apre con meravigliosa vista, pendenza maggiore e fondo un po' dissestato ma completamente pedalabie fino in cima alla forcella. Si apre la vista anche verso l'Austria, panorama a 360°. Si ridiscende dalla stessa per riprendere la sterrata alta verso Malga Campobon, poi saliscendi ma tendenzialmente in salita verso Malga Cecido, tra zone più boscose e radure con pascoli, con brevi rampe brusche e ripide. La successiva è Casera Chiastelin, oltre la quale si risale nuovamente a sx con l'ultima salita breve prima di scendere all'ultima, Malga Antola. Si scende sempre su sterrata, prima nel bosco, poi bruscamente in radura a causa del disboscamento in seguito a Vaia, con fondo rovinato dai camion dei boscaioli ma panorama ancora splendido fino a valle, dove si innesta nella principale strada della valle, che si segue in leggera discesa fino al punto di partenza.

sabato 4 ottobre 2025

Passo Tanamea - Uccea - Sella Carnizza - CAI727 - Monte Zaiavor

04/10/2025
Km 20 - Asfalto 60% - Sentieri 30% - Sterrato 10%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1150 m
Percorso cicloalpinistico con discesa fino a Uccea e salita fino a Sella Carnizza su asfalto, breve tratto su sterrato, sentiero CAI727 mediamente ripido (quasi tutto a spinta/portage) fino al bocchetta Zaiavor, a piedi fino alla cima, discesa dalla bocchetta su sentiero esposta e mediamente tecnica fino a chiudere.
Si parte da Passo Tanamea, si scende su asfalto fino a Uccea, si risale su asfalto mediamente ripido fino a Sella Carnizza, si svolta sulla sterrata a sx per 200m e a dx si sale su sentiero più ripido e fondo dissestato CAI727, vecchia mulattiera franata e rovinata, con alcuni tratti pedalabili per fondo e pendenza, il resto a spinta e alcuni tratti con bici in spalla fino alla bocchetta, dapprima nel bosco e poi panoramico tra erba e rocce. Alla bocchetta si abbandona la bici e si sale su sentiero ripido, erboso a zolle e sassi mobili. Dopo 150m di dislivello si raggiunge la croce sulla cima del Monte Zaiavor, molto panoramica e soddisfacente. Volendo si può seguire la cresta verso Est. Scesi alla bocchetta si sale in sella per scendere su traccia panoramica con fondo a sassi mobili e terra tra l'erba, piuttosto scorrevole con alcuni tratti più impegnativi e tornanti. Nel bosco il fondo è più scorrevole con fondo in terra e foglie, con alcuni punti molto esposti, seguito da una serie di stretti tornantini e tratti più ripidi, alcuni salti e altre zone esposte. Il fondo è scorrevole fino alla fine ma riserva insidie sotto le foglie. Si sbuca su asfalto a Passo Tanamea.