30-07-2016
31km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 1700m, impegnativo in salita
Giro contrario a quello effettuato assieme a MTBFriuli lo sorso anno (disponibile qui). Le salite sono meno impegnative, ma comunque spaccagambe nei pressi delle selle. Panorama da favola. Anche in compagnia di un'aquila reale.
L'anello ripercorre in parte quelli già presenti nel sito con l'unica variante che si parte da Lateis; volendo si possono mettere in conto anche i 400 metri di dislivello della strada che sale dal lago, altrimenti il dislivello è 1300m..
Partenza da Lateis, dopo una breve salita si scollina ed inizia una discesa sterrata, si prosegue a dx e si aggira la cima. Al successivo importante bivio si prosegue a dx lungo il sentiero 220 iniziando la salita e al successivo a sx. Dopo 6,5 km si giunge a malga Gerona, piccola pausa prima di proseguire, al 9° km si giunge al punto più alto del percorso (m. 1883) e subito dopo si arriva a malga Pieltinis. Proseguendo si giunge al 10° km, il tratto più duro del percorso con pendenze proibitive anche se supportate dal fondo cementato, si supera la sella, si ridiscende verso i pascoli e si risale. Le salite terminano al 13,5 km sopra i laghi di Festons dove inizia la ripida e bruciadischi discesa verso Sauris di Sopra. Il fondo delle salite è comunque in via di asfaltatura o cementificazione quasi ovunque.
Subito dopo lasciato il paese sulla sinistra si dirama un sentiero con alcune rampe ripide iniziali che ci porta a nord di Sauris di Sotto fino a prendere la carrareccia con continui saliscendi che ci riporta a Lateis.
Traccia GPX disponibile.qui
23-07-2016
87km - Asfalto 60% - Sterrato 40%, facile. Dislivello 60m
Percorso parziale sulla ciclabile Bibione-Caorle, variante lungo l'argine del Livenza e risalita tra le campagne venete su asfalto (rischioso e inutile) e carrarecce.
Partenza da Lugugnana, si prende la strada in direzione Brussa per 5 km; passato Castello di Brussa al km. 5,70 si svolta a dx per sterrato con indicazione I3 per Caorle. Lo sterrato prosegue per un paio di km fino a sbucare sulla strada asfaltata per Sindacale. Prima di giungere al paese svoltare a dx per via Garibaldi e costeggiando il Canale Sindacale si esce sulla provinciale Jesolana. Attraversato il ponte prendere immediatamente la carrareccia a sx che porta al Bosco delle Lame: questo è il tratto più suggestivo di tutto il percorso, l'attraversamento del bosco (unico tratto d'ombra di tutto il percorso) e il proseguimento parallelo ai canali delle Lame e Maranghetto. Sbucati a Maranghetto si attraversa il ponte sulla sx e si prosegue verso Marango su strada secondaria. Si raggiunge La Saluta di Livenza costeggiando nell'ultimo tratto la sinistra orografica del fiume, poi, attraversato il ponte nella sua parte ciclabile, si prende la stretta provinciale che sull'argine segue la destra orografica del Livenza stesso. Arrivati al km 28,5 si può lasciare la provinciale prendendo a sx un itinerario ciclopedonale dal nome "Girolivenza": si tratta di un percorso di 7 km. che costeggia il fiume Livenza nel suo argine; il tratto nella sua parte finale è particolarmente faticoso e difficile perchè corre su erba tagliata e terreno dissestato adatto solo per MountainBike. Sbucati di nuovo sulla Provinciale si attraversa il caratteristico Ponte delle Bilance per entrare alle porte di Grado. Dopo due rotonde si prende a sx la strada del Palongon che costeggia il canale Saetta (segnalato I3) che ci porta a Falconara, nella laguna di Caorle. Anche qui il passaggio è molto suggestivo costeggiando la laguna con i suoi innumerevoli casoni. Si giunge così sul lungomare di Caorle fino al Santuario della Madonna dell'Angelo.
Per il ritorno si riprende la provinciale che costeggia il Livenza fino a La Salute di Livenza, attraversato il ponte si prosegue dritti lungo la provinciale Jesolana con una deviazione al Km 61 dove si prosegue dritti per la strada vecchia (segnale strada senza uscita); si deve attraversare un ponte sul Lemene che si presenta sbarrato ma che si può scavalcare con molta attenzione. Risbucati a Maranghetto sulla Jesolana, la si mantiene fino a Sindacale dove si prende a sx la strada per Concordia Sagittaria; purtroppo questi tratti sono in promiscuo con il traffico e bisogna fare un pò di attenzione. In prossimità di Concordia, per fortuna, c'è la pista ciclabile che costeggia la strada; si entra a Concordia ed, attraversato il centro, si prosegue costeggiando il Livenza sulla nostra destra fino a raggiungere un ponte pedonale che ci permette di attraversarlo e proseguire lungo la Riviera Giovanni Paolo II fino a Portogruaro dove, passando davanti all'ospedale, si prende Via Giulia in direzione est. Passando a sud di Villanova si raggiunge prima Giussago e poi Lugugnana su noiose strade secondarie.
Traccia GPX disponibile qui.
16-07-2016
22km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, medio impegnativo. Dislivello 1200m
Salita da Noiaris, dapprima asfaltata, poi sterrata, passando accanto a Malga Duoda, Mereit, Agareit e Tamai. Discesa sulla vecchia strada per Sutrio, ormai ridotta a sentiero.
Si parte da Noiaris e si sale su una stretta stradina in asfalto tra i pascoli e in breve nel bosco. Dopo circa 1km diventa carrareccia a tratti dissestata, con pendenze medie ad eccezione di alcune ripide rampe cementate. La salita non concede grandi respiri per circa 8km, nei pressi della malga Duoda, al bivio a dx per evitare di scendere a Zuglio e si continua a salire ancora per 1km, poi la pendenza diminuisce e in breve si raggiunge malga Mereit dove è possibile una piccola sosta. Si lascia la malga a sx e si continua a salire su un tratto molto dissestato seguito da una serie di rampe cementate e non con tratti a pendenza importante, che aumenta dopo la malga Tamai e porta sulle piste di sci dello Zoncolan. Si può decidere di salire ancora fino in cima al monte Zoncolan su rampe in cemento per poi scendere su asfalto o, come abbiamo fatto noi, scendere sulle piste di sci con erba alta e facendo molta attenzione ai canali trasversali di scolo delle acque piovane. Quando si incrocia di nuovo la strada si scende su asfalto fino oltre 50m dopo il parcheggio degli impianti, dove si trova a dx l'imbocco della stradina sterrata con indicazione per Sutrio. Poco dopo si riduce a sentiero quasi completamente ciclabile, con rocce instabili e alcuni salti, alternati a tratti veloci e molto pittoreschi. Degno di nota il passaggio in un tratto in trincea ricoperto da aghi di pino. Si attraversa più volte la salita in asfalto e si trova sempre di fronte il prosieguo del single track. Si scende accanto ad una chiesetta e dopo un breve tratto ripido si raggiunge la strada a monte di Sutrio. Si percorre il breve tratto di asfalto da Sutrio a Noiaris per tornare al punto di partenza.
