mercoledì 30 dicembre 2015

Uccea - Sella Carnizza - Monte Nischiuarch - Monte Polosè

30-12-2015
21km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, medio impegnativo con single track S1/S2. Dislivello 700m
Si parte dall'abitato di Uccea e si prosegue in salita su asfalto verso la val Resia. La pendenza è bassa, con un piacevole panorama fino all'abitato di Gnivizza a Sella Carnizza. Si svolta a sx verso l'altro versante della valle del Rio Uccea su carrareccia e si pedala per un tratto in piano, per poi salire con pendenza media, si passa la chiesa di S.Anna, al bivio si sale a dx e si procede fino ad un piazzale in cui convergono 3 sentieri. Il sentiero centrale porta alle fortificazioni del monte Nischiuarch, noi scendiamo su quello di dx fino alla casera omonima e seguiamo le indicazioni per il sentiero CAI 739 in direzione Passo Tanamea. Noi proseguiamo per un tratto sul sentiero fino ad una cima, ma ci sono molti tratti da percorrere a piedi in salita. Ritorniamo sui nostri passi percorrendo a ritroso questo single-track molto tecnico e impegnativo fino alla casera. Qui si segue il 739 per una decina di metri, poi si scende a sx lungo una traccia poco pendente su prato. In breve ci si addentra nel bosco di faggi, il fondo si riempie di foglie secche e nasconde alcune rocce sconnesse. Saliscendi piacevole e scorrevole, con pochi tratti a piedi sulle rocce. Si passa accanto a un paio di ruderi di casera, poi il bosco di arricchisce di pini neri e il fondo diventa più scorrevole, anche se le insidie sotto le foglie secche sono molte. Si seguono a fatica i cerchi rossi sugli alberi salendo sulla cima del monte Polosè per poi affrontare la favolosa discesa su sentiero con tornantini stretti e lenti verso la carrareccia che riporta a Uccea. si scende fino al torrente per risalire in pochi metri con pendenze impegnative fino alla strada dell'andata a pochi km dal paese. Defaticamento in discesa su asfalto. Fine con un abbondante risotto al ristorante Ciseriis (super lusso, come ci siamo finiti?)












sabato 26 dicembre 2015

Musi - Casera Cripiza - Pian dei Ciclamini - Casera Trepetnica - Casaera Tanatcoda

24-12-2015
13km - Asfalto 20% - Sterrato 80%, medio impegnativo con single track S1/S2. Dislivello 680m
Si parte dal parcheggio della trattoria alle sorgenti ai piedi della salita per Musi sulla strada Tarcento-Uccea, si prosegue su asfalto verso nord per 2 tornanti e si prende la prima carrareccia in salita a dx con segnale di divieto di transito. La salita è sconnessa e ripida, ma breve e in 3km si raggiunge il punto più alto sul fianco del monte Tanavasagio. La discesa sempre sulla stessa carrareccia è semplice e veloce. Si raggiunge l'asfalto che sale verso Pian dei Ciclamini, ma come variante si può seguire la pista di fondo che corre parallela. Sul piazzale delle strutture del punto di accoglienza turistica si trovano i segni del sentiero bianco-rossi e giallo-rossi. Si seguono i bianco-rossi verso sud lungo una staccionata. Discese e rampe si alternano con fondo molto sassoso, a tratti è necessario scendere dalla sella ma è molto piacevole. Al primo borgo si sale tra le case a dx in direzione Sirac lungo un sentiero più impegnativo, si attraversa un ghiaione e rampe piuttosto ripide. Cicloalpinismo molto piacevole con panorama pittoresco. Si scende fino a casera Trepetcnica, il sentiero poi continua nel letto del torrente e, all'incrocio con una carrareccia si sale a dx in direzione Sirac. Si prende il sentiero CAI 737 che sale ripido e altrettanto scende su prato e rocce. Percorso breve e tecnico con grande varietà di fondo. Il tratto fino a Musi su sterrato è breve e da qui si scende su asfalto fino alla trattoria. Ma noi scegliamo di pranzare alla locanda sulla strada all'angolo del ponte dopo Vedronza.




Giro notturno "Mannara" - Tavagnacco - Pagnacco - Martignacco

23-12-2015
26km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, facile. Dislivello 100m
Giro organizzato da Biky Bici e natura molto suggestivo, tra le campagne sulle colline moreniche e le valli del Cormor e del Lavia. Percorso per tutti.
Si parte dalla piazza di Tavagnacco, si scende su asfalto in direzione Pagnacco, prima del ponte dell'autostrada si svolta a dx su carrareccia e si prosegue fino ad incrociare l'Ippovia, sulla quale si prosegue a dx fino al primo incrocio a sx con guado. Si attraversa il Cormor e si segue la traccia che prosegue a sx e poco dopo un tornante si continua su larga sterrata e asfalto, si passa sul cavalcavia sopra l'autostrada, si entra a Pagnacco, si prende via Comugne a dx, via Marolins a sx, si attraversa la SP, a sx in via Rizzani, a dx via S.Mauro e al termine dritti su breve sentiero che porta ad attraversare nuovamente la SP, dritti in via della Coda e a dx in via Colesat che diventa sterrata. Al primo incrocio a sx, la carrareccia porta ad Alnicco, in cui si attraversa e si prosegue su sterrato fino ad incrociare l'asfalto in cui si prosegue a sx accanto al centro di S.Margherita del Gruagno, In corrispondenza di una decisa curva a dx si prende il sentiero a sx che si addentra nel bosco tra decisi saliscendi in parte ciclabili nella valle del torrente Lavia. Si sbuca su asfalto nella frazione Lavia, si scende in paese in via Lavia e poco prima di un ponticello si prende un altro sentiero a dx simile al precedente. Si sbuca su una carrareccia e, svoltando a dx, su asfalto, ancora a dx accanto a un cimitero e dritti a Martignacco fino alla via principale, in cui si svolta a sx in direzione Udine. Un triste tratto su asfalto fino a via Cavalieri di V.V. poco prima di un parcheggio a dx, dritti fino al ponte sul Ledra, subito dopo a sx su prato, nuovo ponte a sx e subito a dx e si punta al ricovero Zaffiro, si attraversa e si può scegliere di affrontare una divertente pista per MTB in mezzo al bosco poco più avanti, altrimenti si costeggia la fiera di Udine e si svolta a sx oltre una sbarra, si costeggia il canale Ledra e al ponte a sx, si attraversa la SP e si prosegue su carrareccia e prima di una larga curva si prende un sentiero su prato a sx, con traccia appena accennata che attraversa boschetti e campagna, passa sotto l'autostrada, al primo incrocio a dx, si attraversa la SP e subito a dx seguendo l'Ippovia (in@natura) e si risale in breve a Tavagnacco al punto di partenza. Grazie a Antonio per l'organizzazione e a Rossano per la traccia.



lunedì 21 dicembre 2015

Prestento - Monte Forchis - Reant - Valle di Soffumbergo (variante)

19-12-2015
23km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, medio impegnativo. Dislivello 1150m
Da Montina si percorre Via Mazzini, che si stacca dalla principale e piega a sx (1,1km) e subito a dx (1,3km). Ripida salita prima asfaltata e poi sterrata-cementata piuttosto ripida fino al falsopiano (4,8km). Riprende la salita verso Reant che raggiungiamo nei pressi di un bivio (10,2km). Si prosegue in salita verso Valle, al bivio si sale a dx e si riprende l'asfalto in cima accanto ai ripetitori. Si prosegue e sulla sx si apre uno spiazzo erboso con una traccia che si segue in una divertente discesa erba-sentiero che porta a Valle di Soffumbergo. Da qui inizia la variante. Si scende in piazza, da cui si risale tra le case in modo da rimanere a sx della strada asfaltata che scende. Si trovano le indicazioni di sentiero rosse-bianche su cartelli e paletti. Il primo tratto è piuttosto impegnativo e tecnico con brevi tratti non ciclabili, poi si fa più scorrevole, comunque con salite e discese con pendenze e sassi insidiosi. Si sbuca sull'asfalto in prossimità di una cappella, 100m oltre sulla dx si prende il sentiero seguente, ancora nel bosco e molto divertente oltre che tecnico. Si sbuca su una carrareccia, ancora un tratto in discesa, poi si prende il sentiero che scende a sx e si riprende lo stesso sterrato tra gli uliveti nei pressi del Frantoio di Campeglio. La strada da qui è asfaltata e passa per Campeglio per poi incrociare la SP Faedis-Cividale. Si segue verso Cividale per ritornare al punto di partenza. Pranzo rustico dopo Campeglio in un agriturismo in cui ci apostrofano con "Non c'erano altri posti aperti dove pranzare?"
                                                                        

                                                                Percorso in dettaglio

lunedì 14 dicembre 2015

San Pietro al Natisone - Vernassino - Montemaggiore - CAI 749

12-12-2015
30km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 1000m,medio impegnativo, single track S1/S2 molto lungo.
Si parte da San Pietro al Natisone, parcheggio vicino alla chiesa. Si sale su asfalto in via Klancic, si arriva dopo un paio di tornanti alla trattoria alla Quercia, si prende la carrareccia a sx e si continua a salire con pendenze medie in mezzo al bosco alternate a tratti di saliscendi, ai successivi 2 bivii si svolta sempre a dx e dopo 5km si scende leggermente per raggiungere il piccolo abitato di Vernassino su asfalto, si sale ancora a sx ma su asfalto fino alla frazione di Costa, poco prima del cartello si scende leggermente a dx su prato, poi su carrareccia e tornanti, dopo altri 4km si ricomincia a salire leggermente per raggiungere la SP nei pressi di Jeronizza. Da qui si sale ancora 5km su asfalto verso il Matajur, pendenza costante superiore al 10% con il panorama nascosto dal bosco, tornanti senza distrazioni. Che noia terribile. Si attraversa Stermizza e si prosegue fino alle prime case di Montemaggiore. Alla prima asfaltata a sx si scende (cartello non stradale con indicazione Mersino) e dopo 2km di leggero saliscendi si incrocia il sentiero CAI749 che scende dal Monte Glevizza. Si scende lungo il sentiero ben segnalato a sx. Da qui al punto di partenza è tutto single track, non tutto ciclabile, particolarmente adatto a biammortizzate, meglio se Trail o Enduro. Con una front è divertente, ma molto al limite. Si alternano rampe ripide sia in salita che in discesa, tratti esposti e zig zag nel bosco. Il primo tratto è ricco di sassi, poi si fa più scorrevole. Ai successivi due incroci si segue per Mezzana-San Pietro e si giunge all'asfalto a Mezzana, si prosegue dritti e si imbocca una carrareccia che prosegue dritta in corrispondenza di una curva sulla strada, si continua a scendere, a sx sulla strada percorsa salendo, poi subito a dx su prato per affrontare un sentiero che porta fino a Sorzento. Da qui si segue la ciclabile Bimobis fino a San Pietro al Natisone.










martedì 8 dicembre 2015

Enemonzo - Pani - anello di Mediis

07-12-2015
20km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 800m,medio impegnativo, single track S1/S2
Si parte da Enemonzo zona municipio e si sale verso via Savoreit, zona di casette in legno poste a Nord in periferia, si svolta a dx fino alla fine dell'asfalto, poi alla prima a sx e si inizia a salire su una ripida mulattiera che porta nel bosco, in breve fino a Colza, prendendo prima a sx e poi a dx nei due incroci. Si sbuca sull'asfalto appena prima della frazione e si continua a salire, alternando rampe ripide a tratti di respiro e, come paesaggio, tratti di bosco e pascoli aperti. Si continua su asfalto fino a oltre 1000m di quota, fino all'incrocio per Mediis o Pani. Noi scendiamo un tratto fino oltre l'albero immortalato sulla copertina del DVD sulla repubblica di Carnia, giusto il tempo di trovare un po'di neve, poi risaliamo e proseguiamo in direzione Forca di Pani, un incrocio tra 3 mulattiere e un sentiero che prosegue in piano su erba a sx. Si segue quest'ultimo, che poco dopo scende nel bosco, un po'insidioso per le pietre mosse nascoste sotto le foglie dell'autunno, ma molto divertente. Tratti ripidi e successioni di curve veloci, tracciato ben segnato e visibile. L'ultimo tratto prima di sbucare sull'asfalto a Feltrone è molto veloce e divertente. Al bivio si prosegue a dx su sentiero e al primo bivio a sx su sentiero più piccolo, si scende ancora veloci nel bosco con alcuni piccoli salti tra le radici. In breve si arriva su un prato vicino a Dilignidis, si scende quindi su asfalto a dx e poco dopo su prato a sx su una stradina appena accennata.subito dopo una larga curva a sx. Ci si addentra nel bosco e si seguono le indicazioni  al contrario per Mediis, si tratta del percorso permanente su cui si svolge la gara della Carniabike. Molto divertente e veloce, con diverse varianti. Ci si immette dopo qualche km sull'asfalto a Viaso, all'incrocio a sx e poi di nuovo per sentieri fino alla nuova variante SR, passando attraverso un pascolo recintato elettrificato. Si passa sotto la strada nei pressi di Socchieve (uno dei due attraversamenti previsti per gli animali selvatici) e si percorre la vecchia strada che riporta velocemente a Enemonzo.











domenica 29 novembre 2015

Aonedis - Ragogna - Monte di Ragogna - Pinzano - Pontaiba - Colle (XC Colle)

28-11-2015
34km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 680m,medio impegnativo, single track S1/S2
Si parte da Aonedis (Savoneles), direzione Ragogna, ma invece di seguire l'asfalto si prosegue in direzione Ovest e alla curva a gomito a sx si prende lo sterrato che sale a Nord a dx. si sbuca sull'asfalto che in breve porta a San Giacomo, si prosegue dritti lungo via Aonedis, si sale fino alla SP che collega Ragogna a San Daniele, a sx e subito ripida a dx verso Casa Rossa, che diventa sterrata, si scollina e si scende a Ca'Farra. Si attraversa ancora la strada e si sale sull'asfalto a Ca'Nodusso, alla prima a sx si affrontano rampe in cemento oltre 25% di pendenza con alcuni falsopiani di respiro per raggiungere la cima del Monte di Ragogna. Qasi tutto sterrato fino al monumento all'emigrante accanto al cimitero di guerra degli alpini. Si sale su asfalto fino in cima, poi a dx fino all'indicazione Percorso militare "Lis Cenglis". Divertentissimo single track con tornanti, rampe in salita e discesa e panorama sul tagliamento verso Nord. Si sbuca sull'asfalto che scende verso San Pietro (Borc), si prosegne in discesa verso la strada che porta al ponte di Pinzano. Appena imboccata, al primo tornante largo si prende a dx la strada su prato vicino alla casetta del depuratore, dietro di essa scende un breve sentiero che termina su una gradinata vicino al ponticello che precede il ponte principale. Si risale verso Pinzano, a dx verso Campeis, un paio di saliscendi e si scende a dx verso Pontaiba. Si segue per il campo sportivo, si entra  accanto al portone e subito a sx lungo la recinzione, a metà campo si entra in una radura a sx e si segue il sentiero battuto percorrendo al contrario il tracciato della gara XC Colle dello scorso settembre. Diversi MTBikers lo percorrono ancora, vista la traccia ben definita. Si entra ed esce più volte dall'asfalto che porta a Colle e con piacevoli varianti sulle colline ripide si arriva alla frazione. Ritorno dal percorso appena affrontato, ora molto più divertente. Dal campo sportivo di Pontaiba, invece di percorrere la strada dell'andata provo a cercare un sentiero che da sotto Manazzons porti a Pinzano, ma finisco su un ripidissimo sentiero da affrontare quasi totalmente a piedi che sale sopra Campeis e scendo lungo un prato fino alla piccola località, da cui su asfalto rientro a Pinzano e poi su asfalto fino ad Aonedis.




lunedì 23 novembre 2015

Varmo - Codroipo - Stradone Manin - Grions - Turrida - Ponte delizia - Pista "La tana" di San Vidotto

22-11-2015
51km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 80m, facile (tranne pista San Vidotto)
Per cambiare stavolta un giro in pianura, con la variante di una parte della pista per MTB di San Vidotto.
Partenza da Varmo, si imbocca lo sterrato a fianco della scuola per l'infanzia e si prosegue dritti fino a San Martino di Codroipo, si attraversa e si segue per Lonca-Passariano sul tratto di ciclabile a fianco della strada fino alla sterrata a sx tra un ponte su canale e la strada che porta a Villa Manin. Si sfiora il parco delle risorgive e si arriva su asfalto a Codroipo, al semaforo accanto alla trattoria risorgive si svolta a dx e si prosegue dritto fino all'incrocio a T con la strada che porta a dx verso Zompicchia. Si imbocca la ciclabile e in corrispondenza della strettoia della chiesa si svolta a sx verso la SP pontebbana. Si prosegue a sx per 100m sulla strada trafficata e subito a dx accanto a un vivaio (cartelli pista ciclabile). Si seguono i cartelli della ciclabile e si pedala sullo Stradone Manin, una sterrata perfettamente dritta tra due file di alti alberi recuperato dall'oblio nel 2005. Per alcuni km si pedala in piano senza incontrare anima viva tra campagna e vigneti. Si attraversano alcune strade secondarie asfaltate e si avanza fino a un incrocio a T in prossimità di Flaibano. Si imbocca l'asfalto a sx e subito dritti fino a Grions, dritti ancora fino a Turrida. Le strade sono un po'più trafficate ma la sicurezza rimane accettabile. Attraversata la SR Gemona - Ponte Delizia si prosegue dritti e si scende verso il Tagliamento. Qui si può scegliere di entrare nell'alveo fin da subito o proseguire sull'asfalto al di qua dell'argine e trovare un sentiero più avanti, come abbiamo fatto noi. Al mattino i frequentatori di questa zona sono solo alcuni cacciatori, le strade che scendono verso sud sono diverse ed è facile finire in una pista cieca. Comunque si esce dall'argine in prossimità del ponte della Delizia e si prosegue su asfalto al di sotto, all'incrocio nei pressi della ferrovia si svolta a sx, si passa sotto i binari e si risale sull'argine. Si può proseguire su asfalto accanto all'argine fino al punto di partenza o deviare a dx verso la pista di San Vidotto per un'agile pedalata nel single track molto ben tenuto e divertentissimo. Facciamo circa mezzo giro e rientriamo prima su una carrareccia, poi su asfalto fino a Varmo. Birretta alla Locanda di Varmo per rilassarci.



lunedì 16 novembre 2015

Erto - Val Zemola - Rifugio Maniago - Casso

14-11-2015
28km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 1400m, Single track S2, impegnativo
Si parte da Erto nuova e si sale su asfalto verso la val Zemola, strada con panorama meraviglioso tra tornanti e versanti rocciosi a picco. Pendenza media, si arriva a Casera di Conte e inizia lo sterrato, agli incroci si tiene prima la sx, poi la dx. La pendenza aumenta fino al 20% su sterrato a tratti sconnesso nel bosco non particolarmente fitto, con alcuni scorci di panorama. Ignorare la strada a dx con indicazione Rifugio che taglia un tornante a sx e continuare a salire, circa per 1km fino alla fine della carrareccia. Da qui si prosegue solo su sentiero in saliscendi con tratti di rampe oltre il 20%, molto impegnative. Almeno un paio di centinaia di metri a piedi sono da mettere in conto e alcune soste per il panorama da urlo. Fino qui sono 12km di salita. Sosta radler e spuntino a quota 1740m e si riparte in discesa. Si fa per dire discesa, in effetti si perde quota dal rifugio a Casso, ma le discese a pendenze importanti si alternano a saliscendi impegnativi. Il primo tratto corrisponde all'andata, poi scende su ghiaia e bosco, zig zag tra gli alberi su un letto di foglie secche, pendenza non eccessiva. Si attraversa la carrareccia e la pendenza aumenta nel bosco, si vola. All'incrocio si risale leggermente e continua la discesa nel bosco a zig zag, poi la pista si allarga e continua a scendere più dolcemente. Si raggiunge l'asfalto dell'andata che si segue fino all'indicazione sentiero Troi dal Sciarbon che sale ripido a dx. In realtà ci sono 2 sentierini che si uniscono. Noi prendiamo il secondo, con almeno 50m a spinta al 50% di pendenza, poi prosegue in discesa e falsopiano prima nell'erba e rado bosco, poi su ghiaia. Tratti molto esposti con pendenza verso il dirupo, quindi piuttosto pericolosi. Alcuni tornanti su rocce e radici fanno scendere per alcuni metri dalla sella. Si domina l'invaso e si vede la strada a strapiombo sotto di noi. Sconsigliatissimo a che soffre di vertigini. Si attraversa un paio di ghiaioni pedalabili, poi il sentiero risale leggermente prima di sbucare a Casso. Una pausa per respirare dopo l'apnea. Si risale in paese a sx verso il cimitero, in corrispondenza del quale scende il sentiero che ci porterà nei pressi della diga. Prato, bosco, poi un tornante a sx e un divertente sentiero stretto ma godibile che scende velocemente fino all'asfalto. Da qui si sale facilmente fino a Erto nuovo. Un giro con tutti gli ingredienti che si possono desiderare in MTB, tecnico, panoramico, in continuo cambiamento, difficile e adrenalinico. Fine giornata con un frico in un ristoro tra San Martino e il passo della Crosetta.




sabato 7 novembre 2015

Paluzza - Ligosullo - Monte Paularo

07-11-2015
29km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 1400m, Single track S1, medio impegnativo
Giornata meravigliosa anche a novembre, massime al sole attorno ai 18°C.
Si parte da uno dei parcheggi del paese di Paluzza e si sale su asfalto in direzione Ligosullo-Paularo. Piccola deviazione in paese a Treppo Carnico (in cui troviamo anche un'insegna di una discoteca !!), si riprende la SP che si lascia poco dopo per salire a sx sempre su asfalto verso Tavielle e i borghetti successivi per arrivare a Ligosullo. Volendo si possono tagliare alcuni tornanti su sentierini tra le case con pendenze importanti. prima di Ligosullo si scende leggermente per poi attraversarlo e prendere l'asfalto a sx verso Valdajer. Si sale ancora stavolta tra bosco e radure fino al castelletto. Breve pausa e si sale a sx verso il monte Paularo. Il fondo è sterrato e a tratti piuttosto sconnesso, il paesaggio è per un paio di km bosco e, superati i 1500m prato ingiallito dall'autunno. Panorama meritevole di foto e soste. Si superano due laghetti e si arriva su una piazzola da cui partono tre sentieri. Noi saliamo in cima al Monte Paularo (2045m), alcune centinaia di metri, per metà ciclabile in salita e divertimento puro in discesa. Poi proseguiamo lungo l'unica stradina poco prima della piazzola, un piccolo strappo in salita e poi sentiero su prato, tra il sottobosco e infine nel bosco. Single track S1 con fondo irregolare causa rocce e nella seconda parte anche radici. Si prosegue su una stretta carrareccia e negli ultimi km su asfalto molto sporco e con pendenze importanti. Impianto frenante molto sollecitato. Si sbocca in paese a Paluzza. Fine giornata con polletto a Resiutta.









lunedì 2 novembre 2015

Rigolato - Collinetta - Collina - Givigliana

31-10-2015
23km, 35% asfalto-65% sterrato. Dislivello 1020m, Single track S1, medio impegnativo
Giornata meravigliosa a fine ottobre, massime al sole attorno ai 20°C.
Partenza da Rigolato, si sale verso Nord sulla provinciale e subito a sx verso Ludaria. Salita in asfalto piuttosto ripida e, in corrispondenza dell'ultimo fabbricato, si svolta a dx su asfalto. Poco dopo la strada diventa sterrata e la salita si intervalla con piacevoli saliscendi incontrando piccoli torrenti che attraversano la strada in mezzo al bosco. Dopo circa 4km inizia la discesa che riporta sulla provinciale, si svolta a dx su asfalto e si scende fino alla galleria, che si evita imboccando la vecchia strada a dx sempre su asfalto. Rami e massi caduti non sono un problema e, dopo una breve galleria si prende la strada che sale a sx, sempre asfaltata, che porta al piccolo abitato di Tors, che si lambisce, salendo ancora ed evitando la prima a sx, per prendere la seconda, sterrata, al km10,5. Salita ripida su buon fondo sassoso immersi in un bosco alpino, in breve si ridiscende fino ad un incrocio in cui si sale a sx su asfalto verso Collinetta. Panorama da togliere il fiato sul Coglians in cornice autunnale. Si prosegue a Collina sulla strada principale e si scende dopo l'abitato fino al bar Edelweiss, dove subito dopo si svolta a dx su sterrata piuttosto ripida, poco dopo la pendenza diminuisce. Si continua a salire e si raggiunge un incrocio al quale si svolta a dx continuando a salire (km16,5). Si sale ancora fino al km18, si continua in discesa sulla carrareccia fino al primo tornante, dove si riprende a salire andando dritti. La salita ripida dura qualche centinaio di metri, fino ad incontrare a dx il sentiero CAI151 non ben segnalato (km.18,3).
La traccia è incerta nel primo tratto quasi piano, poi è più marcato in discesa tra gli abeti, su un letto di aghi e purtroppo con molti alberi caduti. Piacevolissimo e non troppo veloce, prosegue fino ad incontrare un altro sentiero e scendere più decisamente. Attenzione ai segni CAI non molto frequenti. Si attraversa un paio di volte la carrareccia erbosa che porterebbe più agevolmente a Givigliana, ma è più divertente il single track tranne qualche punto troppo umido. In paese, dopo una breve sosta al famoso campanile decorato si risale e si prende la prima a dx che scende. Seguire i marcatori CAI su alcuni gradini e su un prato. Il sentiero è più tecnico con tornanti tra rocce e fogliame, estremamente divertente. L'ultimo tratto tra piante di sottobosco porta a un borgo di Rigolato dal quale si sale sulla provinciale e si raggiunge in pochi minuti il centro del paese.









lunedì 26 ottobre 2015

Clodig - Prehod - Scrutto - Cisgne - Podlach

24-10-2015
40km, 40% asfalto-60% sterrato. Dislivello 1050m, medio impegnativo
Partenza da Clodig e si imbocca la strada asfaltata che scende verso Liessa, si imbocca la salita in asfalto per Grimacco, al termine dell'abitato si prosegue per la principale che diventa sterrata e a tratti cementata. Si sale ancora per pochi km, per poi scendere e risalire nel bosco, mantenendo la dx per due volte si passa per Prehod, poi si scende prima su sterrato, poi su asfalto fino a Scrutto, si svolta a sx sulla SP principale e si pedala fino all'incrocio per Stregna, si svolta a dx e si segue l'asfalto fino ad una strettoia al km 14 in cui si imbocca la salita a sx asfaltata con indicazione Cravero. Si sale fino al km 16 e si svolta alla prima strada quasi sterrata a sx con incrocio evidente. La manutenzione della carrareccia è effettuata dai boscaioli, quindi finchè si trovano tronchi tagliati non ci sono problemi, ma dopo alcuni km il bosco diventa selvaggio e la vegetazione di sottobosco, compresi molti rovi, invade la carreggiata lasciando un risicato sentiero. Tra rampe ripide e saliscendi si raggiunge il paesino abbandonato di Cisgne, edera, ortiche e rovi. Poco dopo la strada si allarga e si incontrano di nuovo tronchi tagliati. Dopo un tratto di saliscendi si raggiunge un incrocio in cui si sale a dx e si prende la stradina stretta che sale verso la chiesa di San Andrea, una breve pausa e si scende lungo un breve sentiero nel bosco e subito dopo sull'erba, si prende la prima traccia sull'erba a sx e si sbuca a Cravero. Di fronte alla chiesa si sale sull'asfalto e dopo alcune rampe ripide si riprende lo sterrato. Da qui una lunga serie di saliscendi porta fino a Podlach, da qui conviene scendere su asfalto fino a Clodig. Noi abbiamo tentato di affrontare il sentiero che parte dal paesino di Costne a Clodig (vicino alla caserma dei carabinieri), ma a fine autunno è ancora invaso dai rovi e ci dicono non sia ciclabile.
Fine giornata con un pranzo a base di funghi appetitoso ed abbondante alla trattoria alla Cascata a Clodig.







lunedì 19 ottobre 2015

Gorizia - Monte Sabotino - Plave - ciclabile F6 (bimobis)

17-10-2015
38km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 700m, Single track S1, medio impegnativo
Partenza da Gorizia, park di Casa Rossa, si pedala verso il centro di Gorizia in via Giustiniani, al primo incrocio a dx in via del Rafut e si segue la ciclabile a sx, all'incrocio successivo si prosegue dritti, si passa davanti alla stazione ferroviaria di Nuova Gorica, si supera il paesino di Solkan e al ponte sull'Isonzo a sx, si sale sull'asfalto fino al primo tornante in cui si imbocca la stradina sterrata che scende, al secondo tornante si prosegue in falsopiano a dx tra campagna e vigneti, si sbuca a Oslavia su asfalto e si sale verso Villa Vasi, all'incrocio a dx e al tornante si imbocca il piccolo sentiero ripido di terra e rocce nella boscaglia. Un breve e intenso tratto che porta sul ponticello che passa sopra la statale di Nuova Gorica e si continua a salire su fondo sassoso e ripido. Il panorama si apre sulla città un tempo divisa della frontiera e in una bella giornata si scorge la laguna di Grado. Si sale fino al km.8,5 su questo fondo, un ultimo tratto di mulattiera in falsopiano, poi si imbocca la salita asfaltata verso dx, pendenza importante per un paio di tornanti e poi più blanda fino ad un cancello di zona militare italiana, si costeggia la recinzione e si sale (breve tratto a piedi), si segue la mulattiera a sx che conduce fino in cima al Monte Sabotino dal quale il panorama è meraviglioso. Breve sosta e si ridiscende dalla stessa via per soli 100m, prima del tornantino a dx si scorge nel prato un sentiero che taglia in quota e si inoltra nel bosco. Rocce sporgenti e fondo un po' viscido non lo rendono pedelabile al 100% nel primo tratto, ma poi migliora e porta al ristoro del Monte Sabotino in SLO, accanto alle trincee ricostruite e visitabili. La discesa da qui è su asfalto senza particolare appeal, poi al km.17,5 si trova una carrareccia a dx che scende, al primo incrocio si prende la centrale, al successivo si sale a sx, per poi scendere fino ad un incrocio con la ciclabile F6 Bimobis. A dx si segue la ciclabile asfaltata verso Gorizia e con un piacevole saliscedi si ritorna al ponte sull'Isonzo dell'andata. L'aspetto e la finitura della pista è simile all'AlpeAdria CAAR e il paesaggio ricorda la ciclabile della Drava. Si ripercorre la strada dell'andata, poi si aggiunge una piccola variante salendo al Castello di Gorizia e, a dx dell'ingresso si scende verso il parco del Castello su gradini e si percorre un breve ma divertente sentiero nel bosco che conduce al parcheggio di Via Bombi.

lunedì 12 ottobre 2015

Clodig - Monte San Martino - Topolò

10-10-2015
16km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 840m, Single track S1, medio impegnativo
Partenza da Clodig e si imbocca la strada asfaltata che sale verso Seuza e Topolò, dopo 2,3km si abbandona la strada asfaltata per prendere la rampa in cemento che sale a sx. Al successivo bivio si prosegue a dx, la carrareccia si stringe sempre di più a causa dei rovi ancora molto rigogliosi, dopo la presa dell'acquedotto inizia una discesa piuttosto ripida sempre parzialmente occupata da rovi. Al bivio a T in corrispondenza di una struttura in cemento si sale su una ripidissima a dx, difficile rimanere in sella. All'asfalto si sale a dx a Canalaz e si continua su asfalto fino poco oltre il passo San Martino, subito dopo lo scollinamento si prende la prima carrareccia a dx che sale con alcuni tornanti fino alla chiesetta di San Martino. Pausa e salita a piedi fino in cima al monte (2min), poi si prosegue a dx della facciata della chiesa scendendo nel bosco lungo il sentiero CAI 761, scorrevole e pedalabile. Si sbocca su una carrareccia, a dx fino alla bocchetta di Topolò (incrocio di sentieri) in cui si scende a dx lungo il sentiero CAI 745. Quasi tutto pedalabile, solo alcuni sassi insidiosi e troppi rovi interrompono la goduria. Si arriva a Topolò, si passa lungo le stradine ripide del paese e si scende fino alla strada asfaltata che riporta velocemente a Clodig. Viste le altimetrie non eccessive sarebbe consigliabile a fine autunno o in inverno per evitare i rovi.








lunedì 28 settembre 2015

Maniago - Malga Jouf

19-09-2015
23km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 950m, Single track S1-S2, medio impegnativo
Partenza da Maniago centro, si sale verso il castellolungo la strada asfaltata che con pendenze medie e numerosi tornanti prende quota dal paese regalando tratti di piacevole panorama tra gli alberi. La via principale è più volte attraversata dai single track dapprima nascosti tra i rovi, poi sempre più rocciosi e con radici affioranti, li affronteremo dopo. Salendo la pista diventa sterrata e conduce in breve alla radura della malga Jouf. Si sale ancora verso la cima del monte Jouf, con un ultimo tratto in mezzo al bosco in scalata sugli aghi di pino. Il panorama sulla valcellina vale la fatica. La discesa comporta imbarazzo per la scelta. Dall'alto i sentieri sono solo un paio, verso metà discesa si moltiplicano. Noi ne scegliamo uno a sx a 50m dal piazzale erboso sopra la malga, la cui difficoltà aumenta verso la fine, con pendenze importanti e radici insidiose, soprattutto con l'umido. Successivamente, ripresa la carrareccia, ce n'è tre in sequenza a dx a 500m da una casetta, a dx in corrispondenza di un Cristo e a sx in una curva accanto a una panchina. Più in basso dall'asfalto si può prendere l'Orcolat, il Serse e il Kraken, ma saranno oggetto di un nuovo giro.





lunedì 21 settembre 2015

Val Aupa - Bevorchians - Sella Cereschiatis - Malga Glazzat - Casera Lius

19-09-2015
21km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 800m, Single track S1, medio impegnativo
Partenza da un parcheggio sulla destra poco dopo l'incrocio che sale a Bevorchians. Si continua lungo la SP della Val Aupa fino alla Sella, asfalto di media pendenza, si segue a sx verso Malga Glazzat su sterrato con alcuni tratti asfaltati o cementati. Dopo pochi km si raggiunge Malga Glazzat bassa, noi dopo una breve sosta proseguiamo in salita verso Glazzat alta. Ad eccezione di alcune rampe molto ripide, la strada nel bosco è piacevole e ombreggiata da abeti e faggi. Dopo alcuni saliscendi sterrati si incontra un enorme masso su un bivio, qui è necessario continuare sulla sx e iniziare la discesa. Qui fino al 2013 iniziava il sentiero 434, ora indegnamente sostituito per buona parte dalla nuova carrareccia. Se non si intercetta scendendo tra i tornanti lo si imbocca a sx in corrispondenza di un piccolo piazzale erboso. Si nota sulla dx un tratto dello stesso sentiero che scende. Il primo tratto è prima piuttosto pendente e poi invaso dalla vegetazione, poi è molto piacevole e ciclabile su asciutto al 100%. Purtroppo finisce poco dopo su un tornante della stessa carrareccia che avevamo abbandonato. Si scende ancora su sterrato fino alla SP e in pochi minuti di discesa su asfalto si ritorna al punto di partenza. Polletto e birra artigianale ormai classici di Resiutta per terminare degnamente la trasferta.