mercoledì 30 dicembre 2015

Uccea - Sella Carnizza - Monte Nischiuarch - Monte Polosè

30-12-2015
21km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, medio impegnativo con single track S1/S2. Dislivello 700m
Si parte dall'abitato di Uccea e si prosegue in salita su asfalto verso la val Resia. La pendenza è bassa, con un piacevole panorama fino all'abitato di Gnivizza a Sella Carnizza. Si svolta a sx verso l'altro versante della valle del Rio Uccea su carrareccia e si pedala per un tratto in piano, per poi salire con pendenza media, si passa la chiesa di S.Anna, al bivio si sale a dx e si procede fino ad un piazzale in cui convergono 3 sentieri. Il sentiero centrale porta alle fortificazioni del monte Nischiuarch, noi scendiamo su quello di dx fino alla casera omonima e seguiamo le indicazioni per il sentiero CAI 739 in direzione Passo Tanamea. Noi proseguiamo per un tratto sul sentiero fino ad una cima, ma ci sono molti tratti da percorrere a piedi in salita. Ritorniamo sui nostri passi percorrendo a ritroso questo single-track molto tecnico e impegnativo fino alla casera. Qui si segue il 739 per una decina di metri, poi si scende a sx lungo una traccia poco pendente su prato. In breve ci si addentra nel bosco di faggi, il fondo si riempie di foglie secche e nasconde alcune rocce sconnesse. Saliscendi piacevole e scorrevole, con pochi tratti a piedi sulle rocce. Si passa accanto a un paio di ruderi di casera, poi il bosco di arricchisce di pini neri e il fondo diventa più scorrevole, anche se le insidie sotto le foglie secche sono molte. Si seguono a fatica i cerchi rossi sugli alberi salendo sulla cima del monte Polosè per poi affrontare la favolosa discesa su sentiero con tornantini stretti e lenti verso la carrareccia che riporta a Uccea. si scende fino al torrente per risalire in pochi metri con pendenze impegnative fino alla strada dell'andata a pochi km dal paese. Defaticamento in discesa su asfalto. Fine con un abbondante risotto al ristorante Ciseriis (super lusso, come ci siamo finiti?)












sabato 26 dicembre 2015

Musi - Casera Cripiza - Pian dei Ciclamini - Casera Trepetnica - Casaera Tanatcoda

24-12-2015
13km - Asfalto 20% - Sterrato 80%, medio impegnativo con single track S1/S2. Dislivello 680m
Si parte dal parcheggio della trattoria alle sorgenti ai piedi della salita per Musi sulla strada Tarcento-Uccea, si prosegue su asfalto verso nord per 2 tornanti e si prende la prima carrareccia in salita a dx con segnale di divieto di transito. La salita è sconnessa e ripida, ma breve e in 3km si raggiunge il punto più alto sul fianco del monte Tanavasagio. La discesa sempre sulla stessa carrareccia è semplice e veloce. Si raggiunge l'asfalto che sale verso Pian dei Ciclamini, ma come variante si può seguire la pista di fondo che corre parallela. Sul piazzale delle strutture del punto di accoglienza turistica si trovano i segni del sentiero bianco-rossi e giallo-rossi. Si seguono i bianco-rossi verso sud lungo una staccionata. Discese e rampe si alternano con fondo molto sassoso, a tratti è necessario scendere dalla sella ma è molto piacevole. Al primo borgo si sale tra le case a dx in direzione Sirac lungo un sentiero più impegnativo, si attraversa un ghiaione e rampe piuttosto ripide. Cicloalpinismo molto piacevole con panorama pittoresco. Si scende fino a casera Trepetcnica, il sentiero poi continua nel letto del torrente e, all'incrocio con una carrareccia si sale a dx in direzione Sirac. Si prende il sentiero CAI 737 che sale ripido e altrettanto scende su prato e rocce. Percorso breve e tecnico con grande varietà di fondo. Il tratto fino a Musi su sterrato è breve e da qui si scende su asfalto fino alla trattoria. Ma noi scegliamo di pranzare alla locanda sulla strada all'angolo del ponte dopo Vedronza.




Giro notturno "Mannara" - Tavagnacco - Pagnacco - Martignacco

23-12-2015
26km - Asfalto 30% - Sterrato 70%, facile. Dislivello 100m
Giro organizzato da Biky Bici e natura molto suggestivo, tra le campagne sulle colline moreniche e le valli del Cormor e del Lavia. Percorso per tutti.
Si parte dalla piazza di Tavagnacco, si scende su asfalto in direzione Pagnacco, prima del ponte dell'autostrada si svolta a dx su carrareccia e si prosegue fino ad incrociare l'Ippovia, sulla quale si prosegue a dx fino al primo incrocio a sx con guado. Si attraversa il Cormor e si segue la traccia che prosegue a sx e poco dopo un tornante si continua su larga sterrata e asfalto, si passa sul cavalcavia sopra l'autostrada, si entra a Pagnacco, si prende via Comugne a dx, via Marolins a sx, si attraversa la SP, a sx in via Rizzani, a dx via S.Mauro e al termine dritti su breve sentiero che porta ad attraversare nuovamente la SP, dritti in via della Coda e a dx in via Colesat che diventa sterrata. Al primo incrocio a sx, la carrareccia porta ad Alnicco, in cui si attraversa e si prosegue su sterrato fino ad incrociare l'asfalto in cui si prosegue a sx accanto al centro di S.Margherita del Gruagno, In corrispondenza di una decisa curva a dx si prende il sentiero a sx che si addentra nel bosco tra decisi saliscendi in parte ciclabili nella valle del torrente Lavia. Si sbuca su asfalto nella frazione Lavia, si scende in paese in via Lavia e poco prima di un ponticello si prende un altro sentiero a dx simile al precedente. Si sbuca su una carrareccia e, svoltando a dx, su asfalto, ancora a dx accanto a un cimitero e dritti a Martignacco fino alla via principale, in cui si svolta a sx in direzione Udine. Un triste tratto su asfalto fino a via Cavalieri di V.V. poco prima di un parcheggio a dx, dritti fino al ponte sul Ledra, subito dopo a sx su prato, nuovo ponte a sx e subito a dx e si punta al ricovero Zaffiro, si attraversa e si può scegliere di affrontare una divertente pista per MTB in mezzo al bosco poco più avanti, altrimenti si costeggia la fiera di Udine e si svolta a sx oltre una sbarra, si costeggia il canale Ledra e al ponte a sx, si attraversa la SP e si prosegue su carrareccia e prima di una larga curva si prende un sentiero su prato a sx, con traccia appena accennata che attraversa boschetti e campagna, passa sotto l'autostrada, al primo incrocio a dx, si attraversa la SP e subito a dx seguendo l'Ippovia (in@natura) e si risale in breve a Tavagnacco al punto di partenza. Grazie a Antonio per l'organizzazione e a Rossano per la traccia.



lunedì 21 dicembre 2015

Prestento - Monte Forchis - Reant - Valle di Soffumbergo (variante)

19-12-2015
23km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, medio impegnativo. Dislivello 1150m
Da Montina si percorre Via Mazzini, che si stacca dalla principale e piega a sx (1,1km) e subito a dx (1,3km). Ripida salita prima asfaltata e poi sterrata-cementata piuttosto ripida fino al falsopiano (4,8km). Riprende la salita verso Reant che raggiungiamo nei pressi di un bivio (10,2km). Si prosegue in salita verso Valle, al bivio si sale a dx e si riprende l'asfalto in cima accanto ai ripetitori. Si prosegue e sulla sx si apre uno spiazzo erboso con una traccia che si segue in una divertente discesa erba-sentiero che porta a Valle di Soffumbergo. Da qui inizia la variante. Si scende in piazza, da cui si risale tra le case in modo da rimanere a sx della strada asfaltata che scende. Si trovano le indicazioni di sentiero rosse-bianche su cartelli e paletti. Il primo tratto è piuttosto impegnativo e tecnico con brevi tratti non ciclabili, poi si fa più scorrevole, comunque con salite e discese con pendenze e sassi insidiosi. Si sbuca sull'asfalto in prossimità di una cappella, 100m oltre sulla dx si prende il sentiero seguente, ancora nel bosco e molto divertente oltre che tecnico. Si sbuca su una carrareccia, ancora un tratto in discesa, poi si prende il sentiero che scende a sx e si riprende lo stesso sterrato tra gli uliveti nei pressi del Frantoio di Campeglio. La strada da qui è asfaltata e passa per Campeglio per poi incrociare la SP Faedis-Cividale. Si segue verso Cividale per ritornare al punto di partenza. Pranzo rustico dopo Campeglio in un agriturismo in cui ci apostrofano con "Non c'erano altri posti aperti dove pranzare?"
                                                                        

                                                                Percorso in dettaglio

lunedì 14 dicembre 2015

San Pietro al Natisone - Vernassino - Montemaggiore - CAI 749

12-12-2015
30km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 1000m,medio impegnativo, single track S1/S2 molto lungo.
Si parte da San Pietro al Natisone, parcheggio vicino alla chiesa. Si sale su asfalto in via Klancic, si arriva dopo un paio di tornanti alla trattoria alla Quercia, si prende la carrareccia a sx e si continua a salire con pendenze medie in mezzo al bosco alternate a tratti di saliscendi, ai successivi 2 bivii si svolta sempre a dx e dopo 5km si scende leggermente per raggiungere il piccolo abitato di Vernassino su asfalto, si sale ancora a sx ma su asfalto fino alla frazione di Costa, poco prima del cartello si scende leggermente a dx su prato, poi su carrareccia e tornanti, dopo altri 4km si ricomincia a salire leggermente per raggiungere la SP nei pressi di Jeronizza. Da qui si sale ancora 5km su asfalto verso il Matajur, pendenza costante superiore al 10% con il panorama nascosto dal bosco, tornanti senza distrazioni. Che noia terribile. Si attraversa Stermizza e si prosegue fino alle prime case di Montemaggiore. Alla prima asfaltata a sx si scende (cartello non stradale con indicazione Mersino) e dopo 2km di leggero saliscendi si incrocia il sentiero CAI749 che scende dal Monte Glevizza. Si scende lungo il sentiero ben segnalato a sx. Da qui al punto di partenza è tutto single track, non tutto ciclabile, particolarmente adatto a biammortizzate, meglio se Trail o Enduro. Con una front è divertente, ma molto al limite. Si alternano rampe ripide sia in salita che in discesa, tratti esposti e zig zag nel bosco. Il primo tratto è ricco di sassi, poi si fa più scorrevole. Ai successivi due incroci si segue per Mezzana-San Pietro e si giunge all'asfalto a Mezzana, si prosegue dritti e si imbocca una carrareccia che prosegue dritta in corrispondenza di una curva sulla strada, si continua a scendere, a sx sulla strada percorsa salendo, poi subito a dx su prato per affrontare un sentiero che porta fino a Sorzento. Da qui si segue la ciclabile Bimobis fino a San Pietro al Natisone.










martedì 8 dicembre 2015

Enemonzo - Pani - anello di Mediis

07-12-2015
20km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 800m,medio impegnativo, single track S1/S2
Si parte da Enemonzo zona municipio e si sale verso via Savoreit, zona di casette in legno poste a Nord in periferia, si svolta a dx fino alla fine dell'asfalto, poi alla prima a sx e si inizia a salire su una ripida mulattiera che porta nel bosco, in breve fino a Colza, prendendo prima a sx e poi a dx nei due incroci. Si sbuca sull'asfalto appena prima della frazione e si continua a salire, alternando rampe ripide a tratti di respiro e, come paesaggio, tratti di bosco e pascoli aperti. Si continua su asfalto fino a oltre 1000m di quota, fino all'incrocio per Mediis o Pani. Noi scendiamo un tratto fino oltre l'albero immortalato sulla copertina del DVD sulla repubblica di Carnia, giusto il tempo di trovare un po'di neve, poi risaliamo e proseguiamo in direzione Forca di Pani, un incrocio tra 3 mulattiere e un sentiero che prosegue in piano su erba a sx. Si segue quest'ultimo, che poco dopo scende nel bosco, un po'insidioso per le pietre mosse nascoste sotto le foglie dell'autunno, ma molto divertente. Tratti ripidi e successioni di curve veloci, tracciato ben segnato e visibile. L'ultimo tratto prima di sbucare sull'asfalto a Feltrone è molto veloce e divertente. Al bivio si prosegue a dx su sentiero e al primo bivio a sx su sentiero più piccolo, si scende ancora veloci nel bosco con alcuni piccoli salti tra le radici. In breve si arriva su un prato vicino a Dilignidis, si scende quindi su asfalto a dx e poco dopo su prato a sx su una stradina appena accennata.subito dopo una larga curva a sx. Ci si addentra nel bosco e si seguono le indicazioni  al contrario per Mediis, si tratta del percorso permanente su cui si svolge la gara della Carniabike. Molto divertente e veloce, con diverse varianti. Ci si immette dopo qualche km sull'asfalto a Viaso, all'incrocio a sx e poi di nuovo per sentieri fino alla nuova variante SR, passando attraverso un pascolo recintato elettrificato. Si passa sotto la strada nei pressi di Socchieve (uno dei due attraversamenti previsti per gli animali selvatici) e si percorre la vecchia strada che riporta velocemente a Enemonzo.