lunedì 21 settembre 2020

Padola - Rifugio Coltorondo - Passo Silvella - Sella del Quaternà - Col Quaternà - Costa dello Spina - Casamazzagno - Troi di Bacani - Dosoledo

19-09-2020
Km 32 - Asfalto 40% - Sterrato 60%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1500m
Percorso con salita su asfalto e sterrato da Padola, mulattiera ripida e sconnessa in parte ciclabile fino alla Sella del Quaternà, sentiero ripido (abbandonando le bici) fino alla cima del Col Quaternà, sentiero in cresta in leggero saliscendi fino oltre il Monte Spina (Costa dello Spina), discesa su sterrata e asfalto fino a Casamazzagno, risalita e discesa su sterrata (Troi di Bacani) fino a Dosoledo e rientro su asfalto.
Si parte da Padola, si segue la direzione Nord cercando di evitare il più possibile la statale sulla quale si percorre qualche km fino al bivio, a dx verso il Rifugio Coltorondo si sale su asfalto ripido con respiri per circa 5km, poi si imbocca la mulattiera che sale più ripida e si prosegue dapprima con pendenze medie, poi sempre più impegnative fino a Passo Silvella,. Il panorama è mozzafiato in questa valle stretta tra cime molto alte e scoscese e compensa la fatica. Alla sella si prende il sentiero che sale a fianco del Col Quaternà, riconoscibile dalla grande croce, prima con pendenza media e poi a spinta su fondo sdrucciolevole e ripido. Non è molto lungo il trasferimento fino a Sella Quaternà, in cui si trova l'imbocco del sentiero che porta in cima alla montagna, su roccia a gradoni ripidi, tanto da abbandonare le dueruote in questo punto e salire per circa 15 min. fino in vetta. Vista a 360° sul Comelico, con le sue principali vette quasi tutte in primo piano. Risaliti in sella si percorre la traccia molto ben visibile dal punto panoramico privilegiato di poco prima, in cresta verso Sud-Est, verso il Col Rosson e il Monte Spina che rimarranno alla nostra sx durante la traversata. Un primo tratto in saliscendi sul sentiero in mezzo ai pascoli e poi tratti in discesa molto veloce, con la dovuta attenzione visti i canali scavati dall'acqua a tratti molto profondi ed insidiosi. Percorso a tratti in cresta e a tratti di poco sotto le cime, panorama mozzafiato. Si raggiunge la cima del Monte Spina, che segna la fine del sentiero più divertente. Da qui si scende su sterrata , dissestata e a tratti ripida, ma comunque strada. Vani i tentativi di trovare alternative, se non alcuni prati nelle vicinanze del paese di CasaMazzagno. Si scende ancora su asfalto fino a centro paese, in cui si sale a dx seguendo il sentiero tabella to in legno come Troi di Bacani, una stretta sterrata in salita per circa 2km e poi in discesa, sempre su strada, fino a Dosoledo. Chiusura del giro su asfalto.



martedì 15 settembre 2020

Forni Avoltri - Casera Bordaglia di Sotto e di Sopra - Lago Bordaglia - Passo Giramondo - Lago di Volaia - Rif. Tolazzi

12-09-2020
Km 30 - Asfalto 20% - Sterrato/sentiero 50% - Single track 30%; Condizione fisica: molto impegnativo; Difficoltà tecnica: difficile (alpinistico); Ciclabilità 50%; Dislivello: 1400 m.
Giro cicloalpinistico con salita al Lago di Bordaglia e al Passo Giramondo discesa su single track (S3) e risalita su sterrato (Wolayerseestrasse) al lago di Volaia e successiva discesa su single track (S4) al rifugio Tolazzi e ritorno su triste asfalto a Forni Avoltri.
Si parte dal parcheggio presso la chiesa di Forni Avoltri procedendo verso nord; si abbandona subito l'asfalto procedendo diritti lungo lo sterrato che costeggia la sinistra orografica del torrente Degano seguendo le indicazioni del CAI 140 (la carrareccia è appena stata sistemata a seguito dei lavori). Attraversato il Rio Bordaglia si svolta a dx seguendo le indicazioni del sent. CAI 141; la carrareccia si fa subito impegnativa e con pendenze importanti. La si percorre dapprima fiancheggiando il rio e poi si inerpica in tornanti comunque sempre ciclabile fino a giungere a Casera Bordaglia di sotto. Qui termina la parte ciclabile e si procede sul sentiero CAI 142 inerpicandosi per 500 m. di dislivello prima fino a Casera Bordaglia di Sopra con vista sul lago e poi fino al passo Giramondo alternando tratti pedalabili conpendenze dolci e panorami spettacolari. Giunti al Passo Giramondo (m. 2005) ci apprestiamo a scendere lungo il versante austriaco CAI 403 su un single track di difficoltà S3 con forti pendenze prima su fondo ghiaioso con stretti tornanti e poi su fondo non smosso; terminato il single track il sentiero procede in traverso convari sali scendi (40% ciclabile) prima di raggiungere la radura prativa (attenti alle marmotte) che ci conduce alla strada bianca. La carrareccia si inerpica verso il lago Volaia con pendenze importanti mettendo a dura prova le rimanenti energie a disposizione. Si giunge così al lago Volaia fronte austriaco a m. 1960 dove si apre uno scenario meraviglioso sul lago e sulla maestosità del Monte Coglians; dopo un meritato riposo si prosegue sul periplo del lago (il lato sx è meno ciclabile) per risalire al rifugio Lambertenghi da dove ha inizio il secondo single track impegnativo lungo il sentiero CAI 144 (difficoltà S3/S4) la ciclabilità del quale dipende dalle capacità personali e dalla presenza di pedoni che hanno sempre la precedenza. Si giunge così su una carrareccia a fondo molto smosso dove bisogna ancora fare attenzione prima di giungere al rifugio Tolazzi e procedere sulla strada asfaltata molto triste verso Collina e Forni Avoltri.

lunedì 14 settembre 2020

Cason di Lanza - CAI439 (Traversata Carnica) - Sella di Aip - Bivacco Lomasti - CAI440

10-09-2020
Km 15 - Sterrato 30% - Sentieri 70%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 800m
Percorso con salita su carrareccia nel primo tratto e su sentieri con rampe molto ripide, a spinta e a spalle. Sentiero in quota CAI439 (Traversata Carnica) con saliscendi in buona parte ciclabile fino a Sella di Aip e al bivacco Lomasti. Ritorno su CAI440 per la prima parte roccioso e difficile per portare la bici, fangoso e con rocce affioranti nella seconda parte fino ad una malga nei pressi della Busate, ultima parte sulla carrareccia dell'andata.
Si parte da Cason di Lanza e si sale lungo la sterrata dietro il rifugio, con alcune rampe lastricate ad alta pendenza alternate a respiri su ghiaia, si prosegue sulla principale fino al cartello CAI439 a sx subito dopo una serie di tornanti. Si imbraccia la due ruote e si porta per qualche centinaio di metri su rocce umide a gradoni fino ad un saliscendi nell'erba tra i cespugli, poco ciclabile, per poi risalire di nuovo su roccia ad alta pendenza fino alla Travesata Carnica, spettacolare linea in saliscendi su roccia e ghiaioni al cospetto della Creta di Aip e con meraviglioso panorama sulla valle. Si intravede già in fondo la Sella di Aip e il punto rosso del Bivacco Lomasti. Lunga traversata in buona parte ciclabile su sconnesso con alcuni scavalchi di roccia per finire su prato in prossimità della cresta che divide Italia dall'Austria, Passo Pramollo a sinistra e la più alta stazione della funivia a pochi metri dal sentiero. Al bivio a dx verso la sella, alcuni tratti a spinta in cresta e si scende verso la Sella di Aip, preceduta di pochi passi dal bivio per il Bivacco Lomasti e l'imbocco del CAI440. Dopo una sosta si scende a fianco del bivacco con i segnali bianco-rossi appena rifatti e bene in vista. Fin da subito non ciclabile, con salti in pendenza tra grosse rocce in mezzo ad una antica frana, fino a imboccare una traccia dapprima su ghiaia e rocce, poi su prato molto sconnesso con rocce affioranti con molte sorgenti e relativo fango. Nonostante la poca pendenza rimane non molto ciclabile, se non a tratti, compensata dalla cornice delle montagne attorno, pittoresco il sentiero dell'andata che si staglia a destra. In saliscendi tra le sorgenti si raggiunge una malga da cui parte una carrareccia su erba che sale con tornanti verso la strada dell'andata, all'inizio in decisa salita, poi in saliscendi tra gli arbusti e poi nell'ultima discesa fino a Cason di Lanza.


martedì 8 settembre 2020

Arta Terme - Cabia - Rivalpo - Malga Valmedan - Monte Cucco - CAI 408a e 409

 05-09-2020
Km 27,5 - Asfalto 50% - Sterrato 10% - Sentiero 40% (di cui 70% non ciclabile),  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: molto impegnativo (alpinistico); Dislivello 1500m
Giro cicloalpinistico con salita su asfalto alla malga Valmedan alta, salita su sterrato alla casera Cucco di Sopra e poi su sentiero al Monte Cucco (1754m), discesa su sent. Cai 408a in parte ciclabile e poi su sent. Cai 409 lungo la dorsale del Monte Salin (vista sui Lander) non ciclabile e discesa sul Rio Quarnaries e bosco Faeit su single trail S2.
Si parte dal parcheggio di Arta Terme risalendo il centro della cittadina e dirigendosi verso Cabia dove, dopo un breve sosta alla fontanella, ci si direge lungo la carrareccia che attraversando Bosco Boscat, con dei bruschi saliscendi per superare il rio Plombs ci porta a Rivalpo. RAggiunto di nuovo l'asfalto, si procede in salita verso Malga Valmedan Alta con salita costantemente impegantiva (13/14%) e una serie di tornanti che fanno raggiungere la quota di m. 1525.
Dopo una meritata e prolungata sosta alla malga (aperta e gestita) si prosegue lungo la carrabile che in breve ma faticosa salita raggiunge Casera Cucco di sopra dove la stradina si restringe in sentiero che ben presto non risulta più pedabile. Al bivio col sentiero 408a si risale la cima del Monte Cucco (30 min.) da dove la vista spazia a 360° su tutte le alpi carniche e le dolomiti in lontananza.
Si ridiscende lungo il sentiero 408a rimanendo in sella dove possibile fino a raggiungere il sentiero precedente (CAi409) dove, svoltando a dx, inizia la fase del ravano (evitabile solo retrocedendo a Malga Valmedan); il sentiero si snoda ripido ed esposto su folta vegetazione raggiungendo il crinale del Monte Salin con una vista spettacolare sui Lander; poi, a quota 1100 m. diventa ciclabile su un tracciato molto umido che porta al rio Quarnaries dove si procede sul greto del torrente lungo una pietraia (S2) fino a raggiungere la carrareccia nel Bosco Faeit. Ancora una deviazione su single track che attraversa il rio Randice per poi attraversare Piano d'Arta e giungere al parcheggio.

Cattinara single tracks - Tre Camini Trieste

 29-08-2020

Km 15 - Asfalto 50% - Sterrato 50%,  Condizione fisica: medio-facile; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 600m

Giro enduro sulle alture di Cattinara lungo i single tracks che sono proposti come prove speciali alle gara "Enduro 3 Camini" intorno al Monte Bello. Sentieri di difficoltà S2/S3.
Si parte da San Giuseppe della Chiusa parcheggiando subito sotto la ciclabile Cottura e si risale l'asfalto fino al tornante
dove si procede diritti attraversando una recinzione e raggiungendo una carrareccia che ci conduce al bivio tra la Provinciale e Strada di Fiume da dove parte sulla sx il primo single track che, attraversando una carrareccia, la ciclabile e la Nuova Sopraelevata conduce alle "cascatelle"; si risale su via Antonino di Peco fino a raggiungere la ciclabile Cottur che si percorre a dx fino al cavalcavia sulla Sopraelevata dove si gira a dx su una erta per raggiungere Strada di Fiume;si gira a dx per poi procedere sulla Salita al Monbeu che ci conduce all'imbocco del single track dei "3 camini". Il trail lungo 1 km scende a via del Castelliere dove si risale sulla sx fino a raggiungere nuovamente Strada di Fiume che si percorre stavolta a dx passando davanti all'ospedale. Giunti in prossimità della rotonda fare attenzione a prendere a dx un ingresso che ci porta sotto il viadotto Cattinara da dove parte l'ultimo trail che scende di nuovo in prossimità delle "cascatelle". Terminata la discesa risaliamo su via Antonino Peco fino a raggiungere la ciclabile che in breve conduce al parcheggio.



Percorso in dettaglio

Filmato sentieri