lunedì 26 ottobre 2015

Clodig - Prehod - Scrutto - Cisgne - Podlach

24-10-2015
40km, 40% asfalto-60% sterrato. Dislivello 1050m, medio impegnativo
Partenza da Clodig e si imbocca la strada asfaltata che scende verso Liessa, si imbocca la salita in asfalto per Grimacco, al termine dell'abitato si prosegue per la principale che diventa sterrata e a tratti cementata. Si sale ancora per pochi km, per poi scendere e risalire nel bosco, mantenendo la dx per due volte si passa per Prehod, poi si scende prima su sterrato, poi su asfalto fino a Scrutto, si svolta a sx sulla SP principale e si pedala fino all'incrocio per Stregna, si svolta a dx e si segue l'asfalto fino ad una strettoia al km 14 in cui si imbocca la salita a sx asfaltata con indicazione Cravero. Si sale fino al km 16 e si svolta alla prima strada quasi sterrata a sx con incrocio evidente. La manutenzione della carrareccia è effettuata dai boscaioli, quindi finchè si trovano tronchi tagliati non ci sono problemi, ma dopo alcuni km il bosco diventa selvaggio e la vegetazione di sottobosco, compresi molti rovi, invade la carreggiata lasciando un risicato sentiero. Tra rampe ripide e saliscendi si raggiunge il paesino abbandonato di Cisgne, edera, ortiche e rovi. Poco dopo la strada si allarga e si incontrano di nuovo tronchi tagliati. Dopo un tratto di saliscendi si raggiunge un incrocio in cui si sale a dx e si prende la stradina stretta che sale verso la chiesa di San Andrea, una breve pausa e si scende lungo un breve sentiero nel bosco e subito dopo sull'erba, si prende la prima traccia sull'erba a sx e si sbuca a Cravero. Di fronte alla chiesa si sale sull'asfalto e dopo alcune rampe ripide si riprende lo sterrato. Da qui una lunga serie di saliscendi porta fino a Podlach, da qui conviene scendere su asfalto fino a Clodig. Noi abbiamo tentato di affrontare il sentiero che parte dal paesino di Costne a Clodig (vicino alla caserma dei carabinieri), ma a fine autunno è ancora invaso dai rovi e ci dicono non sia ciclabile.
Fine giornata con un pranzo a base di funghi appetitoso ed abbondante alla trattoria alla Cascata a Clodig.







lunedì 19 ottobre 2015

Gorizia - Monte Sabotino - Plave - ciclabile F6 (bimobis)

17-10-2015
38km, 50% asfalto-50% sterrato. Dislivello 700m, Single track S1, medio impegnativo
Partenza da Gorizia, park di Casa Rossa, si pedala verso il centro di Gorizia in via Giustiniani, al primo incrocio a dx in via del Rafut e si segue la ciclabile a sx, all'incrocio successivo si prosegue dritti, si passa davanti alla stazione ferroviaria di Nuova Gorica, si supera il paesino di Solkan e al ponte sull'Isonzo a sx, si sale sull'asfalto fino al primo tornante in cui si imbocca la stradina sterrata che scende, al secondo tornante si prosegue in falsopiano a dx tra campagna e vigneti, si sbuca a Oslavia su asfalto e si sale verso Villa Vasi, all'incrocio a dx e al tornante si imbocca il piccolo sentiero ripido di terra e rocce nella boscaglia. Un breve e intenso tratto che porta sul ponticello che passa sopra la statale di Nuova Gorica e si continua a salire su fondo sassoso e ripido. Il panorama si apre sulla città un tempo divisa della frontiera e in una bella giornata si scorge la laguna di Grado. Si sale fino al km.8,5 su questo fondo, un ultimo tratto di mulattiera in falsopiano, poi si imbocca la salita asfaltata verso dx, pendenza importante per un paio di tornanti e poi più blanda fino ad un cancello di zona militare italiana, si costeggia la recinzione e si sale (breve tratto a piedi), si segue la mulattiera a sx che conduce fino in cima al Monte Sabotino dal quale il panorama è meraviglioso. Breve sosta e si ridiscende dalla stessa via per soli 100m, prima del tornantino a dx si scorge nel prato un sentiero che taglia in quota e si inoltra nel bosco. Rocce sporgenti e fondo un po' viscido non lo rendono pedelabile al 100% nel primo tratto, ma poi migliora e porta al ristoro del Monte Sabotino in SLO, accanto alle trincee ricostruite e visitabili. La discesa da qui è su asfalto senza particolare appeal, poi al km.17,5 si trova una carrareccia a dx che scende, al primo incrocio si prende la centrale, al successivo si sale a sx, per poi scendere fino ad un incrocio con la ciclabile F6 Bimobis. A dx si segue la ciclabile asfaltata verso Gorizia e con un piacevole saliscedi si ritorna al ponte sull'Isonzo dell'andata. L'aspetto e la finitura della pista è simile all'AlpeAdria CAAR e il paesaggio ricorda la ciclabile della Drava. Si ripercorre la strada dell'andata, poi si aggiunge una piccola variante salendo al Castello di Gorizia e, a dx dell'ingresso si scende verso il parco del Castello su gradini e si percorre un breve ma divertente sentiero nel bosco che conduce al parcheggio di Via Bombi.

lunedì 12 ottobre 2015

Clodig - Monte San Martino - Topolò

10-10-2015
16km, 30% asfalto-70% sterrato. Dislivello 840m, Single track S1, medio impegnativo
Partenza da Clodig e si imbocca la strada asfaltata che sale verso Seuza e Topolò, dopo 2,3km si abbandona la strada asfaltata per prendere la rampa in cemento che sale a sx. Al successivo bivio si prosegue a dx, la carrareccia si stringe sempre di più a causa dei rovi ancora molto rigogliosi, dopo la presa dell'acquedotto inizia una discesa piuttosto ripida sempre parzialmente occupata da rovi. Al bivio a T in corrispondenza di una struttura in cemento si sale su una ripidissima a dx, difficile rimanere in sella. All'asfalto si sale a dx a Canalaz e si continua su asfalto fino poco oltre il passo San Martino, subito dopo lo scollinamento si prende la prima carrareccia a dx che sale con alcuni tornanti fino alla chiesetta di San Martino. Pausa e salita a piedi fino in cima al monte (2min), poi si prosegue a dx della facciata della chiesa scendendo nel bosco lungo il sentiero CAI 761, scorrevole e pedalabile. Si sbocca su una carrareccia, a dx fino alla bocchetta di Topolò (incrocio di sentieri) in cui si scende a dx lungo il sentiero CAI 745. Quasi tutto pedalabile, solo alcuni sassi insidiosi e troppi rovi interrompono la goduria. Si arriva a Topolò, si passa lungo le stradine ripide del paese e si scende fino alla strada asfaltata che riporta velocemente a Clodig. Viste le altimetrie non eccessive sarebbe consigliabile a fine autunno o in inverno per evitare i rovi.