sabato 31 marzo 2018

Sagrado - Monte Brestovi - Monte Skofnik - Doberdò - Monte San Michele

31-03-2018
25km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 500m
Percorso semplice su asfalto e carrarecce carsiche, con salita su due cime tra le trincee della Grande Guerra.
Si parte da Sagrado centro, si sale dietro la stazione , subito a dx dopo il sottopassaggio sotto la ferrovia e subito in leggera salita su sterrato e saliscendi sul Carso fino a sbucare su asfalto a San Martino del Carso. Si scende su asfalto a dx e a sx su sterrato per risalire a San Michele del Carso, per prendere a dx il sentiero 74 che sale alla Galleria del Brestovi, avanposto ristrutturato della Grande Guerra. Si ridiscende per poi risalire su sterrato sul Monte Skofnik con bunker della Guerra Fredda. Si ridiscende di nuovo fino all'asfalto di San Martino per risalire subito su sterrato sul Monte San Michele, con tratti un po'sconnessi fino a raggiungere la Cima3 con un interessante museo sulla Prima Guerra. Si scende su sentiero segnalato e poi carrareccia fino a Poggio Terza Armata, da cui si segue l'asfalto fino a Sagrado.

lunedì 26 marzo 2018

San Pietro al Natisone - CAI747 - Tribil

24-03-2018
42km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1250m
Percorso su asfalto e sterrato, salite su terreno abbastanza compatto, tratti di sentiero a tratti impegnativo e tecnico (CAI747) fino nei pressi di Tribil Superiore, poi sterrate con terreno più mosso in cresta per tutto il ritorno fino a Merso, ultimi km come i primo sugli argini del torrente Cosizza.
Si parte dalla piazza di San Pietro al Natisone, si scende a Ponte san Quirino sull'asfalto e si prosegue a sx nella valle del Cosizza fino all'incrocio per San Leonardo, a dx e subito dopo il ponte su sterrato a dx. Si costeggia il torrente fino a San Leonardo, in cui si sale su asfalto di media pendenza fino alla prima strada sterrata con divieto su un tornante che conduce in un alternarsi di saliscendi ad un paio di km oltre un piccolo borgo, alla prima sterrata che sale a gomito a dx si sale decisamente fino a Seuza, poi a sx prima dell'asfalto e con meno pendenza in saliscendi si raggiunge Tribil Inferiore, in cui si distingue a fatica un sentiero che sale con forte pendenza sul prato fino in cima al monte sopra il paese e da qui si segue il CAI747, sentiero pulito e tecnico, a tratti molto impegnativo, fino alla sua fine poco prima di Gnidovizza. Si prosegue su asfalto fino oltre Tribil Superiore prendendo a sx all'incrocio per il ritorno e alla prima a dx, sterrata e ripida. Si prosegue su fondo mosso in saliscendi. Agli incroci proseguire in quota e sull'asfalto attenzione a salire a dx e subito a sx su sentiero, molto fluido e divertente fino poco sopra Merso. Si scende su asfalto, si attraversa il ponte e si procede sull'argine per il ritorno.

lunedì 19 marzo 2018

Bodigoi - Oborza - Trivio - Sentiero del bosco - San Leonardo - Castelmonte - CAI748

17-03-2018
29km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 1000m
Percorso con 2 salite in asfalto e sterrato tra la valle dello Judrio e la valle dell'Erbezzo, discesa tra le due su sentiero non ben evidenziato, risalita in cima al santuario di Castelmonte e discesa su sentiero CAI fino alla base. Terreno reso infido dal fango.
Si parte da Bodigoi, si prosegue in salita su asfalto e al secondo incrocio a sx si sale verso Castelmonte in direzione Oborza. Salita con pendenza media e costante fino al trivio che porta verso il Kolovrat. Si prende la strada più bassa a dx e alla seconda sterrata a sx (indicazione sentiero del bosco) si scende immersi nella vegetazione, pendenze a tratti importanti, molto scivoloso dopo le piogge. Alcuni tratti molto scorrevoli e divertenti e si arriva in valle dell'Erbezzo, si prende l'ultima sterrata a sx prima della strada di San Leonardo fino a incrociare l'asfalto che sale a sx, poco dopo all'incrocio salire più decisamente a sx. Pendenza un po' più accentuata e in breve diventa sterrata, per incrociare la sterrata che sale da Purgessimo verso Castelmonte. A sx e in breve si trova l'asfalto nei pressi del santuario. Dopo la salita di rito fino al piazzale si ridiscende fino poco dopo il cartello Castelmonte e sul primo sentiero marcato bianco-rosso (CAI748) a sx (direzione Fragielis) si percorre un saliscendi che conduce alla chiesa dei Tre Re e poi scende deciso nel bosco. Anche qui fondo difficile con il fango, ma divertente. All'unico bivio a dx e si raggiunge velocemente la chiesa di Fragielis e Bodigoi. Pranzo come al solito soddisfacente all'agriturismo Cantarutti a Gagliano di Cividale.


lunedì 12 marzo 2018

Montereale Valcellina - Monte Spia - Osservatorio - Sentiero Grizzo - MV02

10-03-2018
18km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 800m
Percorso breve costituito da una salita quasi completamente su asfalto a media pendenza, con alcuni punti panoramici interessanti, discesa completamente su sentieri, di cui parte molto esposta e non ciclabile e per il resto tecnici e piuttosto pendenti.
Si parte dal park del municipio di Montereale Valcellina, si sale su asfalto in direzione Osservatorio Astronomico. La salita è a pendenza media e costante, immersa nel bosco con alcune radure e punti panoramici. Quasi tutti i sentieri che si incrociano sono tabellati e ben tenuti. Si procede sempre sulla strada principale che diventa sterrata nell'ultima parte e, poco prima dell'imbocco del sentiero a salire verso Pala d'Altei CAI987 si prende lo stesso sentiero in discesa (segni bianco-rossi) piuttosto pendente fino a sbucare su carrareccia, dx e poco dopo a sx su MV02 che corre in parte in cresta priva di vegetazione con panorama mozzafiato, diventa sentiero esposto sul fianco del monte e successivamente si getta pendente nel bosco. All'incrocio a sx e poi si segue il principale verso Grizzo. L'ultima parte è più scorrevole a meno di pochi punti e porta rapidamente all'asfalto all'inizio della precedente salita.


lunedì 5 marzo 2018

Nimis - Useunt - Monte Bernadia - Monte Carnizza - Freeride

04-03-2018
27km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 800m
Percorso con salita in gran parte su asfalto, tranne il primo tratto su sterrato tra i vigneti, fino al fortino del Monte Bernadia, poi percorso su sentieri poco o per nulla segnalati, con tratti molto tecnici e pendenti, resi ostici dal fango.
Si parte dalla piazza di Nimis, direzione Ramandolo, a sx in Via della Maddalena e a sx su rampe ripide sterrate tra i vigneti, molto panoramico, fino all'incrocio verso il Monte Bernadia, poi a sx su asfalto e a dx in salita verso Useunt (direzione forte Bernadia). Salita a pendenza media e costante fino al forte e, dopo una breve pausa panorama, si scende dalla salita su asfalto appena percorsa e si prende la prima a dx sterrata fino all'incrocio poco più avanti in cui si svolta a dx. In breve si raggiunge il piccolo anello di sentiero a dx che porta in cima al Monte Bernadia, poi si prosegue nel bosco fino alla cima poco distante del Monte Carnizza e, al termine della stretta carrareccia, si prende il sentiero appena accennato a dx per scendere su fondo abbastanza sicuro e divertente fino ad incrociare l'asfalto che scende dal forte, attraversarlo e procedere nonostante la sbarra metallica. Seguire una traccia da qui è piuttosto difficile anche a causa dei numerosi alberi caduti. Noi ci siamo fatti ingannare da alcuni tratti di sentiero battuto senza uscita. Trovata a fatica la via corretta, arginata da una piccola massicciata, si scende in un canale in cui corre anche l'acqua. L'ultimo tratto è piuttosto impegnativo a causa del fondo un po'fangoso. Si risale sull'asfalto in Borgo Tamar e su strada fino a Chialminis (Borgo di Mezzo) e, dopo l'ultima casa dell'abitato, in corrispondenza di una curva a sx si prende il primo sentiero a dx appena prima del guardrail. Piacevolissimo con alcuni tratti pendenti e solo nell'ultimo tratto un po'scivoloso, porta prima all'Abisso Vigant (grotta carsica visitabile) e poi al Borgo Vigant. Si continua su sterrata oltre la zona di sosta in legno e dietro una casa si trova un sentiero che scende un po'nascosto. Il fondo cambia e diventa molto fangoso e argilloso, con tratti molto pendenti in mezzo al bosco. Si scende e si risale nel letto di due torrenti in un ambiente selvaggio e apparentemente non frequentato se non da animali selvatici.
Si incrocia un manufatto in calcestruzzo che si segue solo per pochi metri per scendere verso il letto del torrente Cornappo a dx e la strada (a vista). Si imbocca l'asfalto che porta fino al park.