sabato 11 ottobre 2025

Val Visdende - Casera Dignas - Forcella Dignas - Malga Campobon - Malga Cecido - Casera Chiastelin - Malga Antola - Giro delle malghe

11/10/2025
Km 42 - Asfalto 20% - Sentieri 5% - Sterrato 75%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1400 m
Percorso XC super panoramico in alto attorno alla Val Visdende in senso orario, con prima salita sterrata fino a Forcella Dignas sull'ex confine, ritorno alla sterrata panoramica per proseguire tra le malghe in saliscendi fino poco oltre la Casera Chiastelin, per poi scendere su sterrata sempre panoramica dapprima accanto al bosco, poi su una nuova grande camionabile sterrata fino a valle senza alberi per il disboscamento in seguito a Vaia.
Si parte dal park del campeggio all'inizio della val Visdende, si sale dolcemente su asfalto per poco e poi su sterrato verso sx in direzione Malga Campobon. Prima tra i pascoli, poi il bosco di valle, poi con pendenze crescenti con vista verso la valle e le alture circostanti, si oltrepassa Casera Dignas e poco dopo deviazione a sx verso Forcella Dignas, dapprima nel bosco e poi si apre con meravigliosa vista, pendenza maggiore e fondo un po' dissestato ma completamente pedalabie fino in cima alla forcella. Si apre la vista anche verso l'Austria, panorama a 360°. Si ridiscende dalla stessa per riprendere la sterrata alta verso Malga Campobon, poi saliscendi ma tendenzialmente in salita verso Malga Cecido, tra zone più boscose e radure con pascoli, con brevi rampe brusche e ripide. La successiva è Casera Chiastelin, oltre la quale si risale nuovamente a sx con l'ultima salita breve prima di scendere all'ultima, Malga Antola. Si scende sempre su sterrata, prima nel bosco, poi bruscamente in radura a causa del disboscamento in seguito a Vaia, con fondo rovinato dai camion dei boscaioli ma panorama ancora splendido fino a valle, dove si innesta nella principale strada della valle, che si segue in leggera discesa fino al punto di partenza.

sabato 4 ottobre 2025

Passo Tanamea - Uccea - Sella Carnizza - CAI727 - Monte Zaiavor

04/10/2025
Km 20 - Asfalto 60% - Sentieri 30% - Sterrato 10%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1150 m
Percorso cicloalpinistico con discesa fino a Uccea e salita fino a Sella Carnizza su asfalto, breve tratto su sterrato, sentiero CAI727 mediamente ripido (quasi tutto a spinta/portage) fino al bocchetta Zaiavor, a piedi fino alla cima, discesa dalla bocchetta su sentiero esposta e mediamente tecnica fino a chiudere.
Si parte da Passo Tanamea, si scende su asfalto fino a Uccea, si risale su asfalto mediamente ripido fino a Sella Carnizza, si svolta sulla sterrata a sx per 200m e a dx si sale su sentiero più ripido e fondo dissestato CAI727, vecchia mulattiera franata e rovinata, con alcuni tratti pedalabili per fondo e pendenza, il resto a spinta e alcuni tratti con bici in spalla fino alla bocchetta, dapprima nel bosco e poi panoramico tra erba e rocce. Alla bocchetta si abbandona la bici e si sale su sentiero ripido, erboso a zolle e sassi mobili. Dopo 150m di dislivello si raggiunge la croce sulla cima del Monte Zaiavor, molto panoramica e soddisfacente. Volendo si può seguire la cresta verso Est. Scesi alla bocchetta si sale in sella per scendere su traccia panoramica con fondo a sassi mobili e terra tra l'erba, piuttosto scorrevole con alcuni tratti più impegnativi e tornanti. Nel bosco il fondo è più scorrevole con fondo in terra e foglie, con alcuni punti molto esposti, seguito da una serie di stretti tornantini e tratti più ripidi, alcuni salti e altre zone esposte. Il fondo è scorrevole fino alla fine ma riserva insidie sotto le foglie. Si sbuca su asfalto a Passo Tanamea.

sabato 13 settembre 2025

Tambre - Pian Formosa - CAI979 - Val Salatis - Pian de le Lastre - C.ra Palatina - CAI993

13/09/2025
Km 31 - Asfalto 50% - Sentieri 30% - Sterrato 20%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1200 m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto e sterrato fino al bosco di faggi sopra Pian Formosa, breve sentiero roccioso impegnativo in discesa, salita sterrata in Val Salatis fino a Casera Pian de le Stele, discesa sulla stessa e sentiero quasi totalmente a piedi fino a Pian de le Lastre, salita sterrata e poi su sentiero nel bosco fino a Casera Palatina, sentiero scorrevole in discesa fino a Canaie (villaggio dei Cimbri) e rientro su asfalto in discesa.
Si parte da Tambre su asfalto, breve variante su sterrato per taglio, si oltrepassa la cava delle Fratte, con splendido panorama sull'Alpago, variante per passare da Malga Ilary, continuazione su asfalto fino ad un incrocio in cui a dx si prende stradina sterrata nel bosco per prendere il breve asfalto che sale all'Agriturismo Pian Formosa, oltre il quale si prosegue sulla nuova strada cementata-sterrata battuta che sale verso i sentieri delle creste. Al punto panoramico dove si trovava il faggio centenario si prende il sentiero roccioso ghiaioso impegnativo che scende e riporta alla sterrata della salita per pochi metri per poi prendere il traverso su sentiero roccioso panoramico quasi tutto pedalabile in saliscendi per poi risalire a sx du sterrata verso la stretta valle Salatis, estremamente selvaggia, passando per Casera Campitello e Casera Pian de le Stele, da cui partono altri sentieri per le cime e il Rifugio Semenza. Si ridiscende lungo la stessa per 1km e si può prendere una poco visibile traccia su prato, rado bosco con fondo non pedalabile per raggiungere il sentiero CAI924A in salita e saliscendi non pedalabile immersi nel bosco, con alcuni punti esposti e altri ripidi, seguito da discesa ripida e in parte ciclabile, con punti esposti e ultima parte a piedi fino alla sterrata che sale verso Pian de le Lastre. Il sentiero è il collegamento più breve tra le due valli, ma è impegnativo a livello fisico. La sterrata prima della salita alterna tratti di bosco di faggi tipico del Cansiglio ad altri in bosco di abeti. Da Pian de le Lastre si sale tra i pascoli e poi nello splendido bosco del Cansiglio alternando rampe ripide ad alcuni respiri, su fondo un po' mosso, su vecchia strada con tratti pedrati, per poi affrontare l'ultima parte di salita su sentiero poco ciclabile a dx verso Casera Palatina, che si trova in una bella radura panoramica verso le vette. Tra i vari sentieri si imbocca il CAI993 che scende al di là di una sella verso Canaie (villaggio dei Cimbri), scorrevole e privo di curve, con alcune rocce e rami (e pochi schianti) che rallentano la corsa. Dal paese si scende a dx su asfalto senza altre varianti per chiudere l'anello.

sabato 6 settembre 2025

Pecol - Cima Fertazza - CAI566 - Caprile - Alleghe - Col dei Baldi - Civetta bike

06/09/2025
Km 41 - Asfalto 60% - Sterrato 40%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 2600 m (500m pedalati + 6 funivie)
Percorso enduro super panoramico con 6 impianti di risalita attorno al Monte Civetta, comprese 2 percorsi nel Bike Park.
Si parte da Pecol, si prende la funivia Delle Coste, si pedala in saliscendi su sterrata battuta e infine su alcune rampe ripide e parzialmente pedalabili su largo sentiero erboso verso la funivia Fertazza, con cui si sale a Cima Fertazza. I panorami sono sempre mozzafiato, tutto attorno al massiccio del Civetta. Da qui iniziano i sentieri in discesa, dapprima il CAI566 verso Caprile, che inizia con un punto panoramico sul lago di Alleghe e poi alterna alcuni punti molto ripidi su roccia ad altri nel bosco più abbordabili, per poi diventare più scorrevole man mano che si scende, solo alcuni tratti esposti e per il resto sentiero largo e ben tenuto, ma molto battuto da MTB in estate.
Si arriva su asfalto a Caprile e su ciclabile in leggera discesa con panorama super si raggiunge Alleghe e si risale con funivia fino al Col dei Baldi, da cui si scende in parte su sterrata battuta e panoramica e in parte su sentiero, con alcuni tratti più impegnativi su rocce, fango e radici, fondo peggiorato dal gran numero di MTB sul percorso. Si ritorna al park di partenza per poter sfruttare la funivia Pian del Crep e percorrere i due sentieri S2 presenti, il Foppe, molto artificiale, veloce, con fondo scorrevole e tratti molto pendenti, e il Lendina+Hammer, più naturale, con rocce e tratti in saliscendi e più tecnico.

sabato 23 agosto 2025

San Nicolo Comelico - Sega Digon - Monte Zovo - Forcella Zovo - Costalta - parziale vecchia Pedalonga

23/08/2025
Km 33 - Asfalto 60% - Sterrato 40%; condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1200 m
Percorso XC con salita su asfalto e sterrato a tratti panoramico, breve deviazione verso il Rifugio De Doo, risalita e discesa su sterrato dissestato in parte e sterrata allargata per disboscamento fino al Rifugio Forcella Zovo, discesa su asfalto panoramica fino a valle.
Si parte da San Nicolo Comelico e lungo la ciclabile a ridosso del fiume, asfaltata, fino oltre a Sega Digon, svoltando a dx in fondo in direzione Strada panoramica per Costa, su cui si sale con poco traffico nel bosco, con alcuni punti panoramici, poi si prende la principale in salita con rampe ripide, che diventa sterrata, e all'incrocio si svolta a dx in piano evitando la salita ripidissima dritta. Si alternano tratti ripidi a tratti meno impegnativi, con alcuni punti panoramici e fondo a volte rovinato dalle macchine dei boscaioli, si prosegue fino a quando si esce dal bosco nei pressi della cima del Monta Zovo, spettacolare su prato con la cornice della dolomiti a 360°. Per raggiungerla si percorre un breve sentiero si erba, fino al totem e alle panchine. Per raggiungere il Rifugio De Doo si deve scendere su sterrata per 500m per poi risalire per proseguire in discesa verso Est su sterrata a tratti dissestata con radici e rocce mobili, fino a raggiungere i lavori di disboscamento, dopo i quali la strada è molto larga e battuta, snaturando purtroppo l'atmosfera selvaggia del luogo. Si raggiunge in breve il Rifugio Forcella Zovo, tipico ristoro montano, dopo il quale la strada è completamente asfaltata e molto veloce. Si attraversa una zona di fienili prima del paese di Costalta con molte sculture in legno e opere artistiche esposte. La discesa molto panoramica attraversa Costalissoio e poi in valle.

mercoledì 13 agosto 2025

Bruck an der Mur - Graz - Maribor - Dravograd - Ruden - Villach - Ciclabili della Mur e della Drava

11/12/13-08-2025

350km - Asfalto 70% - Sterrato 30%, condizione fisica: impegnativo (lunghezza); Difficoltà tecnica: facile. Dislivello 2100m
Percorso cicloturistico gravel o MTB mediamente impegnativo in 3 giorni lungo il fiume Mur fino a Spielfeld, campagna fino a Maribor e risalendo la Drava fino a Villach, in ambiente montano tra Austria e Slovenia. Le strade sono per la maggior parte ciclabili esclusive, altre asfalto condiviso poco frequentato. Spesso di pedala vicino ai fiumi, con panorami meravigliosi sulle valli e i monti attorno, in buona parte all'ombra nel bosco.
Organizzazione: auto fino in stazione a Villach, park Drauboden gratuito, treno per Vienna fino a Bruck an der Mur, viaggio di 3 giorni per chiudere l'anello.

GIORNO 1   Bruck an der Mur - Graz - Maribor - 138km - 550m dsl
Si parte dalla stazione dei treni e subito si trovano le indicazione per la ciclabile "R2 Murradweg" che passa su asfalto condiviso ma deserto attraversando Frohnleiten, Stubing e altri paesini sempre a breve distanza dalla Mur, disseminata di centrali idroelettriche di inizio secolo scorso dalle pregevoli forme architettoniche, e di castelli più o meno recenti. Si raggiunge Graz, le indicazioni si perdono un po' all'ingresso, ma seguendo il fiume non ci si perde nel traffico rimanendone fuori, per poi puntare al centro visto che ne vale la pena, sempre su piste esclusive. Si seguono sempre il fiume e i cartelli, il paesaggio è sempre meno montano, piuttosto è collinare e di campagna pianeggiante, immerso nella natura, con la possibilità di scegliere in molti tratti se seguire la riva dx o sx. Possibili diversivi con il solo rischio di non poter attraversare i numerosi canali che affluiscono nella Mur. Vale la pena una sosta al laghetto Wildon, balneabile e con chioschetto, al km93. Si prosegue tra argini e campagna, con metà percorso all'ombra, un po' noioso fino a Splielfeld, ove si attraversa per l'ultima volta la Mur e poco dopo si attraversa l'ex-frontiera con la Slovenia su asfalto condiviso, che durerà per qualche km su e giù dai marciapiedi fino ad un incrocio a dx su asfalto secondario in saliscendi tra colline verdi, tipico ambiente sloveno in cui si è immersi fino alla periferia di Maribor, per poi utilizzare le ciclabili ben segnalate per il centro della cittadina, di pregio e a misura d'uomo.

GIORNO 2   Maribor - Dravograd - Ruden - 100km - 1200m dsl
Si parte dal centro di Maribor e si scende alla Drava, si attraversa la splendida passerella ciclopedonale in legno e si prosegue risalendo il fiume su sterrata a breve distanza dall'acqua (indicazioni Dravabike), alternando boschetti a stradine, si costeggia la ferrovia fino oltre Ruse e poi si risale nell'entroterra a causa della conformazione della gola stretta e rocciosa, con una prima salita di media pendenza fino a Puscava e una seguente più lunga, spesso all'ombra nel bosco immersi in un ambiente collinare-montano piacevole, attraversando pochi piccoli paesi, per scendere a Podvelka ove si ritrova il fiume e si prosegue a sx con saliscendi e bei punti panoramici dall'alto sulla valle, che accompagnano per diversi km tra boschi e campagna, con più possibilità di fermarsi in qualche paese per acqua o cibo, fino ad arrivare a Dravograd, piccola cittadina al confine con l'Austria. Si attraversa nuovamente l'ex-frontiera (la ciclabile si chiama ora R1) e si attraversa il fiume per affrontare la campagna al sole e ritrovare acqua e un po'di ombra a Neuhaus con il suo pregevole Museo Liaunig. La ciclabile affianca la strada principale fino al bellissimo ponte sospeso di Santa Lucia per pedoni e bici sul torrente Feistritz, a poca distanza dal quale si trova il nuovo ponte ferroviario-ciclabile sulla Mur di Jauntal, a oltre 100m sopra il fiume. Pochi km di ciclabile campagna separano dalla meta di oggi, il paesino di Ruden, dotato di Gashaus e negozio, a metà strada da Villach.

GIORNO 3   Ruden - Villach - 100km - 400m dsl
Si parte da Ruden e si pedala sulla R1 in collina in mezzo ai campi e poche fattorie fino a ritrovare la Drava nei pressi si Volkermarkt, che si trova poco al di sopra di una larga ansa del fiume definita lago. Si sale al paese, caratteristico centro austriaco con un bel mercato e molti servizi, per poi scendere di nuovo al fiume e affiancarlo su argine prima accanto ai porticcioli e poi tra la vegetazione, con alcuni tratti in ombra, e dopo aver attraversato il fiume, in una zona di pesca con l'acqua da entrambe la parti, per poi rivedere le montagne oltre il fiume a sx. I successivi km sono su argine accanto al fiume stagnante a causa delle numerose centrali idroelettriche con le chiuse sull'intero alveo per sfruttare la grande portata con poca prevalenza e le chiuse spesso sono sfruttate come ponte per il passaggio ciclabile. Il panorama muta lentamente, con le montagne da entrambi i lati e dopo un po' si vedono a sx le Karavanke che dividono Slo e A a qualche km di distanza. Il fondo cambia nei pressi del paesino si St.Oswald, asfalto prima e poi tratti di stretta e tortuosa ciclabile in saliscendi nel bosco alternati a campagna. Dopo il ponte nei pressi di Rosegg sarebbe consigliabile seguire la R1 dritti, mentre noi svoltiamo a sx su R1K, sterrata per poi finire sull'asfalto principale in salita e poi tornare nei paesini e riprendere la R1 che corre sulla sponda opposta solo dopo aver attraversato nelle campagne alla periferia di Villach. Man mano che ci si avvicina alla città la via è sempre più curata e le sponde pulite, è necessario fare attenzione al ponte ad arco per non prendere la direzione sbagliata e poter arrivare ai prati del parco lungo il fiume a Villach, destinazione finale.



sabato 9 agosto 2025

Selva di Cadore - Rifugio Averau - CAI441 - Prati di Fedare - CAI463B (single track Monte Pore ovest)

09/08/2025
Km 28 - Asfalto 40% - Sentieri 30% - Sterrato 30%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1300 m
Percorso super panoramico con pendenze estreme in salita, dapprima su asfalto, poi su sterrata fino al Rifugio Averau, saliscendi e discesa su sentiero CAI441 sassoso e instabile fino a Prati di Fedare, sentiero su prato e bosco fluido CAI463B con panorama splendido ovunque, rampe ripide e discese su ultime carrarecce e sentieri e poco asfalto per chiudere.
Si parte da Selva di Cadore, si sale su asfalto principale affollato con un solo diversivo verso il Passo Giau ma ci si ferma al rifugio Fedare, da cui si prende la sterrata sotto la seggiovia (aperta in estate) molto ripida e a tratti dissestata, al limite della pedalabilità, fino al Rifugio Averau, che si trova tra le cime dell'Averau e del Nuvolau, panorama mozzafiato a 360°. Si scende per pochi metri sulla strada della salita per poi risalire sul CAI441 su ghiaia a dx e poi scendere con poca pendenza in costa su fondo dissestato ed instabile, si svolta a sx su sentiero erboso e poi a dx su CAI463B, che fa le creste erbose attorno al Monte Pore, fluido e divertente, con poche zolle insidiose, saliscendi intenso ma piacevole. Si alternano tratti nel bosco e su prato panoramico e nei pressi di Colcuc si risale su rampa ripida sterrata per scavallare e scendere su largo sentiero tra bosco e prati fino a Canazei, su ciclabile fino a Colle Santa Lucia e poi su asfalto a chiudere il giro.

sabato 26 luglio 2025

Quarto d'Altino - Sile - Lio Maggiore - Lio Piccolo - Jesolo - Cortellazzo - Lugugnana - Latisana

26/07/2025
Km 123 - Asfalto 40%  - Sterrato 30%; condizione fisica: facile; Difficoltà tecnica: facile; Dislivello 290 m
Percorso cicloturistico gravel o MTB con trasferimento in treno a Quarto d'Altino, ciclabile del Sile, riviera del Sile e laguna fino a Lio Maggiore, barca per bici fino a Lio Piccolo, Jesolo, percorsi ciclabili e asfalto condiviso fino a Latisana.
Si parte da Latisana, treno fino a Quarto d'Altino, subito su ciclabile del Sile ben segnalata, sterrato e brevi tratti asfaltati accanto al fiume, a Portegrandi si prende la ciclabile della Riviera del Sile a pochi metri dal mare fino a Salsi, incrocio a destra per 7km e di nuovo a dx su asfalto in direzione Lio Maggiore fino ad un ristorante, di fronte al quale c'è un piccolo pontile in cui si prende la barca del servizio "Girolaguna", con la quale si attraversa la laguna godendosi lentamente un panorama altrimenti non visibile. Si sbarca a Lio Piccolo, collegato su asfalto condiviso ma poco trafficato a Cavallino Treporti, ove si prende la ciclabile verso Punta Sabbioni per poi, causa affollamento sul vaporetto per Venezia Lido e assurda limitazione a 4 bici per volta, riprendere la ciclabile per il rientro. Assurdo che non si valuti l'affluenza maggiore di turisti su 2 ruote in piena estate. Dapprima si prende la ciclabile accanto alla strada principale, poi si devia verso la nuova ciclabile sospesa sulla laguna, ora completata e molto ben fatta. Passato un ponte girevole si torna su sterrato e si raggiunge Jesolo, da cui su percorso asfaltato condiviso ma deserto si raggiunge di nuovo la laguna a Cortellazzo, alle foci del Piave, si prende il ponte di barche e su asfalto e tratti di sterrato zigzagando si risale a San Giorgio di Livenza per trovare il primo ponte, ma d'ora in poi l'asfalto è quello della strada trafficata. Allungando è possibile seguire i percorsi ciclabili (non ben segnalati) evitando un po'di bitume ma allungando molto, perchè i canali si attraversano in pochi punti. Si passa per Sindacale e solo dopo Lugugnana si riesce a tagliare su sterrato per raggiungere San Michele al Tagliamento e infine Latisana.

sabato 19 luglio 2025

Forno di zoldo - Casera Copada Alta - Forcella le Calades - CAI485 - CAI489

19/07/2025
Km 34 - Asfalto 40% - Sentieri 30% - Sterrato 30%; condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1800 m
Percorso super panoramico con salita da Forno di Zoldo su asfalto verso Passo Cibiana, salita sterrata fino a Casera Copada Alta, salita su sentiero in portage fino a Forcella delle Calade, traversa su sentiero ancora a spinta e discesa su sentiero dapprima tecnico e poi veloce fino a valle. Variante del giro descritto qui.
Si parte da un park nei pressi di Forno di Zoldo e si sale su asfalto di media pendenza fino al passo Cibiana quasi sempre all'ombra del bosco e poche aperture panoramiche sulla valle, Si scende a dx e dopo la casera Deona si svolta a sx, si sale su sterrata panoramica a tratti molto ripida fino a Casera Copada Alta, ove finisce la strada e inizia il sentiero che si inoltra nel bosco. La pendenza è alta solo a tratti, pochi tratti pedalati, poi alla Forcella le Calades si prende a dx il sentiero CAI485 che in saliscendi a spinta tra i mughi porta oltre la Baita darè Copada, nei pressi della quale inizia la discesa su sentiero dapprima tecnico con tratti ripidi su fondo roccioso scavato con radici di mughi, poi un po'più scorrevole. Si sbuca su una sterrata, a sx in salita per poco per scendere a dx a Casera Castelin sul CAI489, molto scorrevole e veloce, con alcuni attraversamenti di sterrata, alcuni stagli su sentieri secondari, molto divertente, fino a valle per chiudere l'anello.


sabato 21 giugno 2025

Dogna - Malga Poccet - Sella Bieliga - Malga Berda - Forcella Cuel Tarond - CAI649 - CAI647

21-06-25
Km 37 - Asfalto 50% - Sterrato 20% - Sentieri 30%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1700m.
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto fino a Malga Poccet, salita su sterrato e discesa fino a Malga Berda, salita su sentiero a spinta fino a Forcella Cuel Tarond, discesa su sentiero a tratti impegnativo nel bosco fino in Val Dogna e ritorno su asfalto.
Si parte da Dogna, su ciclabile si raggiunge Pietratagliata e si sale con pendenza medio-alta senza respiri fino a Malga Poccet, si procede prima su asfalto e poi su sterrato battuto ripido fino a Sella Bieliga, si scende su panoramica sterrata fino a Malga Berda per poi, al termine della sterrata, salire su vecchia pedrata ormai ridotta a sentiero, per la maggior parte a spinta con tratti ripidi, immersi nel bosco selvaggio, fino ai ruderi delle fortificazioni della Prima Guerra mondiale nei pressi di Forcella Cuel Tarond. Si prende a dx il sentiero erboso CAI649 che porta in breve alla forcella, tra i pini mughi e un rudere. Ci si infila tra i mughi, poi alla radura bisogna essere bravi a vedere la traccia perché sembra non esserci niente, si intravede a sx una traccia che si infila di nuovo tra i mughi, circa 50-100m, Improvvisamente si apre e scende verso il terzo gruppo di rovine, poi in saliscendi fino all'incrocio con il CAI647, ben visibile, che si segue a dx. Spettacolare, mai troppo impegnativo, con un sacco di tornantini tutti pedalabili, quasi tutto immerso nel bosco, fondo compatto e piacevole, con alcuni tratti molto fluidi e veloci. Si arriva all'asfalto della Val Dogna, ove si è costretti a scendere su asfalto per km, evitando di risalire. Grazie a Emilio. 

sabato 14 giugno 2025

Aviano - Piancavallo - CAI993 - Antro delle Lamate - CAI922 - Villaggio dei Cimbri (Canaie) - Col Piova - Casera Ceresere - Dardago

14-06-25
Km 35 - Asfalto 10% - Sterrato 30% - Sentieri 60%,  Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello salita 1050m; Dislivello discesa 2050m; Salita da Aviano a Piancavallo con autobus attrezzato.
Percorso cicloalpinistico con salita in parte a spinta su pista di sci, sentieri impegnativi di saliscendi e discesa, salita su sterrato e successivi sentieri impegnativi in discesa e saliscendi, chiusura su asfalto.
Si parte da Piancavallo dopo essere saliti con autobus attrezzato da Aviano (verificare che la prenotazione venga rispettata), si sale subito lungo la pista di sci nera fino nei pressi del crocefisso, al limite della pedalata e a spinta, 500m dsl. Si procede a sx prima in saliscendi, sentiero poco pedalabile, poi in discesa su CAI993, stretta traccia su erba e zolle, breve visita all'Antro delle Lamate, continuazione su sentiero a tratti impegnativo per il fondo con rocce affioranti e poi migliore e più veloce nel bosco fino a Canaie, a sx su sterrata in saliscendi e poi in salita non ripida fino alla Casera della Candaglia, dove si prende il sentiero a sx, pedalabile al limite o a spita fino a Casera Ceresere. Si scende poi nel bosco con fondo inizialmente di media difficoltà, poi si apre il panorama e la difficoltà sale notevolmente, gradoni e rocce su prato, poi canalone d'acqua con rocce, fino alla sterrata, che si risale per pochi metri per scendere su sentiero divertente ma tecnico, a sx su sterrata in saliscendi fino al sentiero Troi Trek a dx, ove si galleggia sulle rocce fino a Dardago. Chiusura su asfalto o sui sentieri in saliscendi al di là della strada provinciale.

venerdì 6 giugno 2025

Corsica Nord in MTB - Bastia - Calvi - Porto - Corte - Bastia

2/3/4/5/6-06-2025
384km - Asfalto 75% - Sterrato 20% - Sentieri 5%, condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: facile. Dislivello 5850m
Percorso cicloturistico mediamente impegnativo in 5 giorni del Nord della Corsica, anello da Bastia. Le strade sono per la buona parte poco frequentate. Per metà vicino al mare e per metà nell'entroterra in territori selvaggi, con vegetazione selvatica. Pochi contatti con la civiltà, panorami meravigliosi sia sulla costa rocciosa che tra le alte cime in montagna. Fortemente consigliato con front MTB.
Organizzazione: auto fino in porto a Livorno, park S.T.P., traghetto in bici fino a Bastia, viaggio di 5 giorni per chiudere l'anello, traghetto di ritorno a Livorno.

GIORNO 1   Bastia - Barbaggio - Saint Florent - Deserto des Agriates - Spiaggia di Ghignu - L'Ile Rousse - 84km - 1550m dsl
Si parte dal Porto di Bastia e si sale su asfalto su una secondaria poco trafficata, media pendenza con vista sulla costa di Bastia con il caratteristico dito di terra tra laguna e mare aperto, fino a scollinare con il panorama sull'altro lato del Tirreno, in ambiente arido con cespugli e molte rocce, si scende su asfalto verso Barbaggio sulla strada principale per Saint-Florent, per fortuna poco trafficata, per arrivare nei pressi del mare, sfiorare la famosa località turistica e risalire dolcemente con punti panoramici fino ad addentrarsi nei monti che circondano il deserto des Agriates, zona desertica perchè disabitata, popolata solo da molte specie di animali, che si estende fino al mare. Si abbandona l'asfalto in un incrocio ove è segnalata la spiaggia di Ghignu, si continua in saliscendi su terra e rocce sparse a dx, tra cespugli spinosi, con brevi rampe ripide, in un ambiente selvaggio. Man mano che ci si addentra il fondo diventa più dissestato la strada è molto lunga da percorrere, discesa alternata a rampette, poi per un breve tratto si spinge su un sentiero stretto a sx e si arriva ad un'altra stretta sterrata che porta alla discesa alla spiaggia. Luogo incantevole, raggiungibile in barca, bici o agili fuoristrada. Si ritorna con un saliscendi continuo con varie salite su fondo difficile, anche sabbioso, lontani dalla civiltà, con ultimi km in tendenziale discesa tra rocce di varie forme, fino a raggiungere la strada asfaltata principale che porta al mare, super panorama al tramonto, e dopo qualche breve salita e discesa si raggiunge L'Ile Rousse.

GIORNO 2   L'Ile Rousse - Calvi - Galeria - 67km - 700m dsl
Si parte da L'Ile Rousse su asfalto sulla costiera e, nei pressi di Curzo, si abbandona per scendere in un villaggio sul mare, da cui si sale ad un sentiero costiero in sabbia e terra, tra i cespugli spinosi, costeggiando la ferrovia, di spiaggia in paesino, e dopo Sant'Ambroggio si arriva su sentiero a una meravigliosa spiaggetta, da cui si risale su sentiero a piedi, per alternare sentieri, asfalto e lungomare fino a Calvi. Breve sosta vicino alla Fortezza e si riprende l'asfalto della costiera che regala meravigliosi colpi d'occhio sulla costa, compresa la penisola di Revellata, poi si prosegue su asfalto secondario poco trafficato sempre in saliscendi dolce e continuo, con ultima dolce discesa panoramica fino a Galeria, piccolo porto tranquillo.

GIORNO 3   Galeria - Porto - Ota - Evisa - 78km - 1600m dsl
Si parte da Galeria e si ripercorre l'asfalto fino al ponte, ove si procede dritti e poi a dx in direzione Porto per la prima salita, poco ripida, fino alla Bocca di Palmarella, il passo da cui si scende, sempre su asfalto panoramico, per poi pedalare in saliscendi, attraversando solo un paesino, su strada costiera a tratti stretta e un po' trafficata, con punti a picco sul mare, fino ad arrivare al punto più basso, Porto. Si risale decisamente per la salita più lunga, che porterà in montagna, dopo essere scesa dopo Ota al ponte doppio vicino al pregevole ponte genovese di Pianella per cambiare valle. La salita è non ripida ma infinita, con panorama che diventa alpino man mano che si sale, vista sulle gole di Spelunca e sulle cime oltre 2000m attorno, con alcuni maiali semi-selvatici sulla strada. Alla fine si raggiunge in salita l'isolato paesino di Evisa, sorprendentemente accogliente per i turisti. Tre Asini girano per il paese ospitati e rifocillati da tutti.

GIORNO 4   Evisa - Capu di Vergio - Lago di Calacuccia - Gola della Scala di Santa Regina - Corte - 71km - 1100m dsl
Si parte da Evisa e si sale subito su asfalto a bassa pendenza, con due digressioni a delle piscine naturali del torrente Ruisseau d'Aitone, ad una enorme pietra a forma di orma di animale e alla strada dei Condamnés, poi si prosegue fino al passo, Capu di Vergio, punto più alto del giro, con bel panorama sulla Corsica dell'Est e dell'Ovest, per poi scendere su asfalto liscio e velocissimo fino al ponte sul Golu prima di Albertacce, ove si prende una sterrata e poi strada secondaria che porta al lago di Calacuccia, bacino artificiale in una bella conca, da cui si scende alla panoramica e meravigliosa strada della 
Gola della Scala di Santa Regina, con conformazioni rocciose a sbalzo sulla stretta valle. Si abbandona la leggera discesa per l'ultima salita, sempre dolce, in ambiente non più montano, per poi scendere alla viva Corte.

GIORNO 5   Corte - Prunelli di Casacconi - Marana - Bastia - 84km - 600m dsl
Si parte da Corte per scendere sulla trafficata strada principale per Bastia, ma la si abbandona quasi subito per un asfalto secondario e poi una sterrata e un breve sentiero che permettono di fare le due brevi salite lontani dalle auto, così da raggiungere il punto più alto da cui si scende e quasi subito si riprende, per fortuna in tendenziale discesa, la trafficata statale che, dopo aver girato a dx a Ponte Leccia, si abbandona solo al paesino di Barchetta, dove si attraversa il ponte e si sale per poco nel bosco fino al paesino di 
Prunelli di Casacconi, arroccato sulla collina. Si scende di nuovo verso la strada principale che però si sfiora per svoltare a dx in direzione del dito di terra a Sud di Bastia, la zona di Marana. Non è possibile pedalare sul sentiero della spiaggia perchè è pura sabbia, tranne per un breve tratto non proprio accanto all'acqua, poi si prosegue sulla comoda ciclabile accanto alla strada, che conduce alle spiagge e alla città.





sabato 31 maggio 2025

Cleulis - Malga Lavareit - Anello delle Malghe - Casera Chiaula Alta e Bassa - CAI180 - Laghetti di Timau

31-04-25
Km 22 - Asfalto 30% - Sterrato 40% - Sentieri 30%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo; Dislivello 1000m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto e sterrato fino  oltre Malga Lavareit, discesa su largo sentiero erboso fino a casera Chiaula Alta, discesa su sentiero erboso più impegnativo fino a casera Chiaula Bassa, risalita a spinta e spalla su vaga traccia fino a Malga Lavareit, discesa spettacolare nel bosco di media difficoltà fino ai laghetti di Timau, ciclabile sterrata e poco asfalto per chiudere il giro.
Si parte da Cleulis e si sale su asfalto e tratti sterrati, con rampe ripide in cemento, fino a Malga Lavareit, splendida terrazza sulla sommità della valle del But. Si prosegue su sterrata in salita fino a scollinare e scendere brevemente su largo sentiero erboso fino alla casera Chiaula alta, posta sopra una pittoresca valle. Si inizia a fare sul serio scendendo sulla traccia inizialmente vaga tra le zolle erbose e poi segnalata da paletti rossi, che in breve porta a Casera Chiaula Bassa. Da qui si sale decisamente su traccia ancora vaga perchè poco frequentata da umani, in parte a spinta e parte a spalla, con pochi tratti sui pedali in salita e discesa, con tratti ripidi, fino ad arrivare alla sterrata sopra Malga Lavareit, ove si ritrova il panorama e si può iniziare la discesa sul superlativo sentiero CAI180, che inizia su prato e poi si addentra nel bosco, con pochi rilanci, per poi scendere decisamente, con fondo in terra e alcune rocce, molte radici e un ambiente fiabesco. Maggiore pendenza e alcuni punti stretti e tecnici verso la fine e poi molto fluido fino a raggiungere la pista di fondo dei laghetti di Timau, ove si guada per riprendere l'asfalto fino a Timau, poi la piacevole ciclabile sterrata alternata a un tratto di asfalto fino quasi a Cleulis, ove si può risalire per poco a sx lungo il sentiero che porta alla salita a Pramosio, che si abbandona subito per chiudere l'anello.

sabato 24 maggio 2025

Carnia - Resiutta - Val Resia - Sella Carnizza - Passo Tanamea - Musi - Val Venzonassa - Venzone

24-04-25
Km 72 - Asfalto 70% - Sterrato 30% - Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: facile; Dislivello 2150m
Percorso XC con asfalto e sterrato, 4 salite principali, fondo buono e poco traffico.
Si parte da Carnia, si risale la Ciclabile Alpe Adria sul nuovo tratto fino a Resiutta, si svolta a dx verso la Val Resia e si prende a Povici la nuova ciclabile sterrata panoramica che, con alcune rampe ripide, porta alla passerella nei pressi di San Giorgio, si prosegue su asfalto di direzione Slovenia e si fa una breve deviazione alla spettacolare Cascata Barman, con alla fine tratto attrezzato e fondo in cemento viscido per avvicinarsi. Si prosegue in salita con tratti ripidi su asfalto fino a Sella Carnizza da cui si scende su lungo asfalto verso Uccea e subito si risale a dx verso il Passo Tanamea, su asfalto poco pendente e molto liscio, in breve si inizia a scendere dolcemente verso Musi e, al ponte a dx inizia la salita asfaltata e sterrata a Forcella Tacia, prima in saliscendi e poi via via più ripida. Da qui si scende su sterrato e cemento e, a livello torrente, si risale con tratti ripidi e altri in saliscendi fino nei pressi del bivio per Malga Confin e Ungarina, oltre il quale si scende decisamente su vecchio asfalto e sterrato, con solo 3 rampette, fino a Venzone, da cui si chiude l'anello passando per Portis e qualche metro di odiosa statale.

sabato 10 maggio 2025

Rizzolo - Savorgnano al T. - Attimis - Monte Felettis - Cergneu - Monteprato - Tarcento - Monte Faeit - Artegna - Buia - Cassacco - Tricesimo

10-05-25
Km 83 - Asfalto 60% - Sterrato 40% - Condizione fisica: impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo (solo sentierino dal Faeit); Dislivello 1750m
Percorso XC con asfalto e sterrato che si alternano immersi nel paesaggio della pedemontana, tra vigneti, boschi, paesi isolati. Luoghi selvaggi e poco frequentati, salite per metà con rampe ripide e terreno a volte dissestato, come anche in discesa, breve sentiero in discesa dal Faeit verso Artegna. Ritorno su sterrate, alcune quasi invase dalla vegetazione, in piano, per evitare le strade principali.
In totale 5 salite.

sabato 3 maggio 2025

Attimis - Subit - Strada militare - Montemaggiore - Rio Bianco - Prossenicco - Nimis

03-05-25
Km 68 - Asfalto 70% - Sterrato 30% - Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo (solo discesa strada Rio Bianco); Dislivello 1700m
Percorso XC con molto asfalto e una parte sterrata in discesa, luoghi molto selvaggi, tanto bosco, alcuni scorci panoramici sulle valli e sulla pianura. La zona di Rio Bianco è meravigliosa, con bosco e rocce bianche. Salite e discese di media pendenza, prima salita lunga, poi più brevi intervallate da lunghi respiri.

sabato 26 aprile 2025

Sarone - Cansiglio - La Crosetta - Troi di Larcene - Trails VMS8 e VMS6

26-04-25
Km 24 - Asfalto 60% - Sterrato 10% - Sentieri 30%,  Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: impegnativo; Dislivello 1200m
Percorso cicloalpinistico con salita su asfalto fino a La Crosetta, sentieri a spinta nella foresta e discese su sentieri poco frequentati e ricchi di vegetazione, livello tecnico medi-alto, fino a valle.
Si parte da Sarone e si sale lungo la strada del Cansiglio, poco trafficata per fortuna oggi, a media pendenza fino a La Crosetta, poi si sale al primo sentiero a dx a piedi e alcuni tratti pedalati in saliscendi per 1km fino a scollinamento, dove si imbocca il Troi di Larcene, una vecchia strada dissestata nella foresta del Cansiglio che porta a Sponda Alta, ove si attraversa la strada e si continua su largo sentiero nel bosco fluido e veloce, ulteriore attraversamento al Casello della Guardia, sterrata battuta e successivo sentiero a sx più selvaggio e alcuni punti più critici con rocce affioranti. Si ritorna all'agriturismo al Titti dove si prende l'invisibile traccia VMS8 su erba a scendere, poi nel bosco con fondo misto terra e sassi, in parte canale d'acqua asciutto, tecnico, su asfalto poi a sx e il primo sentiero a dx, il VMS6, ancora più selvaggio e più tecnico, parzialmente ostruito da vegetazione e fondo con sassi mobili a tratti e scalinato. Si chiude sull'asfalto della salita.

sabato 19 aprile 2025

Jelovice - Grotta Novacka - Vhr Zbevnica - Gomila - Ciceria tour

19-04-25
33km - Asfalto 50% - Sterrato 10% - Sentieri 40%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: medio impegnativo. Dislivello 1000m
Percorso trail carsico in CRO, quasi completamente su sterrato e sentieri, con tratti molto ripidi in salita e sterrate in discesa, nella selvaggia Ciceria.
Si parte da Jelovice, primo paese dopo l'ex frontiera Croata, si prende un sentiero che sale su una collina e, non essendo ciclabile un sentiero a sx si scende in freeride su erba tra gli alberi e i cinghiali nella valle su sterrata, che seguendo un incrocio a dx porta al sentiero per la Grotta Novacka, ultimo tratto a piedi non pedalabile, impressionante buco nel terreno con grotta ai due lati. Si ritorna alla sterrata e si arriva al paesino di Dane, in cui si prende un sentiero nel prato che dopo poco sale sulla catena del monte Golic e Zbevnica, con una salita ripida e sconnessa, al limite della pedalata. Si percorre all'indietro in cresta, con violenti saliscendi erbosi con panorama splendido a 360°, fino alla cima del Monte Zbevnica, da cui si scende lungo la sterrata  con tratti ripidi e fondo con sassi mobili, fino in valle. Si percorrono tratti asfaltai e stradine per risalire su sterrata fino allo scollinamento nei pressi del Monte Gomila, da cui si scende su sterrata dapprima sassosa, poi più morbida nel bosco, in luoghi selvaggi, con parte finale ripida su largo sentiero molto sassoso e mediamente tecnico. Si riprende la strada nei pressi di Vodice e su asfalto si chiude l'anello.

sabato 12 aprile 2025

Ajdovščina - Predmeja - Otlisko Okno trail - Klop trail

12-04-25
22km - Asfalto 50% - Sterrato 10% - Sentieri 40%, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 950m
Percorso enduro con salita su asfalto fino a Predmeja, sentieri erbosi sul ciglione in morbido saliscendi fino a Otlisko Okno (roccia forata con vista sulla valle), discesa impegnativa su sentiero roccioso e successivi sentieri nel bosco.
Si parte da Ajdovscina nei pressi del pump track e bikepark, si sale su asfalto non molto trafficato fino a Predmeja, si prende una sterrata nei pressi del punto panoramico e poco dopo un sentiero sui pascoli erbosi lungo il ciglione, con notevoli punti panoramici sulla valle della Vipava, dolci saliscendi con alcuni punti ripidi, tutto pedalabile, ultima parte tra gli alberi in bosco non fitto, fino a Otlisko Okno, una pittoresca roccia con un grande foro tondo con vista sulla valle, molto famosa nella zona. Si scende dal sentiero ufficiale che porta a fondovalle, abbastanza frequentato, con prima parte rocciosa e molto ripida, tecnica e con tratti esposti, molti punti panoramici, poi più scorrevole tra qualche albero su ghiaia, alternato a punti più scalinata, sempre più scorrevole verso il basso. Si arriva sull'asfalto della salita, che si ripercorre in salita per 100m e si prende il Klop trail a sx, uno dei tanti sentieri del bike park, giocoso e veloce, molto ben tenuto, con saliscendi divertenti fino a concludere al pump track.

sabato 8 marzo 2025

Montefosca - CAI744 - Robidisce - Casera Mia - CAI754 - Stupizza

08-03-2025
34km - Asfalto 40% - Sterrato 20% - Sentieri 40%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1600m
Percorso enduro con prima salita comoda su asfalto, discesa su sentiero a Robidisce e risalita su lunga forestale fino a casera Mia, poi trail roccioso sul sentiero naturalistico Pradolino Monte Mia.
Si parte dal campo sportivo di Pulfero e si risale per asfalto verso Erbezzo e Goregnavas, dove si prende un sentiero che evita l'asfalto e porta a Montefosca. Raggiunto il passo si intraprende la prima discesa su sentiero CAI744, divertente e fluida nella parte iniziale e fangosa forestale nel finale per lavori boschivi con l'uscita sul valico di confine.
Raggiunto Robidisce si prova a fare il famoso Napoleonov trail, ma l'abbandono del gruppo MTB "Robidisce trailcenter" ha lasciato i sentieri sporchi ed impercorribili; si passa tra continui schianti e ramaglie, ma volendo si intravede la strada asfaltata parallela che si consiglia di prendere.
Prima del vecchio ponte Napoleonov si risale per lunga forestale verso casera Mia; dopo aver scollinato a Colle Mincret a quota m. 1052 si cerca il sentiero che scende verso casera Mia e, giunti alla casera, si prende in direzione sud-est il sentiero CAI754, fisicamente impegnativo sia per il fondo che per l'esposizione, ma che risulta tutto pedalabile a parte uno schianto e un salto di roccia. Il trail termina sul sentiero che scende dalla bocca del Pradolino
e che conduce a Stupizza; su asfalto infine si raggiunge Pulfero.

sabato 1 marzo 2025

Fregona - Monte Pizzoc - Sent. Berry - Sent. Terre Nere - CAI1036a

01-03-2025
20km - Asfalto 10% - Sterrato 50% - 40% sentieri, Condizione fisica: medio impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1300m
Percorso con salita su asfalto e carrareccia piuttosto ripida e continua fino al Monte Pizzoc, lungo tratto di saliscendi su sentiero, discesa su sentieri impegnativi a fondo variabile.
Si parte da Fregona, si sale su asfalto per 1,5km con pendenza modesta verso Nord, per imboccare la ripida Strada del Santo, a tratti cementata e a tratti sterrata, nel bosco con alcune aperture verso valle (a partire dalla chiesetta di Sant'Antonio) dalle quali si gode di uno spettacolare panorama che migliora salendo, fino al bivio della cappella di San Floriano (o degli Alpini), ove la conca si apre verso le cime circostanti. La pendenza diminuisce progressivamente e si entra nel vero bosco del Cansiglio da Casa di Cadolten in poi, su asfalto, con ultimo tratto in costa con panorama a perdita d'occhio fino al mare fino in prossimità della cima del  Monte Pizzoc. Si svolta prima della cima a sx, scavalcando il guardrail, seguendo la poco visibile traccia panoramica in saliscendi (ancor meno visibile nella neve) tra le zolle d'erba e le rocce affioranti (Sentiero Berry), in buona parte a piedi fino all'incrocio a T ove si svolta a sx e si può pedalare. Si scende su sentiero a terreno impegnativo a media pendenza nel bosco fino nei pressi della chiesetta di Sant'Antonio, ove si ripercorre qualche metro in discesa su sterrata e si risale a dx su sentiero ripido (Terre nere) a spalle per 80m dsl per poi scendere su fondo simile, ripido su terra e rocce sporgenti fisse. Si abbandona questo per una traccia appena visibile a sx, poco frequentata e fondo irregolare ma pedalabile, con pendenza media, rocce fisse e mobili su fondo in terra. Si attraversa la strada della salita nei pressi della chiesetta di Sant'Antonio e si prosegue di fronte e a sx (non su carrareccia) su sentiero tabellato CAI1036a, molto più flow con tratti a fondo impegnativo per salti di roccia e rocce mobili, soprattutto nell'ultimo tratto. Si chiude su asfalto dal borgo di Ponte Levine a Fregona.