27km - Asfalto 40% - Sterrato 60%, medio impegnativo. Dislivello 800m
Percorso con salita in gran parte su asfalto, tranne il primo tratto su sterrato tra i vigneti, fino al fortino del Monte Bernadia, poi percorso su sentieri poco o per nulla segnalati, con tratti molto tecnici e pendenti, resi ostici dal fango.
Si parte dalla piazza di Nimis, direzione Ramandolo, a sx in Via della Maddalena e a sx su rampe ripide sterrate tra i vigneti, molto panoramico, fino all'incrocio verso il Monte Bernadia, poi a sx su asfalto e a dx in salita verso Useunt (direzione forte Bernadia). Salita a pendenza media e costante fino al forte e, dopo una breve pausa panorama, si scende dalla salita su asfalto appena percorsa e si prende la prima a dx sterrata fino all'incrocio poco più avanti in cui si svolta a dx. In breve si raggiunge il piccolo anello di sentiero a dx che porta in cima al Monte Bernadia, poi si prosegue nel bosco fino alla cima poco distante del Monte Carnizza e, al termine della stretta carrareccia, si prende il sentiero appena accennato a dx per scendere su fondo abbastanza sicuro e divertente fino ad incrociare l'asfalto che scende dal forte, attraversarlo e procedere nonostante la sbarra metallica. Seguire una traccia da qui è piuttosto difficile anche a causa dei numerosi alberi caduti. Noi ci siamo fatti ingannare da alcuni tratti di sentiero battuto senza uscita. Trovata a fatica la via corretta, arginata da una piccola massicciata, si scende in un canale in cui corre anche l'acqua. L'ultimo tratto è piuttosto impegnativo a causa del fondo un po'fangoso. Si risale sull'asfalto in Borgo Tamar e su strada fino a Chialminis (Borgo di Mezzo) e, dopo l'ultima casa dell'abitato, in corrispondenza di una curva a sx si prende il primo sentiero a dx appena prima del guardrail. Piacevolissimo con alcuni tratti pendenti e solo nell'ultimo tratto un po'scivoloso, porta prima all'Abisso Vigant (grotta carsica visitabile) e poi al Borgo Vigant. Si continua su sterrata oltre la zona di sosta in legno e dietro una casa si trova un sentiero che scende un po'nascosto. Il fondo cambia e diventa molto fangoso e argilloso, con tratti molto pendenti in mezzo al bosco. Si scende e si risale nel letto di due torrenti in un ambiente selvaggio e apparentemente non frequentato se non da animali selvatici.
Si incrocia un manufatto in calcestruzzo che si segue solo per pochi metri per scendere verso il letto del torrente Cornappo a dx e la strada (a vista). Si imbocca l'asfalto che porta fino al park.
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