03-07-21
35km - 10% asfalto-40% sterrato-50% sentieri. Dislivello 1100m+1200m funivie, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso in parte meccanizzato per sfruttare i sentieri affacciati sulla valle che va dal passo Falzarego a Cortina, in parte in costa e in parte in pura discesa, con alcune parti a spinta.
35km - 10% asfalto-40% sterrato-50% sentieri. Dislivello 1100m+1200m funivie, Condizione fisica: medio impegnativo; Difficoltà tecnica: medio impegnativo.
Percorso in parte meccanizzato per sfruttare i sentieri affacciati sulla valle che va dal passo Falzarego a Cortina, in parte in costa e in parte in pura discesa, con alcune parti a spinta.
Si parte da Cortina e si sale subito sulla funivia delle Tofane (sconti per gruppi), si scende brevemente su carrareccia per salire sulla successiva funivia verso il rifugio Duca d'Aosta, da cui si inizia realmente a pedalare, prima in leggera discesa su carareccia, poi all'incrocio a dx in salita con alcune rampe ripide fino al rifugio Dibon, dopo il quale si imbocca il sentiero con transenna che sale subito ripido e un po' sconnesso verso Forcella Fontananegra. Al limite della pedalabilità in molti tratti e a spinta in altri porta ad un primo incrocio a T appena sotto le Tofane, quindi si svolta a sx per percorrere il lungo traverso CAI404 (2km) su fondo roccioso superpanoramico in continuo saliscendi violento (ed alcuni tratti a spinta ed altri esposti) per poi scendere rapidamente verso la carrareccia che conduce ad un fabbricato da cui parte l'ultimo sentiero molto stretto a gradoni che porta al Passo Falzarego, il giro di boa. Si sbuca sull'asfalto che si abbandona quasi subito per svoltare nel parcheggio e imboccare una traccia appena accennata sull'erba costeggiando la strada in continuo saliscendi, con fondo spesso umido. Dopo un ponticello si prende il sentiero di sx e si procede nel bosco su fondo a tratti roccioso ancora in saliscendi per raggiungere la stazione della seggioivia per le 5 Torri. Si salgono in breve 400m e si riparte dal rifugio con vista spettacolare. Si scende sul sentiero più vicino verso la carrareccia sottostante, per poi scendere su questa fino a poco dopo il seguente edificio, in cui si svolta a dx su carrareccia più stretta e dissestata. Al seguente incrocio si svolta a sx su traccia ancora più stretta e ripida che si riduce a sentiero entrando nel bosco. Si riprende la carrareccia solo per pochi metri per prendere il poco visibile sentiero a sx ripido ancora nel bosco, più tecnico. Si prosegue su sentiero fino a imboccare la carrareccia che porta al lago artificiale Pian del Conte, dopo il quale di imbocca l'ultimo sentiero della giornata, più ripido e ricco di radici, seguito da un tratto molto più veloce e flow, seguendo il quale si sbuca a Campo di Sotto, paesino nei pressi di Cortina, raggiungibile tramite una stradina che sale leggermente tra i prati.
Nessun commento:
Posta un commento