giovedì 9 gennaio 2020

Solkan - Monte Sabotino - CAI690 - Sveta Gora - sent. Steza po sredi

04-01-2020
25 km - Asfalto 50% - Sterrato 50%, Condizione fisica: impegnativo. Difficoltà tecnica: impegnativo. Dislivello 1300m

Itinerario che sale su asfalto sul Monte Sabotino e, dopo il rifugio, su sentiero in cresta fino alla chiesetta sulla cima a Sud-Est, in discesa su sentiero impegnativo fino a Solkan, di nuovo salita su asfalto fino al santuario del Monte Santo (Sveta Gora) e di nuovo in discesa su sentiero impegnativo.
Si parte da Solkan, park accanto al ponte, si imbocca il ponte e si segue il rettilineo in saliscendi fino poco oltre il secondo viadotto, in cui a sx si incontra un portone non bloccato con lucchetto, superato il quale si sale su asfalto e si passa sul viadotto, proseguendo in salita sulla strada militare asfaltata e molto ripida, con alcuni respiri, fino al 5°tornante, in cui si prosegue dritto su sterrato brevemente per raggiungere la principale strada asfaltata che sale al rifugio. Da qui si sale sul sentiero subito a dx verso la cima, dopo la quale si prosegue in cresta, quasi tutto ciclabile e straordinariamente panoramico, ma molto esposto, in saliscendi fino ai ruderi della chiesetta di San Valentino in cima Sud-Est. Si scende proseguendo lungo il sentiero in discesa, per la prima parte impegnativo e ripido, con fondo roccioso, poi per circa 1/3 non ciclabile (troppo ripido su rocce) e di nuovo percorribile su ruote nell'ultima parte, divertente e tecnica, per poi attraversare nuovamente l'asfaltata principale su viadotto e, tramite un altro portone aperto, sulla strada dell'andata. Si scende fino al primo sentiero a dx che porta a Solkan, ciclabile solo nella parte centrale. Si riattraversa il ponte e, oltre il semaforo, si sale lungo l'asfalto principale di fronte verso lo Sveta Gora. La salita è a pendenza media nella prima parte e aumenta pendenza nell'ultima, vicino al santuario. Si prosegue oltre la chiesa, si oltrepassa il cimitero e si scende a sx lungo il sentiero. Ciclabile nel primo tratto, da quando attraversa il ghiaione non è più percorribile per metà circa (troppo ripido su fondo instabile), per poi deviare e diventare divertente, tra gli alberi di un bosco roccioso non troppo fitto. Si giunge al torrente (ridotto a rigagnolo) che si guada per incontrare dopo poco sterrato l'asfalto che risale da Dol alla rotonda, in cui si imbocca la sterrata a sx verso Solkan che diventa sentiero quasi rettilineo su erba, molto veloce anche se un po' dissestato. Pochi metri di asfalto per raggiungere il park.




1 commento: